Magazine Cultura

Recensione di La vita quando era nostra di Marian Izaguirre

Da Leggere A Colori @leggereacolori

35 Flares 35 Flares × Recensione di La vita quando era nostra di Marian IzaguirreLa vita quando era nostra Marian Izaguirre
Pubblicato daSperling & Kupfer
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Pandora
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
Acquista il libro IN SCONTO
Acquista l´eBook
Il libro su Goodreads
La trama:

Alice, in una delle sue passeggiate per le strade di Madrid, nota Matias che consegna libri a domicilio. Curiosa, Alice lo segue fino alla sua libreria di cui diventa una cliente un po’ bizzarra: rifornisce gli scaffali con i libri della sua biblioteca privata per poi ricomprarli la settimana dopo. Sarà uno di questi libri a legare la sua vita a quella del libraio e di sua moglie Lola: un romanzo dentro un romanzo vi porterà dagli anni 20 al dopoguerra franchista, passando per la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

Mettetevi comodi e preparatevi ad assaporare il menu più ricco che un booklover possa desiderare: una piccola libreria, un libro di memorie, una figlia illegittima, i ruggenti anni 20, la guerra, anzi le Guerre, tante storie d’amore e d’amicizia, sogni e ricordi in giro per l’Europa. Alla fine vi sentirete sazi! In La vita quando era nostra la guerra è finita da dodici anni, ma in Spagna la propaganda franchista domina i notiziari, un clima di repressione e paura tiene i madrileni in un limbo di incertezza. Matias e Lola hanno perso tutto e faticano a tirare avanti gestendo una piccola libreria di libri usati in un vicoletto fuori mano.

Quando si è stati ricchi, la miseria è ancora più dura da sopportare: Matias aveva una piccola casa editrice dove Lola lavorava come traduttrice, avevano un bell’appartamento e viaggiavano all’estero…adesso fanno il caffè con la cicoria! Alice invece è una donna benestante, è inglese, ma abita a Madrid da tredici anni e sembra che non abbia molti amici perché passa le sue giornate a passeggiare da sola. Nota Matias e lo pedina, un po’ per noia un po’ perché incuriosita dalla pila di libri che trasporta sottobraccio: al limite dello stalking lo segue fino alla sua libreria (la narrativa moderna sembra non possa sopravvivere senza psicopatici!). Si conosceranno attraverso le loro letture e autori preferiti, tramite uno scambio di libri anomalo per una libreria: una cliente che di nascosto rifornisce gli scaffali con i propri romanzi non si trova tutti i giorni, il che conferma la mia diagnosi!

Uno di questi libri, “La ragazza dai capelli di lino”, colpirà Matias a tal punto che deciderà di metterlo in vetrina aperto alla prima pagina: chi lo leggerà tutto lo avrà in regalo! Lola lo guarda con sospetto, come tutti i libri che parlano di guerra, ma è la prima a leggerlo appena il marito esce per una delle sue consegne settimanali. E lo legge a voce alta proprio per Alice che capita per caso nel vicolo mentre lei è davanti alla vetrina: l’attempata stalker ha cambiato l’oggetto delle sue attenzioni! L’appuntamento con “La ragazza dai capelli di lino” diviene una consuetudine settimanale e tra un capitolo e un caffè con i churros, le due donne diventano amiche. Noi leggiamo con loro viaggiando con Rose Tomlin, figlia illegittima del duca di Ashford, per tutta l’Europa. La piccola Rose viene cresciuta in una fattoria in Normandia da una famiglia, che per quanto premurosa, non è la sua. Sopravvive alla solitudine grazie ai libri, l’amore per i quali l’accompagna fino all’età adulta.

Comincerà a capire quali sono le sue origini quando andrà in vacanza nella splendida villa di Lord Ferguson e poi in collegio, dove la stravagante Frances, che crederà essere sua zia, andrà a prenderla per portarla prima in vacanza e poi con sé a Parigi. Respiriamo con lei l’atmosfera fumosa dei locali jazz, beviamo con lei i primi cocktail e conosciamo con lei gli artisti e gli intellettuali bohémien dell’epoca. Un libro di memorie che potrebbe essere autonomo dal romanzo che lo contiene, perché è forse la sua parte migliore, senza forse! La Izaguirre inizia lentamente e stenta un po’ a coinvolgere il lettore, forse per lo stile, ma appena prende gusto ad intrecciare le vite dei protagonisti e le diverse trame riesce davvero ad appassionare.

In genere leggo due o tre libri contemporaneamente, a volte per paura di finire troppo in fretta uno molto bello, a volte per paura di annoiarmi con un altro meno interessante, questa volta con La vita quando era nostra non ne ho avuto bisogno anche se non vedevo l’ora che Lola e Alice si incontrassero per poter leggere le memorie di Rose! L’amore per i libri e la letteratura è comune a tutti i personaggi che ci presentano i loro autori preferiti: dai più famosi Katherine Mansfield, E. Dickinson, Edith Wharthon, Faulkner, E.M. Foster, Ezra Pound, Shelley e Byron a Sanchez Ferlosio, John Dos Passos e Carmen Laforet che come Lola andrò a cercare in biblioteca. Di Owen Lawson invece non ho mai letto niente. Non credo che in Spagna sia tradotto. Però adesso sono incuriosita da come ne parla la protagonista del libro. Appena avrò un attimo libero andrò in biblioteca a dare un’occhiata all’Enciclopedia Espasa. Come sempre, un punto in più ai libri che ci portano ad altri libri!

Giorgia Pischedda



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :