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Quelli pronti a delinquere in moto

Da The_one

Targa orizzontale e via: c’è chi parte da casa per andare oltre le regole. E magari è anche pronto a scappare da polizia e responsabilità. Non abbiamo bisogno di motociclisti del genere.

Ciao a tutti!

Con la Pasqua e un po’ di sole finalmente si sono visti un bel po’ di motociclisti sulle strade. Strade brutte, quasi sempre, molto brutte perché l’inverno è stato severo con loro, mentre i comuni e le provincie sono stati invece generosi.

Nel senso che hanno lasciato fare liberamente alla natura e non si sono quasi visti. Terriccio e smottamenti sulle provinciali, buche e voragini nelle città, ce n’è per tutti i gusti. L’avrete potuto verificare anche voi.

Dopo aver segnato pesantemente il cerchio anteriore della mia moto in una buca urbana profonda tre i 5 e gli 8 centimetri, ed aver dovuto cambiare a mie spese la ruota ammaccata, eccomi qui, vagamente incazzato e incerto con chi prendermela.

Con le strade e con i comuni? Bersagli scontati quanto inafferrabili. Decido allora di fare autocritica (è ancora Pasqua…), e prendermela con i motociclisti.

Non con tutti i motociclisti, è naturale, soltanto alcuni. Non quelli che vedo in autostrada con la SV, la fidanzata aggrappata alla schiena e le due borse laterali sempre troppo sporgenti. Loro ci stanno attenti, poi sono innamorati e non fanno male a nessuno.

E nemmeno quelli con l’Harley originale o anche con le repliche, che attaccati a quei manubri prendono più aria della madonnina in cima al Duomo, ma soffrono in silenzio. In silenzio se non hanno svuotato gli scarichi, beninteso.

E niente da dire anche per i gruppi monomarca, spesso anche monotipo con le GS ultimo model year, che ti viene il sospetto che siano un po’ snob ma pazienza, la loro moto è davvero meravigliosa e contenti loro son contenti tutti.

Oggi me la prendo con quattro motociclisti in particolare: quelli che ho incrociato sulla A4. Quattro supersportive, quattro targhe orizzontali modello anti Tutor, quattro tachimetri incollati ai 220 all’ora. Per farla breve, quattro coglioni.

:-) :-) :-)

Non voglio generalizzare, non si sentano coinvolti quelli di voi che guidano la supersportiva e che rispettano le regole sempre, o almeno quasi sempre.

Ma io penso che uno che la mattina tira fuori dal box la sua RRR con la targa spianata, e va ad incontrarsi con tre colleghi equipaggiati nello stesso modo, sia predisposto a delinquere.

Sia deciso a spalancare il gas sempre e comunque, anche nel traffico, sia pronto a scappare dalla stradale se lo punta, e magari sia portato a dileguarsi nel malaugurato caso che dovesse provocare un incidente.

Io ho provato a mettermi nei loro panni, capisco che i limiti sono troppo bassi e i motori girano volentieri in alto, che così dà più gusto e che le piste sono care.

Tutto vero, e le regole sono anche troppe, e troppo severe. Ma questa è la nostra società, questa è la realtà con cui fare i conti. Sfuggire in eterno non si può.

E alla fine aggiungo che la moto è già presa di mira da tutte le parti, e non abbiamo bisogno di gente del genere.

Ricomincia la stagione e vorrei che fosse serena per tutti.

Nico Cereghini

07/04/2010


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