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Recensione: Chronicle (aka "L'Akira Ammeregano")

Creato il 12 giugno 2012 da Giobblin @MrGiobblin


Il 2012 è una grande annata per i supereroi. The Avengers è ormai terzo nella lista dei film più macinasoldi di sempre, quest'estate vedremo scontrarsi il nuovo Spiderman e il terzo Batman di Nolan (con una scontatissima vittoria del secondo, a mio parere), e non dimentichiamoci il fenomeno letterario Due Minuti a Mezzanotte. Ora, che centra tutto questo con ChronicleUna beata ceppa, potrei rispondervi.Perchè nonostante le apparenze e certe sinossi italiane (e truffaldine), Chronicle non parla assolutamente di supereroi, e i protagonisti parlano di tutto fuorchè di infilarsi tutine attillate per combattere il crimine. 
L'incipit è un classico: tre ragazzi entrano in contatto con un misterioso artefatto lucente sepolto in un cunicolo (è alieno? E' un esperimento del governo? Chi può dirlo) e si ritrovano in possesso di incredibili capacità telecinetiche: possono manovrare oggetti col pensiero, creare campi di forza, addirittura volare. Ed essendo tre adolescenti, pensano bene di utilizzare questi doni per combinare scherzi al prossimo. Che burloni!Il film di Josh Trank è interamente composto da found footage, un espediente che io personalmente detesto  (vedi Cloverfield). C'è chi ama i lungometraggi composti da spezzoni di riprese amatoriali, lodandone l'autenticità o la capacità di "catturare gli eventi senza filtri". Questi pipponi da Nouvelle Vague dei poveri non li ho mai digeriti, ma sono opinioni personali. Quello che è certo è che la telecamera di Chronicle può benissimo essere considerato un quarto personaggio, nonchè l'unico essere di cui il disadattato protagonista sente di potersi fidare.
Il timido, complessato Andrew porta sempre con sè una videocamera per "registrare" la sua vita (in seguito la userà per documentare lo sviluppo dei suoi poteri), ma anche come barriera per proteggersi dall'ostilità del mondo esterno. L'espediente funziona per quasi tutto il film, ma mostra il fianco in più occasioni, specie nello scontro finale (dove entrano in gioco sempre più spesso riprese alternative realizzate da televisioni, cellulari, telecamere di sorveglianza...) Una forzatura, potrei dire, ma non pesante quanto credevo. Ma riprendiamo il discorso sui supereroi: in Chronicle non ce ne sono. Punto. Il film non è un mix traCloverfield Kick-AssNon è la classica storia "from zero to hero", dove uno sfigatissimo protagonista si vendica di tutti i torti ingiustamente subiti dalla società, si mette con la ragazza dei suoi sogni e vola via verso il tramonto. 
Nessuno dei tre protagonisti parla di raddrizzare torti o salvare il mondo. Certo, si impongono delle regole (come non usare i poteri su esseri viventi) ma i doni che hanno ricevuto vengono sfruttati solo ed esclusivamente per divertimento personale, fra scherzi da candid camera e partite di football fra le nuvole. Chronicle andrebbe considerato come fantascienza tout court, senza l'inutile (e francamente poco azzeccata) etichetta supereroistica. Ma che ci volete fare, più o meno nello stesso periodo usciva The Avengers, bisognava in qualche modo battere cassa, no?Le radici del film di Trank provengono da fonti molto diverse: per esempio Carrie- Lo sguardo di Satana di Brian de Palma, o Akira  di Katsuhiro Otomo. In entrambi i film abbiamo un protagonista adolescente complessato e perseguitato da familiari e coetanei, che si ritrova dotato di incredibili poteri telecinetici, e che alla fine sbrocca devastando la città e uccidendo un sacco di gente.

KANEDAAAAAA!


Considerato l'incidente in galleria del remake live action di Akira, che Warner Bros pare fermamente intenzionata a scatenare su di noi nonostante un budget ridicolo e una sceneggiatura farsesca, direi che potremmo ritenere Chronicle come una fedele riconversione del capolavoro di Otomo- nello spirito, se non altro. Stiamo bene così, Warner Bros, sul serio.Vi consiglio la visione di questo film? Ma certamente. A parte il (mio) fastidio per il found footage, non si può non apprezzare questo lungometraggio, che nonostante il budget basso (15 milioni di dollari, bazzecole) riesce anche a stupire con effetti speciali ben realizzati, oltre che con una storia non banale e a riuscite interpretazioni dei protagonisti. Il sequel, a giudicare da certe voci di corridoio,sarebbe già in cantiere. Con quasi 125 milioni di incassi worldwide, la 20th Century Fox non poteva lasciar perdere. Scopriremo l'origine dei misteriosi artefatti? Esistono altri ubertelecineti nel mondo? Chi terrà in mano la telecamerina nel prossimo episodio? Intanto Chronicle ci lascia con un messaggio scomodo, nascosto fra le righe: e se l'unico modo di dimostrare la nostra esistenza, per quanto incredibili siano le nostre doti, fosse quello di apparire di fronte ad un obiettivo? Siamo speciali anche fuori dallo schermo? Meditate, gente, meditate...


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