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Recensione "Ghost" di Richard Matheson

Creato il 07 settembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Care lettrici e lettori,
quest'anno la Fanucci ha coccolato i suoi lettori, regalando delle piccole perle che hanno allietato l'estate dei lettori. In questa sede vi parlerò di un volume di grande intensità e pathos, scritto da un autentico maestro del fantastico contemporaneo nelle sue declinazioni più oscure e vibranti: Richard MathesonCon il suo Ghost, Matheson esplora la crisi di una coppia di mezza età, David ed Ellen, che cerca di ricucire un rapporto logoro, provato dal tradimento e dalla stanchezza. In queste dinamiche delicate, però, si inserisce una donna, Marianna, che rapisce i sensi e il cuore dell'uomo. E non solo....


Trama
A due passi da New York esiste una località chiamata Logan Beach. D'estate è una frequentata stazione di villeggiatura, ma d'inverno ha un'atmosfera un po' da vecchia America vittoriana, angosciosa e rarefatta: un litorale battuto dal vento e dalla pioggia, una grande casa in cima a una scogliera, una villetta sulla sabbia e il resto del mondo lontano come non mai. Proprio qui, e proprio in un inverno più inclemente del solito, si rifugiano David ed Ellen, una matura coppia di coniugi, con la speranza di ricucire in qualche modo il loro rapporto in crisi da tempo, lontani dall'assolata California e da una storia di infedeltà che Ellen non riesce a perdonare. Ma l'insidia è dietro l'angolo, nella persona di una enigmatica e bellissima ragazza che compare all'improvviso dal nulla e che pian piano si insinua nella vita di David fino a sconvolgerla, facendo leva sulle sue debolezze. Chi è Marianna? Da dove viene? E, soprattutto, cosa vuole? David dovrà affrontare e sconfiggere i propri demoni, anche quelli più inconfessati: in ballo non c'è più soltanto il suo matrimonio, ma la sua sanità mentale e la sua stessa vita.
RECENSIONE David ed Ellen. Il tradimento di lui, pesante, grava sulla coppia. L'incapacità di Ellen di perdonare davvero e il senso di colpa gravano su David. La scelta, per i due, di tentare una faticosa riconciliazione attraverso un viaggio nei luoghi che li hanno visti felici e innamorati, a Logan Beach. Affittano un cottage lungo la spiaggia dove avevano trascorso la luna di miele, cercano disperatamente di ignorare il problema che li ha portati sin laggiù e di essere amichevoli. Ma sono distanti, due estranei che non hanno più fiducia nell'altro. E' inverno, c'è freddo. Il cielo plumbeo li opprime, e il cottage è freddo e inospitale. Sopratutto, non riescono più a comunicare. Tra i due coniugi sono spariti la voglia e il bisogno di condividere, ciò che cementa l'unione in una coppia. Sono andati perduti per strada, assieme alle ambizioni e agli interessi divergenti, ben prima che il tradimento di David rendesse evidenti le crepe di un rapporto logoro. 
In questa atmosfera carica di insofferenza si inserisce Marianna, la strana ragazza che David trova in casa quando Ellen non c'è o non può sentirli. Una figura strana, quella di Marianna: bella e perfetta, ma insieme anomala e inquietante. Sopratutto, sensualissima, così eccitante che David non riesce a resisterle. Tradisce Ellen, di nuovo, più volte. Ma, nello stesso tempo, l'uomo comprende che qualcosa di anomalo alligna in quel cottage decadente. E ben presto, non sarà più solo il suo matrimonio a essere in pericolo, ma la sua stessa vita.
In questo romanzo, Matheson trasporta il fantastico in una vicenda concreta e reale, talmente comune da sfiorare la banalità. L'adulterio di David è il sintomo evidente di un malessere che la coppia vive, preferendo non risolverlo per non mettere in discussione lo status quo. In questo clima teso, fatto di concessioni e di ripicche pronte ad essere sparate come lame, entra in gioco l'elemento soprannaturale che spariglia le carte in tavola. Quella che avrebbe dovuto essere una banale, ovvia crisi coniugale diviene una lotta per la sopravvivenza
Sin dalle prime battute, Matheson è magistrale nel costruire un'atmosfera opprimente e angosciosa, un senso di cupa attesa che gravita attorno i due coniugi. Ellen, la moglie tradita, cerca con tutte le forze di trovare un equilibrio, ma è troppo forte il disincanto che prova, unito alla sensazione del tempo che passa implacabile. Ci giunge il ritratto di una donna amareggiata e sola, che si domanda se il suo matrimonio sia ancora qualcosa per cui valga la pena di lottare. Dall'altra parte abbiamo David, un uomo di mezza età che ha avuto la classica sbandata di cui si è pentito. Quel tradimento che all'inizio lo ha illuso, gli ha rivelato con forza dirompente l'impatto del tempo sulla sua vita e tra i suoi affetti. Nella prima parte del romanzo, il lettore si domanda più volte se davvero David ami Ellen o se invece non abbia più paura della solitudine e di perdere quei legami confortevoli e comodi che accompagnano un matrimonio di lunga durata. 
Marianna rappresenta il sogno proibito di David. Sensuale e disponibile, la giovane donna misteriosa giunge nel momento in cui David avverte maggiormente il peso della vita, degli anni trascinati in un matrimonio verso cui non avverte più alcuno slancio. Marianna appare folle nei suoi comportamenti, ma di una follia lucida e perversa, che giunge al suo apice, in un finale travagliato e angoscioso.


