Magazine Cultura

Radio Feccia #13

Creato il 11 marzo 2015 da Cicciorusso

chrisbarnes

A Seattle legalizzano la marijuana, Chris Barnes si trasferisce due settimane dopo

Quando nel 2012 l’ex cantante dei Cannibal Corpse (scusate, non riesco a scrivere “il cantante dei Six Feet Under“) seppe che era stata legalizzata la marijuana nello stato di Washington, secondo in Usa dopo il Colorado, vi si trasferì subito dopo l’entrata in vigore della legge, approvata con un referendum. “Vendetti la casa in due giorni, feci i pacchi e in due settimane ero lì”, ha raccontato Barnes a una radio di Seattle. Intanto lo scorso novembre è passato il referendum in Oregon, Alaska e Washington DC (nel distretto federale sarà però vietato fumare al di fuori delle mura domestiche). In sostanza ti puoi fare da scoppiato tutto il Northwest fino al circolo polare artico e poi magari morire di ipotermia nel sonno per distrazione o divorato dagli orsi, così concili il tuo lato stoner con quello grim & frostbitten.

L’intervista insiste sull’argomento e saltano fuori aneddoti toccanti, dai suoi genitori che coltivavano a quando si faceva le canne con Chuck Schuldiner.

“Ho avuto la fortuna di crescere in una casa dove mio padre e sua moglie erano, beh, molto progressisti; coltivavano cannabis e la vendevano. Quindi ricordo l’Acapulco Gold originale e la Panama Red, la vera Red, che sono state sradicate… Quindi, sì, la prima volta che ho fumato credo avrò avuto dodici anni, sarà stato il ’78 o giù di lì. Rubai un mozzicone dal posacenere, io e il mio migliore amico prendemmo la bici e andammo a correre e a fumarceli”.

Poi gli chiedono quale fosse l’altro maggiore fattone della scena death oltre a lui: “Era il mio buon amico Chuck Schuldiner. Era un grande compagno di fumate. Ora direi il mio buon amico Landphil Hall dei Cannabis Corpse“.

Purtroppo non tutti i paesi hanno normative così illuminate:

Tony Iommi chiede clemenza per i due australiani condannati a morte per spaccio di droga in Indonesia

L’anno scorso hanno eletto presidente dell’Indonesia il cinquantatreenne Joko Widodo, che vanta tra i suoi ascolti favoriti i Napalm Death. Il primo a scrivergli per domandargli di fermare la fucilazione di Andrew Chan e Myuran Sukumaran, da poco trasferiti nel braccio della morte, era stato proprio Barney Greenway. Pubblichiamo la missiva di Iommi, datata 3 marzo, integralmente e senza traduzioni, tipo messa in latino:

Your Excellency, I am writing to appeal to you to grant clemency to Andrew Chan and Myuran Sukumaran.

I understand and respect your efforts to combat drug abuse in Indonesia. I have seen first-hand the negative impacts that drugs can have on people and their families. That is why I understand your strong views on this issue.

The Indonesian prison system has had great success in transforming Andrew and Myuran. I appeal to you, as a forgiving man, to take note of their transformation. They are reformed men, who are making a positive difference to the lives of their fellow prisoners.

That they have been transformed so much is a real credit to the lndonesian authorities. For this reason, I would ask that you stop the execution of Andrew and Myuran.

Please allow them to serve out life sentences where they contribute to the wellbeing of lndonesia and make good for the error of their previous ways.

Tony Iommi,
Guitarist, Black Sabbath.

Remember the fallen: Ryan Stanek

Aveva 42 anni. Non sono note le cause del decesso. Il batterista era stato nei Broken Hope sin dagli esordi e si era ritirato dalla scene dopo il quarto album Loathing, forse il migliore della band di Chicago. Il gruppo fece un altro disco, il sotto tono Grotesque blessings, per poi sciogliersi e rifarsi vivo due anni fa con il notevole Omen of disease. Si tratta del secondo membro della formazione storica degli americani a morire prematuramente: il cantante Joe Ptacek si era suicidato nel 2010.

A volte ritornano: Sid Falck (ex Overkill)

Ai thrasher più curiosi magari farà piacere sapere che il batterista che suonò su Under the influence, The years of decay e Horrorscope (quello di Feel the fire e Taking over, Rat Skates, credo abbia invece pubblicato una biografia, un documentario o qualcosa del genere alcuni anni fa), risolti i problemi di salute, è di nuovo in pista con tali Infectus 13. Alla voce c’è Bob Barnak degli Speed Kill Hate, al basso c’è un tizio che Metal Archives dà come nuovo bassista dei Monstrosity, gli altri sono emeriti sconosciuti. Il genere è una specie di thrashone groovoso anni ’90, almeno a giudicare dal primo brano pubblicato, Enemy at the gate, che, se proprio ci tenete, potete ascoltare a questo link.

Diario romano

Venerdì 13 marzo, con la maschera di Jason addosso, si può andare al Sinister Noise, dove suonano Black Gremlin, Chronic Hangover e Gorilla Pulp. Il giorno dopo passano di lì gli Useless Eaters da Nashville. Al Traffic capitano i Soen martedì 19 e i Furor Gallico il giorno dopo. Sempre martedì 19, tornano i Radio Moscow all’Init. Se volete invece discutere con Charles di gruppi folk black argentini, lo beccherete sicuramente il 27 marzo al Planet (l’ex Alpheus) al concerto de Le Orme, con il tastierista storico Tony Pagliuca ospite e Divae e Rovescio della Medaglia di supporto. Qualora non sia il vostro genere, la sera stessa ci sono i Nero di Marte al Closer e i Vision Divine al Jailbreak. Si chiude il mese il 31 a botte di blast beat con Vader e Hate al Traffic.

Vi saluto con lo streaming di Tau, il nuovo disco dei Negura Bunget, che approfondiremo a breve e, per il momento, ci sta lasciando un po’ perplessi. Arimortis.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :