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Recensione: L'estate dei fantasmi - Saundra Mitchell
Creato il 13 dicembre 2011 da Leo Sanguedinchiostro @sdinchiostroL’aria era calda eumida, come quella che proviene da un falò. Stesa sulla tomba di Cecily, avreidovuto essere completamente sudata e pronta per una limonata ghiacciata, inveceavevo freddo.Le mio orecchiepercepivano delle voci confuse. Non era esattamente una magia piacevole, eracome una tempesta in arrivo.
Trama:
A Ondine, in Louisiana, non succedemai niente. L'unico fatto degno di nota risale a molti anni prima, quandoscomparve misteriosamente Elijah Landry, un ragazzo del posto. C'è chi dice chesia affogato nel lago, chi sostiene che sia scappato. Iris e Collette, dueamiche inseparabili, si preparano a passare l'estate dei loro quattordici annifra noia e sogni di fuga dal monotono paese. Iris, trascinata al cimitero daCollette, cerca di rompere la noiosa routine improvvisandosi medium, e richiamal'attenzione di un fantasma. Da quel momento l'estate delle due amiche diventeràun vero incubo horror e il segreto di Elijah Landry, il ragazzo scomparso,verrà tragicamente svelato.
L’autrice:
Saundra Mitchell è nata nel 1973 a Indianapolis. E' da lungo tempo una sceneggiatrice e negli ultimi anni anche scrittrice di successo. Per la Random House's Delacorte Press ha pubblicato il suo romanzo d'esordio,L'estate dei fantasmi, mentre di recente è uscito per la Houghton Mifflin Harcourt ChildrenThe Vespertine, primo libro di una serie il cui secondo volume,The Springsweet, è previsto per il 2012.
Recensione:Vivere a Ondine, un paesino della Lousiana che ospita solo346 brave persone e 3 vecchi baucchi, è tutt’altro che emozionante. Non succedemai niente e le occasioni di divertimento per i più giovani scarseggiano. Peraffrontare un’estate che si preannuncia lunga e monotona non resta chericorrere alla fantasia. Così le due quattordicenni Iris e Colette siimprovvisano streghe. Riempiono le giornate inventando incantesimi da annotaresu un apposito quaderno e siedono sulle lapidi del cimitero giocando a evocarefantasmi. Ma quel che inizia come un gioco innocente si trasforma inqualcosa di più serio quando un fantasma risponde davvero alla chiamata. È Elijah Landry, un giovanescomparso misteriosamente a Ondine parecchi anni prima. Solo Iris riesce a percepirlo e a ricevere i suoi messaggima non fatica a convincere l’amica che sia tutto vero, poiché ben presto alleparole sussurrate e alle rapide visioni si aggiungono segni tangibili della suapresenza: frasi vergate sul libro degli incantesimi ma anche una pioggia disassi scatenatasi proprio nella stanzetta della provetta medium. Cosa vuole da lei il fantasma? Come poter porre fine aidispetti che si susseguono a ritmo sempre più serrato? Le due amiche si convinceranno della necessità di far lucesul mistero legato alla scomparsa di Elijah per trovare una risposta alle lorodomande. Da streghe si trasformeranno così in piccole investigatrici e, conl’aiuto dell’amico Ben, daranno inizio alle indagini. Le premesse a partire dalle quali si sviluppa la storia sonomolto promettenti. Sin dalle prime battute ci si predispone a un’avventura incui il giallo si tinge di sfumature paranormali. In realtà è proprio questo checi attende ne L’estate dei Fantasmi, tuttavia il modo in cui si sviluppa latrama e in cui vengono narrati gli avvenimenti fanno sì che il romanzo non siriveli all’altezza delle aspettative e, da un certo punto di vista, potrebbeessere davvero deludente. Pur essendoci stato proposto dalla casa editrice come uno young adult, per stile econtenuti, il libro sembra avere un target di riferimento compreso tra i diecie i dodici anni. Penso che difficilmente possa essere apprezzato in pieno da unpubblico più adulto e ormai svezzato dai libretti alla Piccoli Brividi. L’intreccio, sebbene intrigante, non brilla per originalità edè piuttosto lineare. I personaggi sono caratterizzati superficialmente - mancadel tutto una connotazione psicologica - i genitori si riducono a delle merecomparse e la comunità di Ondine, che suscita parecchia curiosità sindall’inizio, rimane sullo sfondo. Le due protagoniste, nonostante abbianoquattordici anni, parlano, agiscono e giocano come ragazzine più piccole. Lastessa componente soprannaturale si dispiega su un piano sostanzialmentegiocoso, così da poter far presa solo sul lettore piùgiovane. Il finale appare un po’ affrettato, semplicistico e nonsorprende tanto quanto vorrebbe. Una lettura di puro svago, piacevole, magari da spiaggia, ma nel complesso nulla dipiù.
Consigliato? Lo consiglio ai lettori più piccoli o a chi abbia voglia diimmergersi in una lettura godibile ma senza grandi pretese, magari da intervallare tra più romanzi pesanti.
Voto:★★+
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