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Re Giorgio non si può nominare in aula

Creato il 25 ottobre 2013 da Steil
E' ciò che si evince dalla dalla seduta alla Camera di ieri quando, un deputato del M5S, ha osato criticare il Presidente della Repubblica per aver convocato al Quirinale la maggioranza per parlare della legge elettorale. Perchè solo la maggioranza? E soprattutto: la legge elettorale non è forse competenza del Parlamento?
Alessandro di Battista (M5S) commenta così l'accaduto:
"Quel che e' accaduto oggi in aula e' intollerabile in una Repubblica parlamentare. Il collega Manlio Di Stefano (vedere video) fa un intervento legittimo sul Capo dello Stato. Lo critica duramente ma correttamente. La Presidente Sereni (PD) si comporta in modo parziale, piu' realista del Re Giorgio, censura, toglie la parola, mente (quando dice "ha finito il tempo" al secondo 48 quando si hanno 2 minuti negli interventi di fine seduta). Al momento della censura il gruppo del M5S, compatto, ha protestato sonoramente costringendo la Presidente a tornare sui suoi passi e ridare la parola al collega Di Stefano che conslude il suo fastastico intervento. Nel mentre Enzo Lattuca, deputato PD, aggrediva fisicamente e verbalmente la collega del M5S Maria Edera Spadoni, prima firmataria della Convenzione di Istanbul sulla violenza sulle donne, dimostrando un atteggiamento da squadrista di bassa categoria. Tutta questa bagarre nasce dal fatto che ormai, in questa legislatura dell'inciucio e della "rielezione", Presidenti di Camera e Senato ritengono il Presidente Napolitano innominabile e non criticabile. Ma dove siamo in dittatura? Se pensate di intimorire sappiate che state ottenendo l'opposto: state rafforzando i cittadini nelle Istituzioni. Presto andrete a casa e certi atteggiamenti da fine regime saranno soltanto un brutto ricordo. Invadete la rete con queste informazioni! Tutti devono sapere."
L'accaduto è veramente allucinante: la Presidente Sereni legge l'art.90 della Costituzione volendo in tal modo "istruire" i deputati che protestavano; peccato che tale articolo non impone in nessun modo il divieto di critica verso il Presidente della Repubblica. Questo dopo aver mentito ("ha finito il tempo") e dopo essersi arrogata il diritto, illegittimo, di suggerire cosa dire o non dire a un deputato della Repubblica che esercita la sua funzione nei limiti della legge e dei regolamenti.
Ecco il video:

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