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RECENSIONE FILM: World War Z

Creato il 04 luglio 2013 da Angivisal84
Quando gli zombie preferiscono carne fresca e sana...RECENSIONE FILM: World War Z
Buongiorno miei cari lettori,oggi vi voglio parlare dell'ultimo film che mi sono vista: World War Z. Se ne avevate avuto abbastanza di zombie nel passato, allora state alla larga da questo ennesimo titolo del genere, se invece ancora c'è uno spiraglio... peggio per voi. La storia descritta in World War Z (dove la Z sembra essere messa tanto per fare i fighi) è stata tratta da un libro dal titolo World War Z. La guerra mondiale degli zombi (romanzo horror fantascientifico, post apocalittico di Max Brooks, lo stesso autore di "Manuale per sopravvivere agli zombi" dovrei procurarmi questi due titoli per "approfondire l'argomento"). Il film, come d'altronde il romanzo, ricalcano l'ultima moda cioè quella di parlare della possibile fine del mondo ad opera degli zombie. Come se di fine del mondo alternativa a quella degli zombie non ce ne fossero già abbastanza, ma visto che siamo scampati alla profezia dei Maya, devono pur inventarsi qualcosa a Hollywood per campare. Il genere catastrofico è un genere che riscuote sempre un discreto successo, forse perché si basa sulle paure concrete dell'uomo, nessuno ammetterà di aver paura di resuscitare come non-morto sia chiaro, ma di trovarsi in "certe" situazioni di emergenza magari sì.
Io non sono una grande appassionata di questo tipo di zombie, descritti dal film in questione (a parte che ne hanno fatte già troppe di pellicole così e si poteva evitare di farne un'altra). Direte voi ma perché ci sono diversi tipi di zombie? Beh certo, questo è il filone più fantascientifico in cui si diventa non-morti tramite morso di una persona infetta e quindi il tutto viene visto come un'epidemia di un virus letale. Non vi è nulla di soprannaturale nel ritornare in vita dopo la morte, semplicemente siete stati infetti e allora diventerete una specie di cane rabbioso, molto rabbioso, che vuole mordere chiunque si trovi nelle vicinanze. Mentre in passato gli zombie non centravano nulla con i virus, penso che il tutto sia iniziato con "Io sono leggenda", ma erano semplici creature soprannaturali che ritornavano in vita dopo la morte per opera di una maledizione, di un rito voodoo, di un negromante, o qualsiasi altra cosa a tema fantasy/horror che ci si poteva inventare.
RECENSIONE FILM: World War Z
World War Z ha però, a differenza di altri titoli, l'attorone (mentre altri hanno solo attori anonimi e per niente famosi) come protagonista e in questo caso il bellissimo Brad Pitt, che interpreta Gerry, quindi se il vostro scopo è solamente rifarvi gli occhi non c'è male (poi con quei capelli un po' lunghetti che doveva sempre sistemarsi dietro le orecchie :)) ) L'inizio non so perché mi ha ricordato molto "La guerra dei mondi" (tralasciando il fattore alieni) perché in entrambi i casi (in quel caso Tom Cruise) ci sono come protagonisti due super papà che farebbero di tutto per proteggere i loro figli. Gerry in questo caso aveva due figlie da proteggere (di cui una per giunta asmatica) e una moglie. In ogni film catastrofico che si rispetti ci deve essere per forza qualcuno che non può stare senza il suo inalatore, ma sono veramente così tante le persone in America che soffrono di asma? sarà lo smog? in ogni film ce ne piazzano qualcuno.
La famigliola rimane imbottigliata nella loro auto in quello che sembra il traffico, ma in realtà è qualcosa di ben peggiore, e per assicurarsi salva la vita Gerry prende le redini della situazione e fa scappare la propria famiglia verso un camper (che prendono in prestito xD) e qui inizia la loro fuga dagli zombie. Indovinate cosa trovano "casualmente" all'interno del camper? Un fucile e per giunta carico, chi è che non va in vacanza con un fucile nel camper? Naturalmente Gerry è un ex agente delle Nazioni Unite per cui sa benissimo come si usa un'arma e la impugna immediatamente, sa molto di rambo alla riscossa. Siccome hanno lasciato il famoso inalatore nella loro macchina, ora sono costretti a cercare un supermercato (dove rifornirsi anche di cibo) per non far schiattare la figlia. Non c'è bisogno di dirvi che la scena del supermercato nei film sugli zombie è di un classico allarmante, ma almeno qua non vi sono zombie (almeno non all'interno). La moglie del bel Pitt nel supermercato fa anche scorta di bengala, ma veramente vendono i bengala nei supermercati americani?