Con quest'opera, Matheson sottolinea - laddove ce ne fosse ancora bisogno - che il fantastico e l'horror sono parte della nostra vita, che si nascondono in  pieghe remote, cui spesso si preferisce non pensare. La grande forza di questo affascinante romanzo è data proprio dall'approfondimento piscologico, raffinato e accurato. In una certa misura,si possono trovare punti di contatto con un altro splendido romanzo: Nel bosco di Aus di Chiara Palazzolo. Sebbene siano radicalmente diverse l'ambientazione, la tematica e il punto di vista narrativo, si riscontrano delle affinità proprio nel modo di leggere l'orrido nel quotidiano, nella vita di due protagonisti schiacciati dalle responsabilità. In entrambi i romanzi, il vero orrore è nascosto agli occhi dei più e trova la propria porta d'ingresso nel bisogno di cambiare una realtà familiare e personale che allontana il protagonista dal vero io.  


Matheson consegna a David, il suo personaggio, il compito di cambiare le carte in tavola, sia nel rapporto con la moglie che nel legame morboso con Marianna. David rappresenta la paura di invecchiare e nello stesso tempo, la consapevolezza che non può andare diversamente. Lo socntro con il soprannaturale lo cambia, lo fa maturare, ma sopratutto, combia il rapporto con la moglie. Ellen diventa davvero la sua compagna, e l'amore passionale ed immaturo che provava per lei lascia lo spazio a un sentimento più forte, più consapevole. Ed è ciò che scopre nel finale di questo volume: che l'amore non è più passione cieca e folle, non è più quel sentimento capriccioso che per ben due volte ha messo a rischio il legame con Ellen. E' cresciuto, è maturo.
Da quel giorno, il loro matrimonio aveva perso qualcosa: non sapeva cosa... una scintilla, forse. In altre parole, il loro matrimonio era molto più solido. Non c'erano più segreti; nessuno, almeno, di cui David fosse consapevole. Adesso parlavano, si comunicavano i loro problemi e davano voce alle loro differenze, alle loro opinioni. Il matrimonio sembrava sicuro. Se qualcosa era venuto a mancare, lui aveva dovuto accettarlo come qualcosa di sacrificabile. Perché non aveva alcuna intenzione di tornare a come stavano prima le cose. In mancanza di un'espressione migliore, la "scintilla" poteva essere scomparsa, ma al suo posto c'era una profondità di comprensione e di reciproco rispetto che prima era assente. E per come la vedeva lui, questo non poteva che essere un miglioramento.
Un libro intenso, ricco di sfumature, in cui l'oscurità dell'anima si fode con quella del soprannaturale. Magnifico ed evocativo lo sfondo scelto dall'Autore: le spiagge del New England, solitarie e immerse nella bruma invernale, fredda e soffocante. Il tutto delineato con uno stile rapido ed efficace: pochi aggettivi, frase brevi e concise, nessuna leziosità nei dialoghi. La scrittura pulita e lineare è posta a servizio di una storia particolare che inizia come un thriller e termina come un horror, intrisa di rimpianto e di angoscia, e che rimarrà a lungo nella memoria del lettori lasciando loro un retrogusto amaro.
L'AUTORE:
Nato ad Allendale, New Jersey, il 20 febbraio 1926, Richard Matheson è autore di romanzi e racconti che hanno forgiato il gusto e le caratteristiche del ‘fantastico’ contemporaneo influenzando profondamente altri linguaggi, dal cinema ai fumetti ai videogiochi. La sua opera, accanto alla maestria nel tratteggiare il soprannaturale e la suspense, è caratterizzata da un realismo rigoroso e da una paradossale ‘credibilità’, da un’attenzione commossa a quell’umanità marginale soggiogata da un potere, da un sistema, da una volontà che assume caratteri ‘mostruosi’. Matheson è stato definito da Ray Bradbury “uno degli scrittori piú importanti del XX secolo”, e questo elogio dell’autore di Fahrenheit 451 è giustificato dall’impatto dell’opera di Matheson sull’immaginario popolare: anche chi non lo ha mai sentito nominare ha sicuramente visto qualcuna delle sue creazioni. Oltre a racconti e romanzi gialli, di fantascienza, horror, fantasy e western, Matheson ha collaborato a lungo con il cinema e la televisione.

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