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Recensione | 50 Sfumature di grigio

Creato il 04 marzo 2015 da Parolepelate

Salve pelatini,
qui oggi ci sarà vampirettafolle a recensire il film più atteso (meno dai fidanzati maschietti), più discusso degli ultimi mesi e a quanto pare campione d’incassi nel primo weekend di uscita.

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(Sheldon, tu vinci!)

Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey) è un film del 2015 diretto da Sam Taylor-Johnson, con protagonisti Jamie Dornan (il cacciatore di Once upon a time per intenderci) e Dakota Johnson (la protagonista del breve telefilm-solo una serie- Ben e Kate).
L’adattamento cinematografico si rifà dell’omonimo romanzo del 2011 scritto da E. L. James, qui anche produttrice del film.

L’ho dovuto vedere un paio di volte perché, avendo appunto letto la saga, alla prima visione sono rimasta perplessa; non ho voluto avere grandi aspettative, per non esserne delusa e non lo sono stata, ma ho riscontrato grandi pecche.

Vi consiglio di prepararvi, passeremo molto tempo insieme nella mia personalissima “Stanza rossa” delle torture (niente frustini o flagellatori, ma vi legherò soltanto alla sedia per costringervi ad ascoltarmi fino alla fine :P).
Voglio sottolineare, prima di cominciare, che questa è la mia personale recensione riguardo al film; cercherò di essere il più oggettiva possibile e voglio anche aggiungere che io i libri li ho letti, per tale motivo mi sono proposta per questo film; lo analizzeremo passo per passo per capire come mai se ne parla così tanto.

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(vi giuro che non sarò noiosa, non fate così :( )

Inizierò col dire che non amo particolarmente gli attacchi gratuiti ai film solo perché non “è di mio gusto l’attore” o “non ci sono state tante scene di sesso quante me ne aspettavo” (critiche in stile: Non sapevo che Sweeney Todd fosse un musical! Che brutto film… no comment -.-‘ ). Libro o non libro, il film ha presentato quello che è esattamente 50 sfumature di grigio: una storia d’amore, anche spesso già vista, ma che le romantiche apprezzeranno sempre e comunque, dove si parla esplicitamente di sesso, anche “estremo”. Non è tutto dato dal caso e forse è proprio questo particolare che bisogna cogliere nella storia per poterla, se non apprezzarla almeno capirla. Una trama di per sé semplice, a tratti veloce, accompagnata da un’accattivante colonna sonora (Danny Elfman) e da due attori che secondo me hanno fornito una buona prova e non potranno far altro che migliorare nei prossimi film. Queste in realtà possono sembrare le mie conclusioni, ed è appunto da queste che voglio iniziare, perché una volta capito ciò, potremmo iniziare a vedere la storia di Fifty shades of Grey con gli occhi giusti.

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(vedo che tutti, ma proprio Tutti sono interessati all’argomento…)

Il film parte, un po’ veloce per i miei gusti, ma con un accompagnamento accattivante (I put a spell on you di Annie Lennox), presentandoci parallelamente i due protagonisti: vediamo un uomo sportivo che si tiene allenato e va a correre; scena questa e altre riguardante il mantenersi in forma di Lui coerenti col personaggio, che ci danno un’ informazione in più su Christian Grey, che, parliamoci chiaro, resta oscuro per gran parte del tempo; forse però sarebbe stato doveroso da parte della regista (Sam Taylor-Johnson, al suo primo vero film) richiamare anche il desiderio di Grey che anche Anastasia si mantenesse in forma più in là nella storia per affrontare certe attività future; sarebbe stato un ulteriore modo per mostrare l’aspetto da maniaco del controllo di Christian su cui, in realtà, ruoterebbe tutto il suo personaggio.
Altra mancanza della sceneggiatura questa, ma nonostante tutto capiamo che Christian oltre a sguazzare come Paperon De Paperoni nei suoi soldi e appendere le donne al lampadario per frustarle come se non ci fosse un domani, fa anche attività più consone a noi comuni mortali…jogging!

