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Recensione: "Il Diario di Isabel"

Creato il 25 gennaio 2013 da Ilary
Titolo: Il Diario di IsabelAutore: Isabel C. AlleyEditore: autopubblicatoPagine: 442Prezzo: 21,14 € cartaceo / 1,99 € ebook
SinossiUn ragazzo può vestire tante maschere, nel corso del tempo. Può mostrarsi come uno studente universitario, di cui poco conosci e di cui nulla vuoi approfondire. Può diventare un vicino di casa enigmatico, a tratti oscuro nelle attenzioni che rivolge all'improvviso nei tuoi confronti. Ma poi la maschera cade e il ragazzo si rivela essere uno spietato aguzzino, a cui poco importa del mondo se non del proprio personale divertimento. Quando lo vedevo tra i suoi amici, lontano anni luce dal mio interesse, non avrei mai potuto immaginare la verità su Andrea. L'ho compresa solo quando lui si è presentato davanti a me con il suo modo spietato, assetato del mio sangue e della mia ingenua passione. Mi sono lasciata sottomettere, nella speranza che il destino avesse pietà di me. Ma Andrea, quel demone vestito di perfezione, ha fatto della mia vita un giocattolo per il suo piacere. Ha compiuto atti imperdonabili e mi ha fatto aprire gli occhi su un mondo notturno di magia e orrore, di vampiri lussuriosi ed egoisti. Potevo abbandonarmi alla disperazione, ma ho scelto di reagire. Ora esigo vendetta. Voglio riscattare la mia libertà, voglio riprendermi il cuore e la vita che Andrea mi ha rubato, distrutto e gettato al vento. Questa è la storia di una cacciatrice. Questa è la storia di Isabel Cariani.
Recensione
"Il Diario di Isabel", romanzo che l'autrice ha deciso di autopubblicare, racconta un anno della vita della nostra protagonista, Isabel Cariani che da normale studentessa universitaria si trasforma in cacciatrice di vampiri. Il romanzo non si discosta molto dai tanti libri di genere urban fantasy/paranormal romance attualmente in circolazione. Leggendo questo libro è stato inevitabile per me, che di libri di questo genere ne ho letti tanti, trovare delle somiglianze con altre saghe o altri romanzi, ad esempio la saga dei Gardella o quella di Anita Blake, ed in effetti, è difficile al giorno d'oggi essere davvero originali scrivendo storie a tema "vampiresco". Come suggerisce il titolo stesso del libro, la storia viene narrata in prima persona, sotto forma di un diario dalla protagonista ed è attraverso i suoi racconti che scopriamo come la vita di questa ragazza ventiduenne sia cambiata dopo aver scoperto che i vampiri, di cui ama leggere nei libri, esistono davvero. Dimenticate Edward Cullen e i vampiri gentiluomini, quelli descritti da Isabel sono come i vampiri dovrebbero essere: creature sì affascinanti, ma spietate, ciniche, affamate di sangue, incapaci di provare amore e mosse soltanto dalla lussuria. Vampiri che finalmente fanno i vampiri, coerenti con la loro natura, senza sensi di colpa o diete "vegetariane", vampiri che temono i crocifissi e l'acqua santa, e vengono uccisi con paletto piantato nel cuore. Una scelta, quella in sostanza di ritornare all'archetipo del vampiro, che ho apprezzato molto. Sadico e senza scrupoli è Andrea, il primo vampiro, anzi mezzo-vampiro, in cui si imbatte Isabel, nonchè colui che innescherà la miccia e darà il via a tutta la vicenda. Andrea seduce e irretisce Isabel, sfruttandola e manipolandola a suo uso e consumo, per soddisfare la sua brama di sangue e di sesso. Isabel dal canto suo, dopo un'iniziale ritrosia dovuta al fatto di essere fidanzata, cede ben volentieri alle lusinghe del mezzo-vampiro, e inizia la sua discesa all'inferno. Da quando Isabel decide di concedersi ad Andrea infatti, mette praticamente la sua vita nelle mani del vampiro, incapace di sottrarsi al suo dominio, pur sapendo che quella che sta vivendo è una relazione insana che non porterà a nulla di buono. Ma ad un certo punto, un tragico evento che coinvolge una persona molto cara alla ragazza, fa sì che Andrea si allontani dalla città e, con il mezzo-vampiro lontano, finalmente Isabel apre gli occhi, si libera dalla malia di Andrea e decide che è giunto il momento per il vampiro di pagare per le sue malefatte.Isabel scopre che in città esiste la Vampire Hunters, una società di cacciatori di vampiri, dove deciderà di arruolarsi e iniziare l'addestramento per imparare a combattere e uccidere queste creature. E quando Isabel entra in contatto con la Vampire Hunters facciamo la conoscenza del secondo protagonista maschile del romanzo: il giovane, affascinante e misterioso Stephan Berget, che sarà il maestro di Isabel, nonchè suo partner durante le ronde e le cacce. Poteva mancare un risvolto romantico anche con Stephan? Ovviamente no, e infatti Isabel si innamora di Stephan, inizialmente non ricambiata. Questa ragazza sembra avere la