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Raffaella Amoruso recensisce "I giardini di Inanna"

Da Femina_versi @MicaelaTweets

I GIARDINI DI INANNA di  Micaela Balìce
Raffaella Amoruso recensisce Inanna è la più importante Dea sumera dell’antica civiltà mesopotamica. Dea dell’amore, della fecondità e della bellezza, Inanna è regina dei cieli e della terra. Dea del grano, della guerra, e dell’amore sessuale. La mitologia la descrive anche come guaritrice, donatrice di vita e compositrice di canzoni e poesie. Inanna offre un’immagine di sé dalle tante sfaccettature simboliche che suggeriscono l’idea di un femminile completo, che va al di là della funzione materna. Guerriera, amante, madre, seduttrice, nella sua versione meno antica incarnava un femminile erotico e passionale: il potente, regale e indipendente femminile dalle tante sfaccettature.
Può rappresentare l’archetipo ideale della donna moderna, profondamente femminile, spesso madre e donna emancipata al tempo stesso, la donna “risolta”, che non ha paura di incontrare la sua ombra.“Le Molte” che apre la raccolta, è un’ode a noi tutte, per non dimenticare che il nostro grembo è Madre e Terra e Cielo.  Uguali eppur così diverse, donne generatrici di vita, ora come allora, ma non solo.  L’intera opera si snoda tra misticismo e sensualità, tra passato e presente. Nella nostra società, donne e uomini possono scegliere liberamente come impostare la propria esistenza, ma sono molti i casi in cui il vivere come si desidera, può scontrarsi con il comune sentire emozioni o con la propria  instintualità.Noi,  che fisiologicamente abbiamo sempre avuto a che fare con dolore, nascita e morte più da vicino, che in qualche modo ce ne siamo sempre occupate,  possiamo essere proprio noi a risollevare le sorti di questa società spaventata, riconoscendo il valore profondo del femminile, il significato antico ed universale dell’essere-donna accanto all’essere-uomo.  Le poesie di Micaela Balìce, sanno estrapolare frammenti di vita vissuta da ogni Donna, amalgamando emozioni, forti e genuine, spaventose e tenaci. Attimi, di fugace amore, che amore non è, mischiati a sublime ricerca dell’Io, con profondità, spessore e ricchezza d’animo. 
Raffaella Amoruso

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