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Continuiamo…vediamo, ancora, un uomo elegante con un armadio che farebbe invidia a Carrie Bradshaw e una serie di cravatte grigie che vogliono fin da subito ricollegarsi al titolo (ma davvero dopo 1 minuto di film volete mettere le carte in tavola così?!).
È un uomo di potere, basti vedere con che sicurezza svolge normalissime attività, come aprire il cassetto dei calzini (che in realtà è quello della cravatte, ma vabbè i calzini sono il cruccio di ogni uomo) dove ogni uomo comune si perderebbe, e sceglie esattamente ciò che vuole facendo abbinamenti, per non parlare del modo elegante e agile con cui si muove e qui si nota molto bene come Dornan sia stato un modello in passato (consiglio spassionato  alle donne: correte su internet a vedere i suoi “lavori”).
E contemporaneamente conosciamo un po’ Anastasia; è una studentessa come tante che indossa le converse e possiede un maggiolino (ora spiegatemi perché ogni protagonista deve avere un macinino per macchina!). Capiamo subito che sceglie gli abiti a caso, e qua incolpo sempre la regista e le sue scelte davvero poco studiate (alle volte ho come la sensazione che più che adattare un romanzo alla tv, abbia trasportato il suo “sogno” romantico alla storia, in quanto nell’immaginario romantico tutte le donne sono delle cenerentola- da povere a principesse-, peccato che nel libro si accenni solo ad un look di Anastasia meno frivolo rispetto alle sue coetanee e nient’altro). Anastasia è subito presentata come una ragazza sciatta e senza il minimo gusto e poi di punto in bianco dopo che conosce Christian, sfoggia una serie di abiti, uno più bello dell’altro. Non voglio fare la bacchettona e dire: Ma nel libro…, qua parliamo del film ed esso è fatto sia per chi conosce già la saga sia per chi la vede per la prima volta. Il mio puntare il dito è più sul fatto che ogni azione, ogni particolare ha una sua evoluzione nel film, come il cambio di stile di Ana e allora perché non accennarlo con una semplicissima battuta nell’arco della durata di 125 minuti di film?

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(ecco il famoso “mordicchiarsi” il labbro)

Sembra anche una ragazza molto riservata, ma allo stesso tempo decisa. Ora direte: E tutto questo lo capisci dalla scena in cui si lega i capelli davanti allo specchio?
No, che sia riservata ci viene subito chiarito nel primo dialogo avuto con Kate-hosempreunghignodivertito-Kavanagh.

Appena Anastasia arriva alla Grey House ho pensato una sola cosa…è l’unica che trova parcheggio in pieno centro, esattamente sotto l’edificio dove deve presentasri!
Una volta entrata sembra di essere in un’agenzia per modelle, il che è piuttosto buffo dato che Dakota a mio modesto parere con un tacco potrebbe fare il sedere a tutte (anche perché pure lei ha un passato da modella), ma la mia reazione è giusta e forse questa volta la regista ci ha azzeccato, anche con l’estrema timidezza di Ana che la porta a balbettare che lei non è la signorina Kavanagh.
E poi la caduta…come l’ho trovata superflua nel libro, l’ho trovata in più anche qui, almeno visivamente ha avuto l’effetto di allentare la tensione.

