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Recensione: "HYDRA - IL SEGRETO DEGLI ABISSI" di Barbara Riboni.

Creato il 22 febbraio 2015 da Blog


Genere: Paranormal RomanceEditore: Cicogna
Pagine: 396
Prezzo: 14.50€Uscita: 21 Novembre 2014


SinossiVictoria Valsecchi è una ragazza milanese abituata al lusso estremo e alla vita sregolata. Orfana di madre, ignorata dal ricchissimo padre, ha sviluppato un carattere chiuso e indisponente, costruendosi una rigida corazza contro il resto del mondo.Ubriaca alla guida della sua auto, una notte ha un incidente in cui rischia la vita e una denuncia penale e così il padre, esposto politicamente all'estero, la obbliga a una vacanza forzata in un resort alle Maldive, minacciando di bloccarle i conti in caso di rifiuto.Non sarà facile per la ragazza, abituata alla vita frenetica di Milano, adeguarsi al silenzioso splendore dell'Oceano Indiano ma Victoria, contro la sua volontà, si scoprirà ben presto attratta dalle meraviglie naturali di quel paradiso terrestre e da uno strano uomo che scorge tra le onde.Al largo di quelle acque azzurre e trasparenti andrà incontro ad un destino inimmaginabile e pericoloso, conoscerà un popolo straordinario e avrà il compito di proteggerlo da una misteriosa minaccia, con l'aiuto degli otto Custodi di Hydra.Ricattata da una creatura divina e contesa da due uomini caparbi riuscirà a trovare l'amore dove non l'avrebbe mai cercato, ma dovrà spingersi nel segreto degli abissi più profondi per scoprirlo.
L'autriceBARBARA RIBONI è nata a Milano dove vive insieme al marito ed al loro cane Nebbia.
Ama cucinare per rilassarsi, adora gli animali ed il mare, ma la sua grande passione sono i libri fantasy di cui è un’accanita lettrice.
Conosciamo Barbara per i suoi apprezzatissima serie "PACTUM VAMPIRI", al momento così composta:1 - PACTUM VAMPIRI1,5 - Zelda, Ad Novam Vitam1,7 - Carlos, Inopinatum Munus2 - prossimamente...



Recensione di Valentina Gregori

Del romanzo “Hydra” affascina il contesto. Non solo per il riferimento alle Maldive e al tesoro naturalistico custodito in mare, ma soprattutto per l’ambiente fantastico in cui viene catapultata la protagonista: una comunità tribale inabissata che cela una razza ibrida, depositaria di conoscenze superiori e credenze dimenticate, dell’amore per la natura con cui vive in simbiosi, di particolarità fisiche che la rende diversa.Le lettrici apprezzeranno i Custodi: maschi affascinanti dotati di poteri che servono il benessere del popolo. Elevati al rango superiore, sono rispettati e ammirati. Ma l’autrice mostra anche l’altro lato della medaglia: cosa comportano il potere e la dedizione assoluta al proprio ruolo? Interessante la caratterizzazione sfaccettata dei Custodi, tale che ognuno mostra a modo suo il carisma. I miei preferiti sono Masa e Noah. Masa, Custode dell’Acqua, è passionale, scontroso e sicuro di sé, ma rivela sensibilità e vivacità. Noah, Custode della Vita, è un maschio alpha atipico: sensibile e generoso, che convive con l’enorme peso che implica il suo potere. Kios, Custode dell’Aria, e Beda, Custode del Fuoco, spiccano per pacatezza, cordialità, accoglienza.Altro personaggio curioso è Merea: emblema delle leggende e del passato, guida la società di Hydra come una divinità.La vicenda è narrata da Victoria, giovane dal temperamento ribelle, viziato, infantile. Una donna la cui vita è condizionata dall’assenza di affetto da parte del padre e dalla mancanza di una famiglia. Un’eroina particolare, dunque, che ha bisogno di serenità, equilibrio, stabilità interiori. Tutte cose che trova nel rapporto con Noah e, inconsciamente, nell’esistenza semplice della comunità di Hydra. Il suo percorso non sarà facile. Abituata alla frenesia e alla mondanità, essere scaricata su un’isola sperduta delle Maldive la rende nervosa. Immaginatevi quindi cosa significa per lei approdare a Hydra: un incubo, costretta ad uno stile di vita che lei ritiene selvaggio e arretrato. Il suo percorso interiore inizia con una profezia che le permetterà di scoprire, conoscere e infine apprezzare la società di Hydra, ma anche di legarsi a Noah. Ho gradito che la sensualità esplicita non scada nel volgare, sia contestualizzata e marginale nella narrazione.Lo stile si adatta al vissuto e all’indole della ragazza, permettendo di filtrare le esperienze attraverso le sue sensazioni.Tuttavia le descrizioni iniziali, l’azione e il finale, avrebbero potuto essere resi in modo più efficace.Consiglio “Hydra” a chi crede nel mito e vuole immergersi nella fantasia: Barbara Riboni vi invita ad esplorare un universo in cui si fondono originalità, creatività, leggende e tradizioni, con un tocco di sensualità e romanticismo.



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