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Reaper: Tale of a Pale Swordsman – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 16/05/2014

Cover Reaper: Tale of a Pale Swordsman

PC TESTATO SU
PC

Genere: ,

Sviluppatore: Hexage

Produttore: Hexage

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 20/09/2013

VISITA LA SCHEDA DI Reaper: Tale of a Pale Swordsman

Pro-1Il level design è sempre ottimo Contro-1Lineare e abbastanza banale

Pro-2Difficoltà ben bilanciata Contro-2Il Pad non dà lo stesso feedback del touch screen

Contro-3Colonna sonora odiosa

Già disponibile su sistemi mobile da settembre 2013, abbiamo messo le mani sulla versione Steam di Reaper: Tale of a Pale Swordsman, disponibile da questo febbraio appunto sulla piattaforma di Valve e decisamente peggiorato dalla sua ultima apparizione su Windows Phone, Android e sistemi iOS, dove il titolo di Hexage aveva d’un senso logico di esistere.

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Meglio toccare lo schermo

Se nella sua versione mobile il titolo di Hexage era proprio un gran bel gioco, fruibile e duttile allo stesso tempo, su Steam, come vi abbiamo anticipato poco sopra, non è che vada proprio a distaccarsi da altre produzioni per qualità, longevità e quant’altro vi venga in mente. La storia è sempre la medesima e la struttura idem, ma l’appeal va veramente a scemare e la noia si innalza dinnanzi al nostro cammino verso la lineare storia principale, quella che affronteremo nei panni del misterioso cavaliere mascherato in questa sorta di action/GdR dai connotati sia benevoli che malefici, perché dinnanzi alle nostre scelte l’eroe si plasmerà, o almeno così lo sviluppatore punta a farci credere, visto che ogni nostra scelta a fine o pre-quest sarà un preludio del nulla e non strapperà più di una battuta differente al PG di turno e qualche oggetto da riporre nell’inventario del nostro cavaliere. Oggetti che oltre ad essere sbloccati a fine quest, insieme ad una lauta ricompensa in denaro, potremo acquistare attraverso “la bottega” che di volta in volta ci offrirà pezzi sempre più pregiati per poter migliorare il nostro arsenale, potenziando i vari parametri che troviamo in ogni altro gioco di ruolo sia grazie a nuove armi, vesti e gingilli, sia grazie ad un sistema di upgrade basato su skill che sbloccheremo salendo di livello. Insomma, niente di nuovo, ma il tutto funziona bene, anche se quando mettiamo mano alle quest vere e proprie ci ritroviamo dinnanzi alla più grave scivolata di un gioco costruito per essere affrontato in autobus o a letto, mentre la morosa si legge un libro.

Con tastiera o pad Reaper: Tale of a Pale Swordsman non rende e risulta abbastanza meccanico e scomodo da giocare, le missioni (che si alternano su di una mappa esplorabile e qualche intermezzo scritto) in sé sono di una banalità quasi imbarazzante e, a parte la difficoltà non molto elevata ma ben bilanciata (abbiamo giocato di peggio, NdR), si avanza sgombrando livelli rigorosamente lineari e ancor più rigorosamente corti, ripulendoli dai vari nemici proposti, facendo uso prevalentemente del salto o doppio salto (utile per scivolare via agli attacchi nemici), dell’attacco potente e dell’attacco veloce, o combinazioni dei tre, per esempio la rotazione volante, utile per colpire i nemici con scudo. Inoltre è previsto un attacco automatico di base, ovvero il nostro cavaliere colpirà automaticamente i nemici dinnanzi al suo cammino, una soluzione riportata dalla versione mobile, dove sinceramente doveva rimanere, così come il gioco stesso.

Anche la frenesia, totalmente assente, non aiuta per niente l’azione di un gioco e se dal punto di vista artistico/grafico il titolo di Hexage sa veramente il fatto suo, rimaniamo dell’idea che la scialba e tediosa colonna sonora, una longevità non molto alta ed una linearità di fondo quasi imbarazzante, prevalgano ancora una volta su di una produzione riproposta su PC tanto per aumentare i propri soldi in tasca.

Reaper: Tale of a Pale Swordsman – Recensione IN CONCLUSIONE
Reaper: Tale of a Pale Swordsman è un titolo da giocare lì dov'è nato, ovvero sui vari sistemi mobile dotati di un touch screen. Nella sua forma in versione Steam (quella qui recensita), il titolo di Hexage è solamente un pesciolino in mezzo al mare, anche se non possiamo fare a meno di notare l'ottimo level design e una difficoltà ben bilanciata, ma tutto il resto sa di già visto. Insomma, avrete ben capito cosa vi consigliamo di fare, non resta a voi decidere come affrontare l'action/GdR di Hexage, sapendo che su Steam l'appeal e la qualità vanno a calare parecchio. ZVOTO 6
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