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(scegliete la vostra preferita ahahah)

Ed ecco il primo incontro e l’intervista. Dornan ha una bella mimica, oltre che la presenza fisica, sottile da percepire, ma adatta al personaggio. Molto criticato come scelta, ma una buona fetta di questi criticoni ha ritrattato tutto dopo la visione (forse del suo lato B?).
Signori/e, pelati, Christian Grey è un uomo giovane, meno di 30 anni, dal sorriso dolce e accattivante, quasi da bambino ( e mi sa che questa l’ho pescata dal libro), che non ha vissuto una vera adolescenza…Dornan ha un viso fresco e giovane e un sorriso da “bricconcello” che la dice lunga e quindi ci calza a pennello.
Su Dakota mi sono dovuta ricredere io stessa. La conoscevo poco, di sfuggita, ma la sua interpretazione non l’ho trovata male dato che ha dovuto colmare le lacune di una sceneggiatura da favoletta. Le sue reazioni sono azzeccate, ma che altro c’è da rispondere se un uomo vi dice determinate frasi da seduttore se non un sonoro: Cosa?!
Dopo un colloquio piuttosto interessante affrontato, almeno da me, con un sorriso divertito, ma in senso positivo, abbiamo la fatidica scena dell’ascensore e i sospirati nomi: ”Anastasia”… “Christian”.
Tenetela ben a mente che ci servirà più in là.

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(ascensori afrodisiaci part I- a Shonda piace questo elemento ahah)

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(ascensori afrodisiaci part II)

Tralasciando lo scambio di battute tra Anastasia e l’amica sull’incontro con l’imprenditore “pulito” Grey (ottimo direi), che poteva essere di più spessore o per lo meno mostrarci che rapporto c’è tra le due ragazze, passiamo direttamente alla scena della ferramenta.

Questa mi è piaciuta davvero. Ironica al punto giusto, piena di sottintesi che noi pubblico capivamo e di cui invece Anastasia era all’oscuro, questo giochino, vecchio come il mondo, è stata una bella trovata.
Abbiamo qui una Ana più a suo agio e meno imbranata, che gestisce lei la situazione con Grey, è lei che comanda (che corda desidera? :P ). E poi c’è Christian con un sorriso da dolce bambino che ha fatto una marachella all’inizio a serial killer alla fine.

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(svenimento di massa delle spettatrici tra 3…2…1…)

Balziamo alla scena successiva, con una velocità quasi incredibile e scopriamo per giunta che Christian ha chiesto un appuntamento ad Anastasia…ma quando? E’ tutto tremendamente frettoloso come l’interesse morboso di Grey per i possibili pretendenti di Ana quando non sono stati presentati degnamente. Trovo sbrigativo far passare Christian per preoccupato quando Paul (il ragazzo della ferramenta) ha solo appoggiato una mano sul braccio di Ana e José (il fotografo) era solo presente nella stessa stanza con Anastasia. Bisogna dare la giusta motivazione e il giusto peso alle cose, perché così Grey è stato ridotto solo ad un pazzo possessivo e non ad un uomo interessato quale è, che si vuole accertare che non ci siano rivali sul suo terreno di caccia.

Ed ecco la scena che poteva dirci tante cose…manco il tempo di sedersi a prendere un thè che subito dobbiamo scappare! Ci rendiamo conto che Cristian fugge all’affermazione: “Sono romantica” di Anastasia? Secondo me è un insulto all’attendibilità del personaggio e soprattutto ha rovinato un bel primo appuntamento ad Anastasia e non si fa. Qualsiasi uomo di ogni età dovrebbe essere punito severamente per aver rovinato dei primi appuntamenti tanti attesi dalle controparti femminili (pena la mutilazione di un arto a caso :P ).
E finalmente Ana inizia a fare un po’ di domande sulla vita privata di Christian, ma logicamente non ottiene alcuna risposta soddisfacente anzi la punizione divina vuole che sia quasi messa sotto da una bici, ma per fortuna Christian-ho cinquantasfumaturediperversioneinme la salva e la molla ancor prima di iniziare qualsiasi cosa!

