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Recensione di Agustin Barrios Medallon Antiguo di Enea Leone, Stradivarius 2013

Creato il 29 luglio 2013 da Empedocle70
Recensione di Agustin Barrios Medallon Antiguo di Enea Leone, Stradivarius 2013
Il Maestro Enea Leone torna a incidere un nuovo disco di chitarra classica con la Stradivarius. Dopo l’ottimo lavoro svolto con il cd Souvenir dedicato alla musica romantica di Coste e Regondi, uscito nel 2011, eccolo ritornare sui suoi passi registrando questo nuovo lavoro interamente dedicato alle musiche di Agustin Barrios, oggi considerato uno dei più grandi chitarristi compositori della sua epoca.
Questo cd mostra 15 suoi brani, tutti di grande valore e tutti caratterizzati dalla presenza contemporanea di più stili e influenze. Barrios compose sia ispirandosi ai modelli classici, barocchi, romantici europei sia attingendo dal folklore, ai canti e alle danze dell’America Latina.
Per una sorta di curioso “amarcord” anche il Maestro Leone ha scelto di farsi ritrarre nella copertina del cd con una foto dai colori seppia che lo ritrae in una posa del tutto simili a quelle pubblicate all'interno del cd e del libretto che lo accompagna, tutte foto d’epoca di Barrios.
Non vorrei che questa scelta puramente iconografica (e comunque di gradevole effetto) generasse nell’ascoltatore la convinzione di trovarsi di fronte a una registrazione di tipo falsamente languido e nostalgico: nulla di tutto questo Enea Leone si muove con moderna disinvoltura all'interno del repertorio di Barrios dimostrando non solo notevoli qualità tecniche e stilistiche (già ampiamente dimostrate in Souvenir) ma anche la capacità di interpretare queste musiche senza dimostrare una particolare nostalgia verso il passato. So che non è più di moda ma voglio fare i complimenti non solo all'esecutore ma anche ai tecnici del suono Andrea Dandolo, Luca Maria Burrocchi e Daniele Marinelli. Anni fa nel valutare un disco si dava anche una valutazione alla qualità di registrazione e al lavoro svolto in studio, e i cd, in particolare quelli di musica classica, veniva acquistati tenendo conto della loro resa sonora e non solo della bellezza dell’interpretazione, vorrei riprendere questa sana abitudine troppo frettolosamente accantonata dall'appiattimento generato dall'ascolto eccessivo di mp3.

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