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Recensione: "ALL'IMPROVVISO LA SCORSA ESTATE" di Sarah Morgan.

Creato il 17 giugno 2015 da Blog
Recensione:
Genere:  RomanceEditore: Harlequin MondadoriPagine:Prezzo: 14,90€Uscita: 19 Maggio 2015
Sinossi:
È davvero una pessima giornata per l'impetuosa chef francese Élise Philippe. Non solo sono andati a monte i grandi progetti per l'inaugurazione del suo amato café, ma come se non bastasse Sean O'Neil è tornato in città, e più appetitoso che mai. Il ricordo della notte di fuoco che hanno condiviso l'estate precedente rappresenta per lei una vera tentazione, ma sa fin troppo bene che poi, alla fine, Sean se ne andrà di nuovo.Per lui, infatti, tornare a casa nel Vermont allo Snow Crystal Resort, anche se temporaneamente, è un vero incubo, perché significa affrontare il senso di colpa che lo tormenta per essersi allontanato dalla famiglia anni prima ed essersi costruito una vita tutta diversa, come medico. C'è solo un aspetto positivo nel trovarsi lì: Élise Philippe è ancora nei paraggi e non smette di fargli bollire il sangue nelle vene. E il pensiero di come sono stati insieme quella volta rischia di rendere ancora più difficile andarsene.



La serie "O'Neil Brothers" è composta da:
1.
Mentre fuori nevica
2. ALL'IMPROVVISO LA SCORSA ESTATE
3. Maybe This Christmas Recensione:  Recensione:
Sarah Morgan torna col secondo volume sui fratelli O'Neil ci riporta nel bellissimo paesaggio montuoso del Vermont, precisamente nel resort Snow Crystal, luogo che ha già fatto da scenografia al primo libro, “Mentre fuori nevica”.Chi come me ha amato Jackson e Kayla, stavolta farà la conoscenza dell'altro gemello O'Neil, Sean, e della bella chef francese Élise che lavora al ristorante dello Snow Crystal.Sean O'Neil è un chirurgo molto bravo e affermato. È uno stacanovista concentrato unicamente sul lavoro, portato solo per avere rapporti occasionali con l'altro sesso. Infatti, lui non ha la minima intenzione di immergersi in relazioni durature, che non farebbero altro che distrarlo dal suo unico amore: la chirurgia.Élise ha la passione della cucina ed è grata alla famiglia O'Neil per averle permesso di scappare da Parigi, di fuggire da una situazione drammatica e non più sostenibile. Anche lei ha sprangato il proprio cuore a future relazioni che non siano semplicemente di “sfogo fisico”, ma le sue motivazioni sono molto più profonde, vanno cercate in un passato doloroso.Entrambi hanno detto “no” all'amore e ai sentimenti. Entrambi sono d'accordo. E se invece si ritrovassero a stretto contatto e uno dei due cambiasse idea?Sean è un uomo molto deciso, pratico. Lui ha la sua vita a Boston, a chilometri e chilometri di distanza dalla casa dove è nato, dallo Snow Crystal, appunto. Scelta fatta consapevolmente e necessariamente, visto il rapporto burrascoso che ormai da anni si trascina tra lui e il capofamiglia, il nonno Walter, che gli rimprovera il fatto di vivere così lontano, di pensare solo al lavoro, di non dedicarsi per niente ai suoi famigliari. Élise non ha mai dimenticato la notte di sesso sfrenato con Sean, l'estate passata, ma si è ripromessa di non avere più di un rapporto con lo stesso uomo. Troppe complicazioni. Il problema è vederselo sotto al naso tutti i giorni quando lui fa ritorno allo Snow Crystal per problemi di salute del nonno. Anche perché Sean le fa capire chiaramente che non avrebbe niente in contrario a ripetere l'esperienza. Lui sa che a Élise sta bene solo divertirsi. E allora perché non approfittare? Mi sono innamorata del primo romanzo della serie, Jackson e Kayla mi avevano tenuta sveglia la notte pur di arrivare all'ultimo capitolo, cosa che purtroppo non posso dire di questa seconda puntata. Benché la scrittura della Morgan sia limpida, scorrevole e armonica, non mi ha catturata nemmeno la metà di “Mentre fuori nevica”. Per gran parte del libro i personaggi sono immersi nei ricordi del passato e la parte romance viene un po' tralasciata. Noiosi i pensieri e i dialoghi dei protagonisti che per quanto ci provino a risolvere i reciproci problemi restano in una sorta di limbo fino alla fine. Rivelazioni e sentimenti sono parecchio buttati lì, senza essere approfonditi. Poche le scene clou o i momenti che mi hanno fatto battere il cuore. La figura del nonno, poi, l'ho trovata stranamente inopportuna e fastidiosa, niente a che fare col primo libro. Qui davvero passa come l'anziano burbero e impiccione che pur di avere le cose fatte come desidera fa di tutto. Anche andare contro la felicità delle persone. Della serie: siccome la famiglia è sacra, dovete vivere per forza tutti qui e lavorare per forza tutti al resort.L'happy ending è scontato e ricco, ricchissimo di sbrodolature di “Ti amo”, “No, io ti amo di più”, “Lo sapevo già che vi amavate”, “No, lo sapevo prima io che si sarebbero amati” e “sposami e facciamo tanti bambini”.Ho storto la bocca, insomma. Con molto rammarico mi chiedo: aspetterò il terzo?


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