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Recensione Oltre i limiti di Katie McGarry.

Creato il 26 gennaio 2014 da Valentina Seminara @imatimehunter

Come promesso, eccola qui! *applauso* La curiosità di scoprire questo romanzo pagina per pagina era forte, da tanto di quel tempo che mi assillava con irregolarità quasi ossessiva. Ma adesso che l'ho finito... vorrei che fosse durato di più, vorrei avere accanto Noah ed Echo e abbracciarli fino a svenire. Con Oltre i limiti, la McGarry spezza davvero tutte le regole, e racconta una storia avvincente di due giovani che lottano per la loro identità, il loro presente e futuro. E per il loro amore. E basta, leggetelo leggetelo leggetelo leggetelo leggetelo leggetelo!

Recensione Oltre i limiti di Katie McGarry.

Oltre i limiti ( Pushing the Limits)
Katie McGarry
DeAgostini
432 pagine
16 Gennaio 2014
12,90€
Acquista qui: Cartaceo e ebook

Trama: Nessuno sa cosa sia successo a Echo Emerson, la ragazza più popolare della scuola, la notte in cui le sue braccia si sono ricoperte di cicatrici. Nemmeno lei ricorda niente e vuole solo ritornare alla normalità, ignorando i pettegolezzi e le occhiate sospettose dei suoi ex-amici. Ma quando Noah Hutchins - il "bad boy" del quartiere - irrompe nella sua vita con la sua giacca di pelle, i suoi modi da duro e la sua inspiegabile tenerezza, il mondo di Echo cambia. All'apparenza i due non hanno nulla in comune, e i segreti che custodiscono rendono complicato il loro rapporto. Eppure, a dispetto di tutto, non riescono a fare a meno l'uno dell'altra. Dove li porterà l'attrazione che li consuma e cos'è disposta a rischiare Echo per l'unico ragazzo che potrebbe insegnarle di nuovo ad amare?
Un romanzo intenso, intriso di passione e dolcezza. Una corsa a ostacoli travolgente, con due protagonisti indimenticabili.

Recensione Oltre i limiti di Katie McGarry.


Vabbè, mi sono innamorata perdutamente di questo libro. E' esattamente ciò che cerco quando mi finisce sotto gli occhi una trama con personaggi problematici, contesto doloroso e un mondo di persone che non comprendono e sanno solo guardare dall'alto. Oltre i limiti ha risvegliato la mia empatia, contorcendomi lo stomaco e facendomi battere forte il cuore -e poi, ammettiamolo, è tutta colpa di Noah. E che colpa! Lo incolperei 24 ore su 24 se questo servisse a passare la giornata con lui... ecco, sto degenerando. Se continuo questa diventerà una recensione su Noah Hutchins! E noi non lo vogliamo, vero?
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Recensione Oltre i limiti di Katie McGarry.

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Dunque. Ciò che facilmente si apprezza da subito della storia è l'umorismo tetro di Echo Emerson, che di nome e di fatto rappresenta l'eco distorto di quella che era prima, popolare e ammirata da tutti. Pur essendo un'ottima studentessa -e con ottima studentessa intendo che i suoi voti, a sentir dire, fanno così paura da essere al di sopra della media nazionale-, passa il tempo che la separa dal diventare maggiorenne saltando da un assistente sociale all'altro, uno più inutile e dannoso del precedente. Finché non si affida a Mrs Collins, psicologa della scuola, che pare la accompagnerà fino alla "meta stabilita". Per Echo non potrebbe andare peggio: ad ogni nuovo volto che tenta di aiutarla, fa aumentare la coda di quelli che non erano riusciti nel loro intento. Echo vuole solo tornare alla normalità, ma allo stesso tempo se ne tiene alla larga, perché i sussurri e le congetture dei suoi coetanei sono l'ultima cosa con cui vuole avere a che fare. Le sue amiche, Lia, Natalie e Grace, la scortano ovunque, come uno scudo umano, e lei le lascia fare, quasi in uno stato di apatia, divisa tra ciò che vorrebbe e ciò che permette accada. Ma, a dispetto di tutto, Echo non è debole. Cerca di sopravvivere, si rifugia dietro i suoi muri, concede la sua presenza pur desiderando di essere altrove, e tutto per rendere la sua vita piatta e invisibile, impedendo a qualsiasi sua possibile azione di attirare l'attenzione. La morte del fratello Aires, cui era legatissima nonostante la differenza d'età -tre anni più grande di lei- e le condizioni della madre, rappresentano un tarlo persistente dentro di lei, che le impedisce di lasciarsi il dolore alle spalle e andare avanti. Sistemare l'auto del fratello morto nei Marine sembra una soluzione, per lenire ciò che di rotto ormai c'è in lei. O magari parlare con la madre in carcere, della notte in cui tutto è cambiato e inspiegabili cicatrici le hanno deturpato le braccia. Momenti di cui non ricorda nulla. Perché quelle cicatrici non sono solo lì, in bella vista, ma anche nel suo cuore di artista, simile a quello della madre, con la quale condivideva l'amore per l'arte -insieme al timore, piano piano, di diventare come la donna che l'ha cresciuta in preda alla pazzia.
Questo è ciò che i suoi pensieri raccontano, ma nei suoi occhi c'è solo indifferenza, troppo occupata a tenere in bilico il mondo ed eccellere a scuola, seguendo il volere del padre e dell'insopportabile matrigna. E dopo il primo incontro con Mrs Collins Echo s'imbatte in Noah, la cui fama di drogato e portatore di guai anticipa qualsiasi sua parola. Noah è un ragazzo esasperante, arrogante, gli piace giocare con le ragazze e usa questa studiata superficialità per nascondere i suoi segreti e i suoi sentimenti, aiutato da un'armatura d'acciaio ed espressioni neutrali. Fa la parte del classico sciupa femmine/bad boy/problematico col sorriso da mascalzone, ma la sua apparenza stereotipata nasconde un personaggio incredibilmente complesso, pieno di rabbia e dolore repressi, a volte tenero e protettivo. E' questo ciò che lo accomuna a Echo, e che li rende così compatibili.