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(reazione mondiale alla scena)

Ecco un’altra scena che ho particolarmente apprezzato, sarà forse perché ci porta in un mondo più vicino al nostro, o per l’ilarità che scatena, ma la scena del locale è davvero spassosa. Ecco ancora un’Anastasia non solo rilassata, ma anche divertente che in poche parole sintetizza il suo rapporto, anche futuro, con Christian: “Stammi lontana Anastasia, Vieni vicina, No, stammi lontana, vicina vicina”.
E finalmente vediamo Josè-l’amicofratellochenonvuolesseretale all’attacco (da ora avrebbe senso che cominci la gelosia di mister Grey…ottimo direi) e assistiamo sul grande schermo a un bellissimo esempio di friendzone livello in “vino veritas e non riesco nemmenorachesonoubriaca a dirti di sì”. Il tutto si risolve non solo con una vomitata sui piedi di Christian, ma anche con uno svenimento col preannuncio da parte di Ana. La faccia inebetita e da “seriously” di Christian era anche la nostra (O.o ahahahah ).

E finalmente ci si spoglia!

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(e la Madonna!)

Ma solo Grey che si va a fare una doccia dopo un po’ di sano jogging.
Ora si entra, più o meno, nel vivo della storia…Christian si sbottona (si signore anche di pantaloni) e mostra un po’ il predatore che è in lui quando gattona sul letto per dire ad una scombussolata Ana: “Se fossi mia non riusciresti nemmeno a sederti”. Grazie al cielo Ana ha risposto per noi con uno scioccato: Cosa?

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E poi la battuta un po’ buttata lì, frettolosa e anche smielata del Non posso starti lontana (neanche un momento…disse un certo Edward Cullen), E allora non lo fare, che ci ricorda taaanto qualcosa (cosa? Ma Twilight naturalmente. Per chi non lo sapesse la storia di 50 sfumature, nacque come fan fiction della saga dei vampiri sbrilluccicosi col titolo di Master of the universe). E successivamente ci incontriamo tutti in ascensore (ma solo io in ascensore vivo imbarazzanti silenzi con i vicini, discorrendo solo del tempo in base ai recenti cambiamenti climatici?) e assistiamo ad un signor bacio tanto che lascia Anastasia tutta arruffata e noi soddisfatti perchè non facevamo altro che attendere questo momento (che poi, gli uomini d’affari che salgono poco dopo, hanno capito qualcosa o no?).

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(per non dimenticare le proprie origini u.u )

Prima di passare alla scena più importante ho bisogno di farvi una domanda, ma solo a me è sembrata fuori luogo la faccia di Kate quando è beccata in flagrante col fratello di Christian (Elliot), che continua a ridere e guardare gli intrusi?
Passiamo direttamente a Charlie tango.

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Allora anch’io sono una studentessa, studio lettere e sono riservata…dite che non ho incontrato un uomo ricco, che guida un elicottero e pure bello perché ho superato i 22 anni? Tralasciando i miei dubbi esistenziali e ritornando alle note di Ellie Goulding con Love me like you do, credo di aver provato un emozione molto simile a quella di Anastasia Steele. Lui voleva fare colpo e ci è riuscito.
Peccato che poi invece di regalarle una cena ci presenta non solo un bel contratto di riservatezza, ma anche la sua stanza dei giochi (niente Xbox carissimi).
Sincerità: quando lessi il libro, non conoscevo bene la materia (BDSM) così ho fatto come Ana, una ricerca su Google (sia fatto santo Wikipedia).

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Ho cercato di capire principalmente il perché di tutto ciò. Quindi è comprensibile da parte di un Anastasia una reazione più di sgomento che di ripudio, lei cerca il perché di quella stanza per poter, credo, davvero poi dare la giusta sentenza a Christian.
Certo vederla una stanza così…io se fossi entrata, per paura di essere rinchiusa avrei preso la chiave della porta e me la sarei tenuta stretta…non si sa mai.

