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Recensione: Ho Lasciato Entrare La Tempesta

Creato il 02 ottobre 2014 da Penny

Recensione: Ho Lasciato Entrare La TempestaHo Lasciato Entrare La Tempesta
di Hannah Kent

Prezzo Brossura: € 17,50
Prezzo E-Book:Disponibile a Breve
Editore: Piemme
Titolo Originale: Burial Rites
Pagine: 350
Genere: Romanzo Storico
Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnúsdóttir è accusata di molte cose. Perché nell'Islanda dell'Ottocento -
immersa nella nebbia come in mille superstizioni - lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle,  la sua intelligenza troppo vivace, è diversa da tutte. Diversa anche per l'uomo che si è scelta: Natan Ketilsson, un uomo più vicino ai diavoli dell'inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, il villaggio decide che la colpevole dell'efferato omicidio non può che essere lei, Agnes. La donna che lo amava. E mentre, ormai condannata, attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia alle uniche persone amiche che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e un giovane e inesperto confessore. E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei
pensieri, nei sogni, nelle storie che ha letto, e nell'amore per Natan. Le cose che appartengono soltanto a lei, e che nessuno potrà toglierle.
  


Recensione: Ho Lasciato Entrare La Tempesta
Agnes è tante cose a seconda di chi la guarda: è un'assassina, una strega che con le mani può irretirti, una vagabonda, una donna di cui approfittare. Nessuno sa che cosa nasconda nel cuore e nel profondo di quegli occhi azzurri così chiari e limpidi: dietro tutte le nomee, dietro i pregiudizi chi si nasconde? Chi è Agnes? Accusata di omicidio e condannata a morte viene mandata in una fattoria per trascorrere gli ultimi mesi della sua vita: tra quelle montagne lei ci è cresciuta, l'odore del fieno e della neve poi le riportano alla mente immagini di tempi felici, quando è cambiato il suo destino? Hannah Kent racconta di un'Islanda a noi poco nota e lo fa come una pittrice con un quadro: ne delinea i delicati contorni, abbozza i colori mutevoli del cielo e ritrae la vita dei contadini nelle loro fattorie con tale maestria che il lettore riesce a vedere nella sua mente immagini di quel mondo lontano. L'impresa in cui questa autrice si è buttata non è semplice:  Agnes Magnusdottir è stata l'ultima donna ad essere stata giustiziata in Islanda, accusata dell'omicidio di due uomini. La scelta dell'autrice è di portare di fronte al lettore una donna, una semplice donna a cui si deve dare il beneficio del dubbio: la sua storia deve essere ascoltata senza pregiudizi, senza idee falsate perchè quello che è arrivato sino a noi ora potrebbe non essere la verità. La ricostruzione  che l'autrice fa del contesto è precisa e veritiera ma quello che mi ha piacevolmente stupita è stato il ritratto di Agnes: la narrazione passa dalla terza persona alla prima persona in maniera fluida e ci permette di vedere la protagonista da due differenti punti permettendoci così di conscerla a tutto tondo. La sua storia non è una storia semplice: abbandonata dai genitori sin da piccola Agnes ha dovuto spesso mendicare la pietà degli altri, la sua vita era nelle mani del prossimo e del suo giudizio. Con il passare degli anni Agnes ha imparato a contare solo sulle forze ma i suoi occhi limpidi hanno sempre guardato al prossimo con un misto di fiducia e di curiosità. Un ritratto forte, un romanzo che lascia il lettore con il cuore colmo di compassione e di tristezza, un'ottima prova per un'autrice davvero talentuosa.
Durata totale della lettura: un giorno e mezzo
Bevanda consigliata: Tè al melone
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Recensione: Ho Lasciato Entrare La Tempesta“Una donna, una strega, un'assassina: chi è veramente Agnes?”


Recensione: Ho Lasciato Entrare La Tempesta




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