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Quota 96, in arrivo il “pacchetto scuola” con i preprensionamenti

Da Pukos
Quota 96, in arrivo il “pacchetto scuola” con i preprensionamenti Il Ministero dell’istruzione ha iniziato a lavorare sul testo del maxi-pacchetto di misure sulla scuola che saranno discusse entro fine agosto in Cdm (la data che circola è quella del 29 Agosto ma potrebbe slittare ai primi di settembre). Un pacchetto che dovrebbe vedere il potenziamento dei laboratori per una nuova didattica progettuale e ripristino delle ore laboratoriali nei primi due anni degli istituti tecnici e professionali; ma anche concorsi nazionali banditi ogni due/tre anni per assumere i docenti, da affiancare all’altro canale di reclutamento, per il 50%, rappresentato dallo scorrimento delle graduatorie dove stazionano 150mila precari storici. Tra le novità in discussione c’è anche la possibilità di vedere le scuole aperte anche di pomeriggio e l’alternanza scuola-lavoro obbligatoria.

Ma l’attesa principale è sul ripristino del prepensionamento dei quota 96 della scuola, cioè di quei docenti che hanno maturato un diritto a pensione entro la fine dell’anno scolastico 2011/2012 e che sono rimasti intrappolati nella Riforma Fornero. Sui Quota 96 della scuola infatti, in questi ultimi giorni, il governo è stato protagonista di un brutto dietrofront: la misura era passata alla Camera ma poi è stata stralciata al Senato sotto la pressione della Ragioneria Generale dello Stato per problemi di coperture. L’esecutivo, per voce della titolare della Funzione Pubblica Marianna Madia si è subito però speso per precisare che la misura sarà “trasferita” nel provvedimento sulla scuola.

In attesa di capire come verrà risolto questo delicato nodo che riguarda almeno 4mila insegnanti e personale Ata va detto che il piano contenuto nelle bozze del Miur risulta comunque piuttosto oneroso. La sola obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro di 200 ore annue negli ultimi due anni di tecnici e professionali presenta un conto di circa 75 milioni l’anno. Poi ci sarebbe l’ipotesi di introdurre un credito d’imposta (“school bonus”), sulla falsariga dell’art bonus, per i privati che investono nella riqualificazione dell’istituto o in iniziative di orientamento; il ripristino della storia dell’arte nel biennio dei licei e degli istituti a indirizzo turistico; l’educazione musicale nelle scuole primarie l’educazione musicale e i percorsi di apprendimento precoce della lingua straniera in quelle dell’infanzia.

Alcune modifiche potrebbero arrivare anche sul fronte dell’orario di lavoro, per premiare il personale che dà una maggiore disponibilità. Sul fronte precariato, invece, nelle bozze del Miur per ora è ipotizzata una misura per ridurre drasticamente le supplenze di un solo giorno, massimo di una settimana, utilizzando personale di ruolo.

Fonte: pensionioggi


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