E poi la scoperta del secolo: Anastasia Steele è vergine! La faccia di Christian è stata uno spettacolo, non riuscivo a ridere, perché non c’era nulla da ridere, ma è stata così reale che ho provato un senso di profonda tenerezza e volevo abbracciare Jamie stretto stretto (si, si vampiretta tutte scuse le tue :P).
E così dopo una frase che ogni donna vorrebbe sentirsi: ” Dove sei stata per tutto questo tempo” (se credete che sono romanticherie da film vi avverto che a me è stata detta :D ), si passa al lato pratico della cosa, un po’ di sana zumba.
Dirò solo poche cose: mutande bianche da nonna e Jamie Dornan ha un sedere da urlo.
Io ho captato solo queste due cose…il resto è noia (ahahah).
No, aggiungo un’altra cosa, era una prima volta, non tra adolescenti ma tra adulti consapevoli e desiderosi, è stato tutto molto elegante, accompagnato da una musica (quella di Sia-Salted wound, e altra piccola chicca…Sia accompagnò anche la coppa Edward-Bella in un loro momento di intimità) che ha reso al meglio questa scena, non volgare e neppure adolescenziale.

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(quelle mutande non si possono vedere…)

E poi ecco che si ritorna a correre. Ana si sveglia e corre letteralmente in braccio a Christian per fare un po’ di macarena questa volta. Poi una colazione lampo, e uno sguardo da parte di Jamie che vale oro, e infine tutti a fare il bagnetto. Dico io, ma che c’è di male nel semplice sostantivo bagno?
E dopo arriva la mamma di Grey! Quella donna, vi prego datele più spazio, ha detto due battute (ancor meno il povero Taylor), ma è stata perfetta.
E si ritorna ad Ana che finalmente riflette e prende consapevolezza.
Entra nella stanza che sarebbe stata sua se avesse accettato il contratto e lì credo inizia a porsi un paio di domande. Christian ha detto che accettando tutto questo avrebbe guadagnato lui, ora tralasciando le manette e tutta quella roba da serial killer, pensate: c’è una giovane donna che si è invaghita di un giovane uomo, lei lo vuole, ma lui dà segni contradditori, lei farebbe di tutto per averlo…se ci fate caso, è la storia più vecchia del mondo. Quale? Quella di accettare qualcosa di cui fino in fondo non si è convinti pur di possedere quella cosa.
Ma Ana è furba e si tiene stretta il suo libero arbitrio giocando un po’ con mister Grey. Lei temporeggia e lui freme, lei lo tiene a distanza e lui le fa regali (laptot, libri rari, il palloncino di Charlie Tango), lei lo stuzzica e lui corre a punirla.
Altra scena hot e anche qui non mi dilungherò, dirò solo che sicuramente le fan accanite della saga saranno state accontentate e che anche questa scena, per me non aveva nulla di volgare, forse la faccia un po’ troppo compiaciuta di Ana quando allunga i polsi per farsi legare mi ha fatto sorridere, ma non sono sicura se è perché era un po’ sopra le righe Dakota o semplicemente perché Ana era contenta di aver fatto cascare con tutte le scarpe Grey nella sua rete.

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Passiamo al diploma, devo dire che sono molto contenta del lavoro fino a ora svolto dalla Jhonson, mi piace questa Ana che tiene per la cravatta Christian, poche battute, ma precise e molti sguardi convincenti, come anche quello pieno di panico di Jamie quando non comprende se quel “va bene” di Ana stia per va bene firmo o va bene firmerò (alla consegna del diploma).
Un po’ frettolosa la scena successiva  dell’incontro con Ray, il padre di Ana (sembra che la regista abbia un’avversione a trasformare scene importanti del libro, che meglio definiscono i personaggi, sul grande schermo). Ma passiamo velocemente (anch’io corro sta volta) alla scena dell’alzata degli occhi al cielo e le famose sculacciate.
Ridicola Anastasia seduttrice, lì ho riso…ma che diamine!! Stava lavorando così bene Dakota su un’Ana più sicura, ma farle fare gli sguardi da femme fatale no! Credo che le mie frecciatine alla regista si siano ampliamente notate, bene vi dirò già ora che secondo me ha fatto un lavoro approssimativo e discontinuo sui personaggi. Lanciato questo sasso e non ritratta la mano, approfondirò l’argomento dopo.

