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Recensione, Lo speccho delle Fate di Jenna Black

Creato il 18 aprile 2012 da Glinda
Uscito solo pochi giorni fa, ma già conosciuto sul blog per la lotta finalizzata a mantenere la cover originale, Lo specchio delle Fate di Jenna Black è il primo libro della serie Faeriewalker una trilogia urban fantasy che, sono sicura, saprà mettere d'accordo sia il popolo young adult che quello adult!
Recensione, Lo speccho delle Fate di Jenna Black Titolo: Lo specchio delle Fate  Data di uscita: 12 Aprile 2012 Editore: Newton Compton    Autrice: Jenna Black Numero pagine: 288 Prezzo: € 9, 90 Il mio voto: Recensione, Lo speccho delle Fate di Jenna Black
Dana Hathaway non lo sa ancora, ma sta per cacciarsi davvero nei guai. Quando sua madre si presenta al saggio di fine anno ubriaca, la ragazza capisce di averne abbastanza: è giunto il momento di prendere un volo che dagli Stati Uniti la porterà fino alla lontana Inghilterra. È diretta verso la mitica città di Avalon, l’unico posto sulla terra in cui il mondo umano e quello delle fate entrano in contatto e dove vive il suo misterioso padre. Ad Avalon però, il viaggio comincia ad andare storto e Dana si trova invischiata in un gioco molto pericoloso: qualcuno sta cercando senza dubbio di farle del male. Ma soprattutto, sembra che tutti vogliano qualcosa da lei: sua zia Grace, Ethan, un affascinante ragazzo dotato di straordinari poteri, e Kimber, sua sorella. Ma cosa, esattamente? Persino suo padre pare intenzionato a tenerla all’oscuro di tutto quello che le sta accadendo… Intrappolata tra due mondi, coinvolta in oscure trame di potere, la ragazza non sa più di chi può fidarsi, ma ha capito bene che la sua vita non potrà più tornare quella di una volta. 
La mia recensione  Lo specchio delle Fate è uno di quel libri che si divorano in un sol boccone e che travolgono in una giostra di sorrisi, sospiri e divertimento.Diretto, malizioso e deliziosamente ben strutturato, il primo romanzo della serie Faeriewalker crea uno stato di dipendenza da cui è difficile liberarsi, anche quando le pagine da leggere volgono irrimediabilmente al termine. Chi è assetato di eroine dotate di senso dell'umorismo, carisma e forza d'animo troveranno pane per i propri denti con Dana Hataway, protagonista e voce narrante di questo libro e dei seguiti. E chi cerca un universo in cui i Fae siano, per una volta, ben caratterizzati e non ridicoli, sarà sicuramente soddisfatto dall'esorido di Jenna Black, che non si è risparmiata in originalità pur mantenendo intatti alcuni importanti elementi della mitologia Fae. Dana Hataway è una sedicenne molto matura, suo malgrado. L'alcolismo acuto della madre ha infatti ribaltato i ruoli in famiglia, facendo di Dana il componente più responsabile e lucido del suo ristretto nucleo familiare. Tra una bolletta da pagare e una crisi da gestire, Dana non dimentica di essere comunque un'adolescente con gli ormoni in subbuglio e una voglia matta di essere libera. Ecco perché, dopo l'ennesima umiliazione pubblica a cui la madre la sottopone, Dana decide di fare i bagagli e scappare di casa per incontrare il padre mai conosciuto e vivere finalmente un'esistenza normale, o quasi. L'autrice mette infatti subito in chiaro che in Dana non c'è davvero nulla di normale: lei è un incrocio tra un Fae e un' umana e suo padre vive ad Avalon, in Inglhilterra; una sorta di terra di mezzo tra il mondo degli uomini e quello delle "fate". Darvi troppi dettagli sulla Avalon di Jenna Black significherebbe rovinare una bella sorpresa, perciò vi basti sapere che è l'unico posto in cui Fae e umani possono convivere pacificamente e che divide la terra degli uomini, a cui i Fae non possono accedere, da Fairyland, luogo che i comuni mortali non riescono nemmeno a vedere Ciò che Dana crede di trovare ad Avalon è un padre desideroso di incontrarla e recuperare il tempo perduto, ma ciò che realmente l'aspetta è una serie di grossi e pericolosi problemi.
La brillante e impertinete protagonista, molto ben caratterizzata dall'autrice che mi è rimasta stranamente simpatica, verrà infatti intrappolata in una catena di rapimenti e salvataggi che le faranno girare la testa. A quanto pare infatti i Fae sono delle creature tanto magiche quanto veniali, con uno strano pallino per la politica e Dana si trova propio al centro di un gioco di potere a lei incomprensibile. Prima chiusa in una segreta da qualcuno che porta il suo stesso cognome, poi portata in una grotta da due Fae che si professano suoi amici, Dana avrà più di un problemino nel riuscire a capire di chi può davvero fidarsi. E, mentre il pensiero di aver scelto il momento sbagliato per mollare tutto e scappare nel luogo fatato meno fiabesco del mondo, dovrà vedersela con attacchi di mostri mitologici, con l'irresistibile appeal dei Fae di sesso maschile e con le rivelazioni sulla sua vera natura. Dana è infatti una Faeriewalker, ovvero una creatura che può vivere sia nel mondo dei Fae che in quello degli umani, portando la tecnologia in uno e la magia nell'altro, motivo per cui sono davvero in molti a volerla sfruttare come una vera e propria pedina.  Nel giro di pochi giorni Dana dovrà decidere se fidarsi di una zia inquietante, di un padre apparentemente amorevole o di un sexy-fae che continua a confonderla giocando non proprio lealmente. Tra liti familiari, cotte passionali, nuove amicizie che fanno sorridere, Cavalieri pronti a proteggerla e mostri pronti a ucciderla, il divertimento è assicurato fino all'ultima pagina. Il mondo dei Fae creato dalla Black è decisamente affascinante e ben costruito, pieno di intrighi e segreti, magia e particolari che conquistano senza via di scampo. Da amante dei romanzi sulle "Fate", posso dire di essere stata totalmente rapita dall'originalità e dalla fantasia con cui la Black ha deciso di affrontare l'argomento. Se nella serie di Wings si sente infatti la mancanza di verve e credibilità nel modo in cui i Fae e il loro mondo vengono descritti, ne Lo specchio delle fate si rimane affascinati da quanto plausibile e magnetico sia l'universo delle creature Fatate. Lo stile speziato e pungente dell'autrice si riflette nei personaggi a cui ha dato voce, che si dimostrano sfaccettati e sagaci, oltre che molto accattivanti. Spesso mi sono trovata a sorridere per la presenza di personaggi secondari brillantemente caratterizzati, come Finn e le sue battutine o Kimber e il suo latte corretto. Dana è una protagonista carismatica e divertente, capace sia di lottare con astuzia contro i problemi che le si fiondano addosso, sia di stupire con ironia e prontezza di spirito. Pur essendo travolta da una serie di sfortunatissimi eventi, la sua lucididità mentale riesce spesso ad avere la meglio, anche quando nei paraggi ci sono degli irresistibili "Bocconcini Fae" pronti a sedurla, o quasi. Infatti, quando a tentare di sedurla è Ethan, talentuoso e intrigante Fae dai bellissimi occhi blu, i fuochi d'artificio, le scintille, i sospiri e i caffé rovesciati in faccia sono assicurati! Non vedo l'ora di leggere il secondo romanzo, che spero non tardi ad arrivare in Italia, e di avere un'altra dose della magia della Black.
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