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Recensione: "A pochi passi da te" di Roberto Pellico

Creato il 01 aprile 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Recensione: "A pochi passi da te" di Roberto Pellico

Pubblicato da Valentina Bettio Non sei più grassa, non sei più brutta, non sei più uomo, non sei più niente… Sei a pochi passi da te. Sandra, e basta. Titolo: A pochi passi da te Autore: Roberto Pellico Casa editrice: 0111 edizioni Collana: Big-C Pagine: 120 Prezzo: € 12,50 Trama: Personaggi autentici, persone che si raccontano senza inganno. Lettere. Uomini che si amano e che tradiscono per sfuggire dalle proprie debolezze. Omogenitorialità e giovani non più alle prese con il fantasma di se stessi ma alla ricerca di una sopravvivenza consapevole e serena. Attraverso l’esperienza, l’autore trasforma il tabù della diversità in un raffinato strumento di conoscenza. Non c'è amore del vivere senza passione di vivere, ed è proprio questa passione che l’autore riesce a comunicare, imprigionando in queste pagine, piccoli frammenti di vita che emozionano il lettore con una scrittura limpida e immediata, e ci spalancano gli occhi di fronte a quella realtà indiscutibile che ad ascoltarci, ci ritroveremmo tutti, a pochi passi da noi stessi.
RECENSIONE A volte è difficile approcciarsi alla recensione di un libro: troppe emozioni, troppe considerazioni… non ci sono termini, parole o aggettivi adatti a descrivere pienamente la marea di pensieri che ha sommerso la nostra mente. E di emozioni il primo libro di Roberto Pellico ne suscita parecchie: vissute, raccontate o rubate dagli occhi delle persone che, in qualche modo, hanno interagito con l’autore, come lui stesso confida. 
In mille sfumature, il tema dell’omosessualità è il filo conduttore di queste undici storie, undici piccoli frammenti di vita quotidiana che lasciano tutti un segno e invitano a riflettere su come, nel ventunesimo secolo, l’omosessualità sia ancora inutilmente additata e vista come “qualcosa di sbagliato” e su quanto il mondo che ci circonda possa influire sulla vita, sulla felicità e sulla libertà di essere delle persone. Di come le persone, in realtà, non siano davvero tutte uguali e non abbiano gli stessi diritti. Undici vite che, in contesti diversi, cercano la propria strada e il proprio equilibrio in un mondo che non accetta e non sembra in grado di accettare o di capire, in ambienti difficili o, al contrario, del tutto ordinari e con bagagli diversi: desideri, speranze, amore, delusioni e rassegnazione… 
La forza di questi racconti è nella prosa, in uno stile di scrittura coraggioso che arriva dritto al cuore: non vi sono fronzoli e abbellimenti, la verità viva e cruda permea ogni paragrafo, ogni riga, in tutta la sua triste rudezza o nella delicata dolcezza di un piccolo gesto. Alcuni racconti lasciano del tutto spiazzati per il modo diretto e senza mezzi termini in cui sono narrati: ognuno inizia in un punto imprecisato ma importante della vita del narratore e ci catapulta direttamente nel suo mondo, sia questo la realtà di una coppia o quella di una prostituta. Le storie sono raccontate in prima persona dal loro protagonista e lo stile che le caratterizza è cangiante e ricco di sfumature: non ci sono regole, solo un flusso di pensieri che, come tali, possono saltare a eventi e momenti diversi; ricordi, confessioni o semplici attimi narrarti con tutta l’intensità che solo chi ha vissuto in prima persona emozioni così ricche può ricreare con tale veridicità.
È così, mentre arriva la sera, che il dolore si infila nelle viscere, che mi attraversa il cuore e si diffonde in ogni parte del corpo. Mi scende una lacrima. Glielo prometto, gli prometto che resto… in quell’abbraccio così non puoi far altro che rimanerci per sempre. 
Perché l’amore a volte distrugge e in quel caso dobbiamo essere più forti di qualsiasi cosa. Il vero problema è che in tutto questo tempo siamo rimasti immobili, vagoni incastrati in se stessi che non hanno direzione. Stavolta però voglio fare la cosa giusta. E poco importa se al momento ci sembrerà di non poterlo sopportare. Saremo di nuovo liberi.
E direi solo questo, se solo ne fossi capace. Che siamo in quel quadro amore. In quel cielo arancione che è una sfumatura di incontro. Che non è né rosso né giallo. Ma raggi di sole e luce che si fondono e diventano tramonto solo se stanno insieme.
Purtroppo doloree tristezza, che trasudano da ogni racconto e appesantiscono ancora di più il cuore perché reali, palpabili. Paragrafi vibranti e colmi di significato che assorbono l’attenzione del lettore, che invogliano alla lettura e lasciano un bagaglio emozionale potente che richiede ore, anzi giorni di riflessione per essere completamente districato.
Un libro vero, un libro intenso, un libro forte. Un libro che ha molto, troppo da insegnare a chi è disposto ad ascoltare ma, soprattutto, a chi è cieco e ha deciso di chiudersi nella falsa sicurezza di convinzioni discriminanti. Un libro che può dare molto. Un libro che lascia molte domande e la voglia di cambiare tutto.
L’AUTORE
Roberto Pellico è nato a Cosenza nel 1983, vive a Padova da qualche anno, dove lavora, scrive e suona il pianoforte. Ha pubblicato racconti in diverse antologie. “A pochi passi da te” è il suo primo libro.

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