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(la mia faccia era anche più scettica)

Per allentare la tensione vi faccio ridere ora: all’ultima sculacciata sono saltata dalla sedia ed ho lanciato un urletto, immaginate la faccia divertita della gente intorno a me…è stata troppo reale (il che mi fa domandare se la povera Dakota si poteva davvero sedere dopo queste scene).
Non so se lo avete notato, ma alle volte dalle battute e le espressioni di Dakota traspariva un velo di tristezza, credo che la consapevolezza che si sta andando verso una direzione che non proprio ci convince, si sta facendo largo nella sua testolina.

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(era questo che doveva dire a Christian appena vista la Stanza rossa, non credete?)

Ho apprezzato questi momenti, sono molto reali nella vita di una ragazza, sicuramente a tutte ci sarà piaciuto un ragazzo che non ci dava esattamente quello che volevamo e ora Anastasia si domanda: accontentarsi o andarsene se non si ottiene di più?
E il tema del più è affrontato nel famoso incontro di “lavoro” presso la Grey House. E riecco la Dakota femme fatale? Mi spiegate cosa c’entra col personaggio di Ana? A dire il vero la risposta la so, ma per me non è in linea con il personaggio, aggiungendo qualcosa di superfluo come il spostarsi i capelli da un lato per fare la seduttiva. Meno male che lo lascia in bianco alla fine.

La stanza dei giochi. Sì, signori, è arrivato il momento di entrarci, ma a passo di musica …a passo di Crazy love nella nuova versione (migliore della prima, che già adoravo).
Allora, cosa abbiamo qui? Manette e frustino, va bene.

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(vi vedo interessate/i :P )

Io la scena l’ho vissuta esattamente come Ana quando le è passato il fustino dal collo per tutta la lunghezza del braccio, scivolando delicatamente fino allo schiocco finale.
Non ho riso, per me non era una scena buffa, anzi era seria e ti teneva in tensione fino a quando Grey non ha sganciato le manette ad Anastasia. Un punto a favore della regista per le scene di nudo, mai volgare nelle inquadrature, non si vede mai nulla di troppo, anzi tutto è concentrato sulla stanza rossa e su quello che si usa.

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Peccato, davvero un grandissimo peccato per come è stata svolta la cena a casa dei genitori di Christian, vedere i protagonisti interagire con altri è fondamentale e non abbiamo avuto questa opportunità; è si importante vedere come si rapportano tra loro Ana e Christian (e infatti ho trovato una bella trovata la scena del ballo, forse per sottolineare come Christian stia subendo anche lui una trasformazione anche se inconsapevolmente), ma vederli insieme con altri è fondamentale per capire la loro evoluzione di coppia.
Dopo un primo forte segno di ribellione di Ana che finalmente inizia ad ammettere ad alta voce che vuole di più, corriamo ancora a Savannah dalla madre di Anastasia e qui ci ritroviamo il fratello di Pacey di Dawson’s creek! (anuwonuweiii!) sposato con la madre di Anastasia.
Stupore a parte, si sa quando noi donne restiamo da sole, rimuginiamo troppo sulle cose e Ana, infatti, mostra per interno i suoi 22 anni scrivendo un messaggio al nostro Lui: “Mi machi”. E cosa fa il nostro Christian lasciato solo? Si diverte e incontrerà la carissima Mrs Robinson. Io riguardo questa donna condivido pienamente il pensiero di Anastasia e non aggiungo altro (anche perché è poco nominata nel film per ora).
E poi Christian tenta ancora di stupirci con un giro in aliante…è adorabile l’insicurezza di un uomo che possiede tutto, ma non riesce ad afferrare l’unica cosa che davvero vuole e allora cerca di conquistarla in modi, beh, proprio non alla mister Grey-ottimodirei, ma cercando di ricoprirla di attenzioni costose. Uomini vi svelo un segreto, noi vogliamo solo attenzioni, se poi ci volete regalare un Audi ben venga, ma già il fatto che ci ascoltate vi farà guadagnare mille punti.