calamita per le relazioni sbagliate! In realtà, anche Stephan è attratto da Isabel, ma non vuole iniziare una storia con la ragazza, a causa di un segreto che lo riguarda, un segreto che potrebbe mettere a repentaglio una ipotetica relazione. Dopo un po' di tira e molla, alla fine i due si mettono insieme, sempre però col segreto di Stephan che potrebbe abbattersi sulla felicità della coppia da un momento all'altro come una fatidica spada di Damocle. E infatti è proprio quello che succede. Sarà un altro vampiro, Lorenzo Ferranti, proprietario di un locale notturno per vampiri, nonchè membro di un importante consiglio vampirico, a far sì che la bomba esploda e Isabel scopra qual'è il terribile segreto di Stephan. E qui la già precaria relazione, si incrina inesorabilmente, portando Stephan a fare una scelta drastica... e far sì che il libro termini con un finale che si può tranquillamente definire aperto.Ora voi vi chiederete, ma che ne pensi di questo libro? Alla fine ti è piaciuto? La mia risposta è: abbastanza. Nel complesso è stata una lettura gradevole però non è riuscita a conquistarmi e a coinvolgermi in pieno. Al di là del fatto che la trama non è originalissima, ma comunque su questo si può sorvolare, è il modo in cui è stata condotta e lo stile con cui è stata scritta che non mi hanno convinta pienamente. Riguardo il come è stata sviluppata, la cosa che più mi ha lasciato perplessa è il fatto che la resa dei conti con Andrea sia un'ottantina di pagine prima della fine, al che mi sono chiesta ma che succederà dopo, se lo fa fuori adesso? E infatti tutta l'ultima parte del romanzo è dedicata alle vicissitudini sentimentali di Isabel e Stephan, con tanto di dettagliate scene "hot" che occupano un sacco di pagine, più che all'attività di cacciatrice di vampiri e, salvo l'incontro con Lorenzo, che almeno ha dato una scossa alla storia, succede ben poco. Avrei preferito che la resa dei conti fosse più verso la fine del libro, e che la storia tra Stephan e Isabel si sviluppasse non separatamente dalla caccia ad Andrea. Non se capite cosa intendo. :DPoi, per quanto riguarda lo stile di scrittura, diciamo che si nota che è il libro di un'esordiente, perchè ha tutte quelle caratteristiche che mi capita di riscontrare spesso nei libri di esordienti, e cioè il voler descrivere tutto minuziosamente; l'uso insistito e a volte superfluo degli aggettivi, utilizzati a volte anche in maniera errata; il ricorrere a metafore, paragoni o giri di parole arzigogolati, che rendono il tutto ridondante, appesantiscono la lettura e alla lunga stancano; e per finire, l'uso reiterato di sostantivi tipo "il ragazzo", "il collega", che probabilmente sono usati per non ripetere sempre il nome proprio del personaggio, ma alla fine risultano essi stessi ripetitivi e spesso fuori luogo all'interno della narrazione. Con questo non voglio dire che il romanzo sia scritto male, diciamo che lo stile è ancora acerbo e andrebbe limato e affinato. Poi comunque è anche questione di gusti, io preferisco una scrittura più lineare, semplice e immediata, magari a qualcuno invece può piacere questo stile un po' "barocco". Nessuna critica invece per quanto riguarda i personaggi, che sono veramente ben costruiti. A cominciare proprio dalla protagonista, che si comporta in tutto e per tutto come si comporterebbe davvero una ragazza di ventidue anni, con le sue perenni indecisioni, i suoi cambiamenti d'umore repentini, le infinite "paranoie" amorose, le sue contraddizioni, che la rendono un personaggio con cui è facile entrare in sintonia e affezionarsi.Così come non si può restare indifferenti al fascino da bel tenebroso di Stephan, il cacciatore con l'animo ombroso e tormentato, che sono certa farà breccia nel cuore delle lettrici. Anche se personalmente e paradossalmente, il personaggio che ho preferito non è uno di quelli principali, ma uno secondario, Lorenzo Ferranti, che ha la caratteristica fondamentale che deve avere, per me, un personaggio: il carisma, e ne ha più di tutti gli altri messi insieme. Intrigante ed enigmatico, nonchè incredibilmente sensuale, Lorenzo purtroppo compare solo per poche pagine, ma che pagine! A questo punto spero proprio che ritroveremo Lorenzo anche in un prossimo libro dedicato alle avventure di Isabel!Concludendo, pur con i suoi difetti, "Il Diario di Isabel" è una prova d'esordio tutto sommato buona, in cui l'autrice dimostra di avere del potenziale, forse ancora non sfruttato appieno ma con dei buoni presupposti, ed è una lettura che mi sento di consigliare a chi apprezza le storie a tema vampiresco, condite con un mix di avventura, romanticismo e sensualità.
Voto: ♥ ♥ ♥ ½
P.S. ringrazio l'autrice per avermi mandato una copia del suo romanzo!

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