La storia si dirama tra i corridoi di scuola, amici un po' insistenti e un po' comprensivi, lezioni di ripetizione, sedute con Mrs Collins e piccole abitudini rivelatrici. Agli occhi di tutti la loro è un'esistenza separata, tanto che nessuno prenderebbe in considerazione l'idea di vederli insieme. E dare ripetizioni ad uno come lui è l'ultima cosa che Echo vorrebbe fare, ma è quello che le garantirà il denaro per riparare la macchina di suo fratello, e tanto basta. Noah, dal suo canto, si divertirà a provocarla solo per un po', finché non capirà che la ragazza perfetta e intoccabile che tutti dicevano che fosse condivide con lui i suoi stessi desideri. Normalità. Un presente in cui i tuoi genitori non sono morti e i tuoi fratelli rischiano di esserti strappati via. E dove la gente non ti guarda provando pietà, ma comprensione. Qualcosa che, però, in fondo sanno non riavranno mai. Questa sarà la chiave per avvicinarsi l'un l'altra, e qualcosa sembra finalmente cambiare.
Oltre i limiti esercita su di me il fascino di un ragazzo misterioso, pericoloso e ammaliante -esercita lo stesso fascino che Noah ha su di me. Potrei elencare tutti i pregi di questo libro per il resto della mia vita! Niente flash fall in love, niente attrazione fatale e irresistibile, solo i più ovvi e ben accetti apprezzamenti adolescenziali che diventano qualcosa di più. Echo e Noah sono due bolle caotiche di dolore, paura, sogni, consapevolezze, bisogni, parole, pensieri che si scontrano e si accettano l'un l'altra, sotto lo sguardo perplesso del resto del mondo. Di amiche che vogliono solo che lei torni alla normalità, così da poterla riaccettare ufficialmente nel gruppo di quelli che contano, come se fosse tutta una questione di reputazione e facciata - mentre lei è spezzata, rassegnata, bisognosa di ricordare quello che le è successo per andare avanti. O di adulti che ti etichettano ad un tuo solo gesto, fraintendendo le tue azioni, imprigionandoti in un sistema che non comprende, con sbarre fatte d'ingiustizia. A scuola, le cerchie a cui appartengono siedono ai poli opposti della mensa, un contrasto che si estende ai due e al modo totalmente differente di essere ed affrontare i problemi. Paradossalmente al solito, gli invisibili a scuola sono quelli come Noah, mentre Echo e le sue amiche appartengono ad un'altra categoria -uno scambio di ruoli, finalmente: niente protagonista lamentosa per la sua invisibilità che si trova nei bassifondi della "catena alimentare", circondata da ragazzi fighi e famosi. Cosa potevo chiedere di meglio? La McGarry sfida le regole, va oltre i limiti e vince la partita! *coro da stadio*

[...]-Noah Echo prese i libri e percorse la lunga corsia fra i banchi fino a me. L'universo aveva uno strano senso dell'umorismo. Nel quadrimestre precedente, a stento ci guardavamo in faccia. Ora eravamo spinti a stare insieme praticamente sempre. Picchiettai la matita sul banco, continuando a parlare in spagnolo. "Adesso siamo pari. Tu conosci un po' del mio passato incasinato, e io so qualcosa di te. Non devi più evitarmi." *non è la dolcezza assoluta?!*