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E ora voliamo nuovamente a Seattle (questo film ci tiene in forma eh) e dopo essere state legate come salami arriva il momento più importante, la goccia che farà traboccare il vaso.
Anastasia vuole capire e lui, che ha 50 sfumature di perversione, l’accontenterà.
Questo genere di rapporti alle volte possono sfociare in punizioni e Anastasia vuole sapere perché lui ha queste necessità, la risposta più semplice sarebbe stata: Anastasia tesoro, conosco solo questo modo di rapportarmi con le donne…
Ma si sa a nessuno piacciono le risposte semplici e così arriviamo alle fatidiche 6 frustate.
Umiliazione è questo che prova Anastasia. Non c’è niente di erotico o romantico qui, la scena sempre affrontata delicatamente, mostra a noi e Anastasia il controllo che tanto brama Christian e che quando lo perde fa quella faccia spaesata da ragazzino beccato a rubare in cartoleria, che tanto riesce a Jamie. Tutto si riduce a questo, al controllo di cui non riesce a fare a meno Christian, controllo che Anastasia non gli assicura con le sue scelte fuori dagli schemi e che interiormente lo terrorizzano, ma a sua volta anche Anastasia è terrorizzata da questi schemi ben precisi che non lasciano spazio ai veri sentimenti (vi svelo un segreto…io sono l’analista che ha in cura Anastasia Steele ahaha).
E perciò non c’è altra scelta, andarsene e Lei lo fa (alcuni e forse pure io, direbbero che fosse anche l’ora, ma si sa, l’amore ci rende ciechi).

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(la risposta di Tina alla nostra cara Anastasia…)

Sentimenti che poi in lacrime Anastasia ammetterà e Christian sbigottito non accetterà. E la scena, piena di aspettative che non verranno soddisfatte, si conclude in maniera circolare con i tanto sospirati nomi in ascensore solo che qui non c’è più desiderio, qui non sono sospirati, ma vengono pronunciati con un tono normale, perché la confidenza c’è ed è anche, per Anastasia, sicuramente troppa, e ora c’è solo rammarico, ma non rimpianto.

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(carrellata di immagini che porteranno alla consapevolezza)

Ripeto un punto sopra citato per arrivare alle mie conclusioni, la storia deve essere presa per quella che è, una storia romantica con la sua componente intima esplicita e forse un po’ estrema per i nostri gusti, ma io nonostante le numerose critiche più che altro tecniche, non la ritengo una storia così stupida. C’è una donna che vuole un uomo, un uomo che proverà in tutti i modi di capire e conoscere e finalmente quando lui si decide ad aprirsi, lei capisce che non può più accettare di nascondersi e accontentarsi di quel poco che le dà, vuole di più, non solo le sue 50 sfumature di grigio, anche se sono quelle che la hanno affascinata, ma lei vorrebbe ciò che c’è oltre e lui invece ha paura perché non sa rapportarsi in maniera normale con le donne. E’ tutto qui, un uomo che non sa come amare e una donna che vuole essere amata.

