Rbs un po meno statale
Royal Bank of Scotland potrebbe diventare presto “meno pubblica”. I responsabili del Tesoro inglese starebbero infatti pianificando ormai da tempo la dismissione di una quota della partecipazione azionaria che il governo detiene nell’istituto di credito. Si tratta di titoli che furono acquisiti dallo Stato nel corso dei mesi più duri della crisi, al fine di scongiurare il collasso della banca, gravemente colpita dall’esplosione della bolla-subprime.Secondo quanto riportato ieri dal Sunday Telegraph, le autorità londinesi avrebbero ipotizzato una cessione pari a 5 miliardi di sterline (8,1 miliardi di dollari). L’operazione potrebbe coinvolgere sia alcuni investitori privati che una serie di fondi sovrani, dal Medio Oriente ai Paesi asiatici. Quanto ai tempi, secondo il giornale britannico la manovra, nelle intenzioni dell’esecutivo guidato dal conservatore David Cameron, dovrebbe essere portata a termine entro la prima metà del 2012.La quota ipotizzata rappresenta circa il 13% della partecipazione pubblica in RBS, che attualmente è pari all’83% del capitale complessivo del colosso bancario inglese. Ma il governo potrebbe ripetere poi altre tre operazioni simili nel prossimo futuro, riducendo ulteriormente la propria presenza. L’unico dubbio di Downing Street riguarda le conclusioni alle quali arriverà l’inchiesta portata avanti dalla Commissione bancaria indipendente, che è stata incaricata di fornire un quadro dettagliato delle condizioni del settore. Il rapporto dovrebbe essere pubblicato entro la fine di quest’anno. Ma - conclude il Sunday Telegraph - salvo sorprese clamorose, Londra procederà alla vendita.Dott Fabio Troglia
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