Echo da l'impressione di una che si è arresa, che vuole tirarsi indietro, ma più imparavo a conoscerla e più capivo - sentivo- che non era davvero così. Nonostante le sue reazioni, la voglia di vivere è , da qualche parte, sepolta in lei sotto cumuli di oscurità e dolore, sotto il terrore di impazzire come sua madre, il desiderio di compiacere il padre e scalzare il posto d'onore rubatole dalla matrigna, tutto insieme al senso di colpa per quelle cose che ha lasciato indietro. Potevo avvertirla anche se Echo nemmeno la vedeva. Per quanto riguarda Noah... il suo unico desiderio è riavere indietro i pezzi della sua famiglia rimasti dopo la morte dei genitori. I suoi fratellini più piccoli, Jacob e Tyler, sono il solo motivo per cui le regole del sistema che tanto odia diventano importanti da seguire, e il modo in cui descrive il loro legame, in cui li guarda o parla loro, mi ha commosso talmente da farmi piangere senza che me ne rendessi conto. La sua sensibilità fa a pugni con il ricorrere alle droghe, sfuggendo alla realtà e creando un'illusione di normalità. Credo sia questa contrapposizione -il ragazzo buono e protettivo e quello incurante del mondo, al di sopra delle regole e delle complicazioni-, a rendere Noah quel tipo di caso disperato, di disastro, che mi attrae come una falena con la luce.

E poi ci sono troppe emozioni, troppi temi su cui riflettere, ed è tutto così perfetto e ben descrittoche leggendo, spesso mi sentivo sopraffatta, in prenda all'euforia o al dolore. In questo libro non c'è solo un noi, o un io e te. C'è Echo, e poi c'è Noah. Ci sono i problemi dell'una e dell'altro, e poi ci sono loro insieme; è questo che li rende così complessi e speciali: il fatto che i loro personaggi siano sviluppati separatamente, e che inoltre interagiscano fra loro. E dura per tutto il libro, non c'è nulla di improvviso! Solo una graduale e inaspettata affiatamento ossessione che si è fregata il mio cervello fin dalle prime pagine, mi ha fatto impazzire dopo metà libro mandandomi letteralmente al manicomio fino alla fine. Dico sul serio, ero fuori di testa!

Non è il classico rifiuto di sentimenti, avete presente? No, è più che altro ciò che questo -la loro folle fissazione reciproca- potrebbe comportare nelle loro vite, nei loro progetti e obiettivi, il timore di distruggere ciò quel che stanno tentando di ricostruire. E non è solo Echo a temere un cuore spezzato, poiché la sensibilità malcelata di Noah rende ovvi i suoi pensieri: questa è un'altra delle milioni di cose che ho amato in Oltre i limiti.

"Fuck me and the rest of the world, I was in love." -Noah *ho voluto lasciarla in inglese, rende di più*

Per rendere giustizia a questo libro, dovrei scrivere una recensione che impieghereste ore a leggere, se mai qualcuno fosse così coraggioso. Dovrei parlarvi in maniera molto più approfondita di quanto abbia odiato le "amiche" e Luke, lo pseudo ragazzo di Echo, per la loro assurda sfacciataggine da popolari del liceo nel dirle cosa fare, con chi stare o uscire o andare al ballo. Dovrei decisamente confidarvi l'odio e l'indignazione provata verso suo padre e la sua matrigna, così stupidi e consapevolmente ciechi da farmi venire voglia di schiaffeggiarli tanto quanto il gruppo di Echo -anche si, lo ammetto, per alcuni dettagli avevano le loro ragioni, ma ciò non toglie che io abbi più volte provato il desiderio di farli scomparire. Dovrei probabilmente accennare alla molteplicità di emozioni che mi hanno investita ad ogni, singola parola usato per scrivere questo libro, alla mia totale incapacità di allontanarmi senza prima aver letto un capitolo, e poi un altro e un altro ancora, come se ne fossi dipendente. Dovrei sicuramente sottolineare mille volte quanto io abbia amato Echo e Noah insieme, un autentico disastro che si trasforma in un amore folle e meraviglioso, così spaventoso e inaccettabile per chi, accanto a loro, assiste e osserva, da essere perfetto. Sono indimenticabili, si sono impressi sulla mia pelle come se fossero sempre stati li, a tormentarmi e farsi amare incondizionatamente da me. Ma non credo comunque di essere in grado di spiegare quanto questo romanzo mi abbia scosso completamente. Perciò mi limito a darvi quei tipi di ultimatum che sarebbe davvero un bene seguire alla lettera -per voi: leggetelo. Non esiste un altro romance come questo.


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