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Recensione: "Corinna. La regina dei mari" di Kathleen McGregor

Creato il 03 ottobre 2011 da Lauragiussani
Recensione: Titolo: Corinna. La regina dei mari
Autore: Kathleen McGregorEditore: LeggereditoreData uscita: 29 settembre 2011Pagine: 826Prezzo: 12,90 euro
Oceano Atlantico, 1662. Una giovane donna, vestita da uomo, ha deciso di solcare i mari, per sfuggire a un matrimonio combinato che la condannerebbe all'infelicità. Bellissima e indomabile, il volto incorniciato da una chioma rossa e selvaggia, tiene testa anche al più temibile dei corsari. Il suo nome è Corinna e nulla riuscirà a ostacolare la voglia di libertà che le ribolle dentro, sin dall'infanzia. Nei burrascosi mari tropicali, pirati e corsari si contendono bottini e ostaggi in feroci assalti all'arma bianca a qualunque nave abbia la sventura di incrociare la loro rotta. Non fa eccezione il vascello su cui è imbarcata Corinna. Rapita da un uomo spregevole e codardo, la donna rimpiange il giorno in cui ha lasciato la casa paterna. Ma quando ha ormai perso ogni speranza, durante un'incursione nelle prigioni in cui è stata rinchiusa, il famigerato corsaro Dorian O'Rourke la vede e la porta via con sé. Dapprima a fianco dell'affascinante corsaro di cui si innamora, poi al comando di un veliero tutto suo, Corinna si trasforma in una vera regina dei mari, in un capitano temuto e rispettato da ogni equipaggio, amico o nemico che sia. Tra violente tempeste, arrembaggi e mille traversie si snoda la storia d'amore e d'avventura di un'eroina fuori dagli schemi, una donna ardimentosa e risoluta, spregiudicata e sensuale, pronta a combattere fino all'ultima goccia di sangue per i propri principi e per l'uomo con il quale ha deciso di condividere il resto dei suoi giorni.

