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Recensione: "Perdonami, Leonard Peacock" di Matthew Quick

Creato il 18 marzo 2014 da Saraguadalupi
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Titolo: "Perdonami, Leonard Peacock"
Autore: Matthew Quick
Editore: Salani
Pagine: 288
Prezzo: 14,90€ (cartaceo) - 9,99€ (ebook)
SINOSSI   Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, Leonard Peacock ha deciso: uscirà di casa con una pistola nello zaino e la userà contro il suo ex migliore amico. E poi contro se stesso. Prima di andarsene, vuole dire addio alle persone più importanti della sua vita: Walt, il suo vicino di casa fissato con i film di Bogart; Baback, il compagno di classe che suona splendidamente il violino; Lauren, la ragazza di cui è innamorato; e Herr Silverman, che insegna Storia dell’Olocausto, l’unico professore di cui si fidi. Parlando con loro, Leonard, quasi senza volerlo, semina indizi di un suo terribile segreto, mentre il tempo che lo separa dal gesto fatale si assottiglia. Dall’autore bestseller del Lato Positivo, una storia che affronta con realismo toccante la fragilità e la dolcezza di un’età in cui tutto è possibile. Un romanzo che parla con passione e leggerezza della solitudine di essere giovani, della difficoltà di crescere e di accettarsi. Ma anche un inno di speranza: c’è sempre qualcosa per cui vale la pena di combattere, di non mollare, una scialuppa di salvataggio nel mare burrascoso dell’adolescenza.
Image and video hosting by TinyPic  Libro comprato in occasione del flash mob letterario del primo marzo, "Perdonami, Leonard Peacock" è il nuovo romanzo scritto da Matthew Quick, autore de "Il lato positivo" (qui la mia recensione) da qui è stato tratto un film con la magnifica Jennifer Lawrence. Questo è stato uno di quei libri comprati d'impulso, senza neanche leggere la trama - o meglio, leggendola quando ormai avevo già deciso che sarebbe stato mio! - Non so dirvi esattamente cosa mi abbia colpito così tanto: se la copertina, decisamente cupa, il titolo ambiguo o semplicemente la voglia di leggere qualcosa di nuovo scritto da questo autore..non lo so, davvero. So solo che, una volta iniziato, non ho più smesso di leggere fino alla fine.
"Quando il cervello dice una cosa, e la vita un'altra, è sempre il primo che ha torto."
Il suddetto Leonard Peacock è un ragazzo che, in occasione del suo diciottesimo compleanno, decide di uccidere quello che una volta era il suo migliore amico e poi di uccidersi lui stesso. Strano vero? Di solito, alla vigilia dei diciotto anni, si pensa ad organizzare feste grandiose con amici e parenti, con liste di regali interminabili e una quantità industriale di schifezze dolci e salate da mangiare..eppure, Leonard, a tutto ciò neanche ci pensa e la mattina del suo compleanno, prende la pistola nazista del nonno e, dopo averla incartata in una carta rosa, la infila nello zaino, pronto per compiere il suo destino: la P38 del nonno però, non è l'unica cosa che il giovane si porta dietro. Ha preparato dei regali. Regali incartati in carta rosa. Uno per ogni persona che nella sua vita ha significato qualcosa, partendo dal vicino di casa, appassionato di Boogart, fino ad arrivare al suo insegnante che, chissà perchè, tiene sempre le maniche della camicia abbassate. Nessun regalo per sua madre, troppo occupata a far la bella vita, per accorgersi del tormento che aleggia nell'anima di suo figlio, né tantomeno per suo padre, sparito in chissà quale parte del globo terrestre, lontano da quella che una volta era la sua famiglia.
L'intero libro si svolge in un giorno, mentre, di capitolo in capitolo, Leonard cammina verso il suo tragico epilogo. Incontra persone, rivive ricordi più e meno piacevoli, più e meno tristi, ma ugualmente importanti e determinanti nella sua decisione. Di tanto in tanto lascia qualche indizio qua e là, quasi nella speranza che qualcuno si accorga di quella che sta per fare: come se non ne fosse del tutto convinto e speri che qualcuno gli dia un buon motivo per fermarsi..eppure, non ci dice perchè. Fino a poche pagine dalla fine, il lettore è del tutto ignaro del motivo che spinge il protagonista a prendere questa decisione: e quando lo scopre, è come un pugno nello stomaco.
Il tema di fondo è importante, determinante ed estremamente attuale. Così come Leonard, che potrebbe tranquillamente essere uno di noi, un nostro compagno di scuola, un vicino di casa, uno sconosciuto con il quale si sono scambiate due parole alla fermata dell'autobus..Leonard è un po' tutti noi. 
"-La mia vita migliorerà? Lo pensa davvero?
-E' possibile, se sei disposto a lavorarci.
-In che senso?
-A non lasciare che il mondo ti distrugga. E' una battaglia quotidiana."
Lo stile di Matthew Quick non è cambiato in quest'ultimo romanzo, rimane l'immediatezza dei concetti e dei dialoghi, in un turbinio di indizi e di cose non-dette che portano il lettore a continuare la lettura in modo quasi frenetico, proprio come il turbinio di pensieri che affollano la mente di Leonard nel suo cammino. Mi è piaciuta molto l'idea di lasciare delle note a piè pagina, che non sono spiegazioni di termini come spesso accade, ma che sono semplicemente ulteriori spiegazioni e postille fatte dal giovane protagonista, per permetterci di seguire ancora meglio la sua storia. In alternanza ai capitoli, di tanto in tanto troviamo delle lettere, lettere dal futuro, lettere felici..come un alterego di Leonard, in un futuro lontano mille miglia dai suoi pensieri.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro ma, ciò che vi ho trovato mi è piaciuto molto sotto tutti i punti di vista ma, soprattutto per il messaggio di fondo che ci riporta all'idea di una favola, nella quale il cavaliere combatte per raggiungere la sua principessa e la sua felicità. Come un'allegoria di vita quotidiana: combattere per raggiungere la felicità e il futuro, senza lasciarsi abbattere dal drago cattivo.
"Per tutto il tempo fingo di avere il dono della telepatia. E con la mente soltanto dico al bersaglio: - Non farlo. Non andare a quel lavoro che odi. Oggi fai qualcosa che ami. Fai un giro sulle montagne russe. Nuota nudo nell'oceano. Vai all'aeroporto e prendi il primo volo  per una destinazione qualsiasi solo per il gusto di farlo. [..] Guarda un film straniero. Dai da mangiare agli scoiattoli. Fa qualcosa! Qualsiasi cosa! Perchè una rivoluzione si comincia un passo alla volta, a ogni respiro che fai. Solo, non tornare in quel posto squallido e triste dove vai ogni giorno. Mostrami che è possibile essere un adulto ed essere anche felice."

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