Il governo degli Stati Uniti richiede l'intervento del super agente Pitt per cercare di trovare una soluzione a questa epidemia di zombie. Per cui devono trovarsi sopra il tetto di un edificio per essere prelevati da un elicottero. Nel frattempo zombie, zombie, zombie, ed ecco che finiscono nella base navale in quello che rimane dei pezzi grossi degli Stati Uniti. Qua la famigliola viene accantonata perché ormai messa in salvo e Gerry viene mandato in missione per cercare di trovare una soluzione e una possibile cura all'epidemia.
Altro assioma nei film sugli zombie, non vi è film sugli zombie in cui non vi è "la ricerca di una possibile cura" e le teorie strampalate sia sulla diffusione del virus sia sulla soluzione. In questo caso devo dire che "la soluzione" l'ho trovata abbastanza carina e originale, l'unica cosa che ho apprezzato del film, mentre tutti il resto per me sa di già visto all'inverosimile. E quando le scene non sanno di già visto, sanno di inverosimile. Pitt verrà mandato prima in Corea (dove lo scienziato che è andato con loro, dopo aver esposto la bellissima teoria "madre natura è come un serial killer", schiatta ancor prima di mettere un piede fuori dall'aereo) dove vi è stato credo il primo contagio, poi vola a Gerusalemme (tralasciamo la scena in cui la moglie gli rompe le palle facendogli squillare il cellulare e per poco lui non ci rimette le penne, intelligentissima come cosa lasciare il cellulare accesso quando bisogna essere silenziosissimi per non far incazzare un'orda di zombie) dove sapevano già della possibile epidemia e si erano attrezzati costruendo un muro attorno alla città.
Tanto intelligenti e poi quando arriva il bel Pitt si perdono in un bicchiere d'acqua e con milioni di elicotteri che controllano la situazione non si accorgono che gli zombie si stanno attrezzando per superare il muro, certo certo intelligenti proprio (altra teoria strampalata del decimo uomo, se la cantano e se la suonano da soli sti ebrei). Rocambolesca fuga di Gerry da Gerusalemme per salire in un aereo di linea, che non si sa come mai sia piazzato li e subito faccia salire il nostro uomo a bordo senza fare nessuna domanda. Tramite il cellulare Gerry informa i suoi capi che forse ha trovato una soluzione e questi gli dicono quindi di andare nel Galles, in un centro di ricerca dell'OMS per mettere appunto un vaccino. Naturalmente l'aereo ha carburante a sufficienza per arrivare fino a destinazione. Sull'aereo nel bagno però si nasconde uno zombie (come ci sia finito non l'ho capito) e appena viene aperta la porta succede il caos. Aereo precipitato il nostro protagonista si salva e arriva finalmente in questo centro di ricerca.
RECENSIONE FILM: World War Z
Qui vi è una discreta comparsa di un attore italiano, non mi ricordo il nome, che è uno dei ricercatori all'interno. Non dico altro per non svelare il finale a chi il film ancora non l'ha visto, ma dopo altri zombie, zombie, zombie finalmente si avrà il vaccino (che non è un vero "vaccino" ma una sorta di camuffamento per non essere attaccati dagli zombie).
Il lieto fine con la famigliola è il top della classicità. Se fossi stata io per fare qualcosa di originale avrei iniziato il film proprio dalla fine, dove inizia la guerra tra umani e zombie, quello si che sarebbe stato interessante da vedere, gli umani che si armano per riprendersi le loro città. Ora la mia curiosità rimane leggere il libro, perché il film fa proprio pena, ma il libro forse è meglio.
E voi l'avete visto? Pensate di andarlo a vedere prima o poi? Fatecelo sapere tramite i commenti. Alla prossima, AngelaClub Urban Fantasy
P.S.: Scusatemi se l'ultimo mio post risale a qualche 15 giorni fa, sono un sacco di giorni che volevo fare un nuovo post e poi per una cosa o per un'altra non l'ho mai fatto. Sono in programma però altri post, spero di recuperare.

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