RECENSIONE: Primo capitolo di una saga che mescola panorami mozzafiato, covi di bucanieri e maestosi vascelli guidati da affascinanti corsari, “Corinna” è un libro consigliato a tutti gli amanti del romance storico: un racconto corposo, completo e appassionante...(Attenzione: spoiler nell'ultima parte!)
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Se amate i romance storici, se oltre ai protagonisti avete voglia di affezionarvi anche ai personaggi secondari e lasciarvi incantare da ambientazioni mozzafiato, se alle storie brevi e stringate preferite i racconti che vi accompagnano per centinaia e centinaia di pagine … Allora “Corinna” è proprio il romanzo che fa per voi.Un mattoncino davvero corposo, che nella nuova edizione proposta dalla Leggereditore conta ben oltre 800 pagine. Il formato dalle dimensioni ridotte conferisce al volume un aspetto piacevolmente compatto e la copertina appare tanto graziosa quanto curata (può sembrare scontato che la ragazza disegnata abbia gli occhi viola e i capelli rossi, trattandosi di Corinna… Ma fidatevi, non è così. Oggigiorno capita spesso di trovare profonde ed evidenti discrepanze tra contenuto e grafica di un libro… “Marked” docet!).
Il primo libro della saga dei corsari di Kathleen McGregor è tanto bello fuori quanto dentro. Lo stile è estremamente scorrevole, e il linguaggio è spesso indice delle approfondite ricerche che l’autrice deve aver fatto per poter ambientare verosimilmente la storia in un contesto storico preciso. Una cosa che ho particolarmente apprezzato, perché sebbene la collocazione spazio-temporale della vicenda dovrebbe portare sempre un autore a documentarsi in merito, spesso ciò purtroppo non accade… (evito di fare esempi, ma potrei citarne a non finire).L’autrice trascina il lettore in lungo e in largo attraverso l’Oceano Atlantico della seconda metà del diciassettesimo secolo, tra corsari e filibustieri, arrembaggi e colpi di cannone, vele spiegate e vascelli maestosi, mentre la vicenda leva ripetutamente l’ancora e fa rotta ora per la Spagna, ora per le Barbados, poi ancora Port Royal e l’immancabile Tortuga… Paradisi tropicali che si alternano a traversate incredibilmente lunghe, acque cristalline contro le onde gelide e rabbiose nella tempesta.Protagonisti della storia sono Dorian O’Rourke e Corinna “Kate” McPherson. Trent’anni circa, occhi neri, alto e affascinante sebbene leggermente claudicante, lui è un famoso corsaro rispettato in tutti i covi di bucanieri e conosciuto anche come “bastardo inglese” poiché figlio illegittimo (metà inglese e metà irlandese), che da anni solca i mari conquistando un vascello dopo l’altro e mettendo a segno innumerevoli vittorie che gli fruttano bottini da capogiro. Lei, sedici anni, è una giovane ragazza scozzese dal temperamento ribelle, con una capigliatura di fuoco e occhi d’ametista, cresciuta come un maschiaccio e con un’abilità sorprendente nel maneggiare spade e pugnali. Per fuggire a un matrimonio indesiderato si imbarca su una nave che verrà però attaccata dagli spagnoli: Corinna verrà catturata, portata in Spagna, molestata e torturata e infine rinchiusa in una cella.Dorian, sulle tracce del fratello Gavin – catturato tempo prima dagli spagnoli anche lui - riuscirà a infiltrarsi nelle prigioni, ma invece del fratellastro vi troverà la ragazza, praticamente in fin di vita. Inutile dire che la salverà e che la porterà via con sé.Del loro rapporto ci sono alcuni aspetti abbastanza classici (lei indomita e ribelle, lui estremamente geloso e possessivo) ma anche qualche spunto piacevolmente insolito. Corinna porta sulla schiena le cicatrici della frusta, Dorian spesso e volentieri procede con andatura zoppicante: mi ha fatto piacere vedere che l’autrice non ci ha costruito attorno la solita tragedia immotivata (vista l’epoca e lo stile di vita, c’era ben altro di cui preoccuparsi). Altro aspetto interessante è la sincerità di Corinna nel dichiarare relativamente presto i suoi sentimenti, mentre Dorian si ostina a fare il prezioso (tantissimi altri romance storici puntano invece sullo schema opposto, con lui che si strugge per la bella di turno, convinto di non essere ricambiato).Davvero ben caratterizzati anche i personaggi secondari, in particolar modo Gavin/Juan, John McFee e Walter Avery. La McGregor riesce a rendere ognuno di loro particolarmente interessante e affascinante – seppur in maniera differente rispetto a Dorian – e questo fa chiaramente capire che ognuno di loro sarà poi a turno il protagonista di uno dei successivi libri della saga. Personaggi intriganti, dunque, sebbene estremamente diversi l’uno dall’altro.Nonostante la mole del romanzo, la storia cattura e tiene alta l’attenzione del lettore in una trama avvincente e ricca di colpi di scena. Con un numero di pagine così elevato è possibile soddisfare ogni curiosità, perdendosi nei dettagli di contorno, curiosando anche tra i personaggi minori, senza rinunciare a seguire passo per passo i protagonisti e rispondendo a uno dei desideri solitamente tra i più richiesti, quello del “avrei voluto leggere di loro all’infinito”.Tra le note negative… Fondamentalmente un unico e grande difetto, che si ripete soprattutto nella seconda parte del romanzo: le false dipartite.Premesso che in questo romanzo il lettore è sempre al corrente di quanto accade, dare per morto un personaggio – con il risultato che gli altre figure di regolino e comportino di conseguenza – per poi farlo rispuntare di punto in bianco (sorpresa, sorpresa!) è una scelta senz’altro interessante ma della quale non bisogna mai abusare. Passi quindi che Gavin viene creduto morto sia da Corinna che da Dorian (e di conseguenza dal resto dell’equipaggio). Forse appare un po’ poco credibile il modo in cui il ragazzo, dopo aver tenuto a duro così a lungo, prenda per oro colato le bugie propinategli dal suo stesso rapitore. Ad ogni modo, il suo ritorno sulla scena con il nome di Juan Corraya è quell’elemento inaspettato capace di destabilizzare gli equilibri e crearne di nuovi, rendendo il racconto estremamente dinamico e mai sonnolento. Il morto non morto quindi non manca. A che pro crearne altri due, mi domando io… Sì, perché nella seconda parte della storia ci ritroviamo, in seguito al nuovo rapimento di Corinna da parte degli spagnoli, non solo con i due protagonisti separati, ma con Dorian che crede morta Corinna e Corinna praticamente certa del trapasso di lui. Una situazione estrema e troppo forzata, che mina non poco la credibilità del racconto. Un escamotage un po’ troppo sfruttato, anche se immagino che tra le intenzioni dell’autrice ci fosse quella di separare bruscamente i due protagonisti, creando nuovi e insormontabili ostacoli così da impedire che il loro rapporto, più o meno duraturo per centinaia e centinaia di pagine, finisse per apparire banale e noioso.In conclusione, quattro belle stelline per un romance storico che farà la gioia di tutti gli amanti del genere. Personalmente, non vedo l’ora di leggere anche gli altri libri della serie (un po’ difficili da reperire, ma a questo punto mi auguro comunque che la Leggereditore decida di pubblicare presto anche i restanti titoli).

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