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(Beyoncè- Haunted)

La tematica sessuale è delicata e secondo me è stata affrontata davvero in maniera elegante senza nudi eccessivi o volgari (anche se  magari vedere Jamie come mamma lo ha fatto pure davanti non ci sarebbe dispiaciuto, vero signore? ma pare che una delle clausole del suo contratto preveda il suo NON nudo itegrale), urla inutili e movimenti degni di un ballerino di salsa. Certo se ci riflettessimo su potrebbe essere un po’ umiliante la scelta di Anastasia di compiacere un uomo avvicinandosi a questo mondo che non conosceva neppure, ma teniamo conto che è una scelta consapevole e che in fondo il voler proseguire con alcune pratiche è anche per compiacere se stessa perciò darle della sciocca non mi viene. Forse ha aspettato un po’ troppo per porsi le domande giuste, ma alla fine Anastasia mi fa tenerezza, quante di noi si sono innamorate di uomini che ci davano segnali sbagliati e noi ci siamo illuse? (certo questi segnali che ricevevamo non erano proprio a suon di sculacciate…ma vabbè… :P ).

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(The Weeknd-Earned it…e si quella è Dakota. A Christian piace questo elemento :P )

La scelta degli attori. A me come hanno interpretato i protagonisti, piace. Jamie ha dato a Christian un aspetto più dolce e rilassato rispetto ai libri (e il suo visetto sbarbato lo ha reso al meglio questo Christian), forse alle volte meno maniaco del controllo, ma credo che in questo caso non c’erano i dialoghi adatti per dimostrarsi tale (dov’è la gelosia possessiva, dov’è?). Ha un viso giovane oltre che un aspetto piacente (per non parlare di un lato B che le telecamere, gli specchi e i nostri occhi amano) e soprattutto un’espressività sottile, in linea con un personaggio che tiene nascosta gran parte di sé.

Dakota è brava (e io la considero anche una bellezza particolare, non classica, certo forse i capelli biondi rendevano più morbidi alcuni suoi lineamenti un po’ marcati, ma credo che sia stata scelta perchè ha un viso incredibilmente dolce e questo traspare anche dai suoi occhi molto espressivi), soprattutto quando interpreta parti più sicure, la femme fatal-timida era invece forzata e fuori luogo, ma le devo fare i complimenti per come ha interpretato le scene di nudo, pulita e distinta, senza mai essere ridicola (e che fisico!).

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(non guardarci così…)

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Ma la mia critica più grande va alla regista, il film per me, alle volte, risultava scollegato; la prima metà del film ha avuto un buon andamento e poi abbiamo iniziato a correre; conosco il libro e so che il primo è il più ricco, e infatti non mi interessavano tutti i particolari (anche se le fan più appasionate avranno notato come Anastasia e Christian festeggino il diploma bevendo in tazze da thè, come Anastasia indossi delle t-shirt di Christian, Mia inizi a parlare all’improvviso francese alla cena…sono tutti dettagli del libro), ma almeno dare un nesso logico alle scene sì. E soprattutto non stravolgere battute per poi ridurle a barzellette; perché dire che la madre di Christian si faceva di crack? Non si poteva dire: Mia madre era una prostituta? Perché dire: Io scopo forte, invece di riprendere la frase del libro? Che c’entrino gli scontri tra scrittrice e regista? Queste sono sciocchezza, ma appunto perché sono tali potevano essere facilmente risolte. L’importante è rendere il prodotto gradevole alla visione, non stravolgerlo per renderlo poco armonioso.
Nel complesso è un film piacevole da non bandire a priori o farsi una grossa risata, spero solo che si abbia più cura per il seguito che sono abbastanza convinta, sarà migliore di questa prima prova, che viene superata con un 6 1/2.

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(fan sfegatata dopo aver visto il film che festeggia XD )

Ricordo che questa è la recensione di un’ umile vampirettafolle che si cimenta nello scrivere ( :( ); è come ho visto io il film, e in conclusione per dirla in parole povere, può essere riassunta questa mia analisi con la tipica frase da maestra: E’ bravo, ma non si applica ( frase odiata dal 80% degli studenti).
Spero di non avervi annoiato troppo (abbiate pietà di me) e di avervi strappato qualche sorriso ogni tanto.
E voi, di questo film, cosa ne pensate?

Ringraziamo:  Serie Tv e film time | My wonderland of Series & Movie |DemiMovie | Film & Serie TV


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