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Recensione Questione di Tempo (6.5) Non originale, ma molto profondo

Creato il 12 novembre 2013 da Frenckcinema @FrenckCinema

questione di tempoCosa c'è di più bello che il riuscire a tornare indietro nel tempo in modo da cambiare alcuni eventi della tua vita, quelli più stupidi o quelli più tristi, e magari ricostruire il tuo presente a piacimento?

Beh questo è il tema di Questione di Tempo, il nuovo film diretto dal maestro delle storie d'amore al cinema, Richard Curtis, ed interpretato da Rachel McAdams e Domhnall Gleeson.

A prima vista può sembrare il classico strappacoccole per coppie innamorate, ma Questione di Tempo scava molto più nel profondo regalando una visione più ampia della vita di un uomo normale con un potere così immenso.

Richard Curtis torna al cinema per l'ultima volta nella sua gloriosa carriera con un film che gode di poca originalità vero, vedi Butterfly Effect per capire, ma che riesce comunque a toccare le giuste corde dell'animo umano come solo lui sa fare e sempre con quel pizzico di ironia british che tanto bene ha fatto per esempio ad un attore come Hugh Grant in passato.

La sua regia è impeccabile con inquadrature, scelte musicali e guida del cast davvero da maestro, la sceneggiatura gode di una buona scorrevolezza almeno fino alla parte centrale quando inizia a dare segni di cedimento per via di un groviglio di informazioni fin troppo confusionarie, successivamente verso il finale regala anche momenti di commozione gratuita, un vero clichè targato Curtis senza dubbio.

Questione di Tempo è soprattutto un film che racconta uno spaccato di vita che prescinde dai poteri, Curtis riesce ad inserire all'interno della sua storia il rapporto idilliaco tra padre e figlio, la difficoltà di trovare una propria collocazione nella comunità da parte di un ragazzo fin troppo insicuro ed una storia d'amore infinità che supera ogni problema "anche grazie ai poteri del protagonista", ma soprattuto grazie al vero motore di un rapporto di coppia, l'amore stesso!

questione di tempoCon la scelta del cast Curtis sembra aver fatto un piccolo passo falso, se Rachel McAdams è oramai un'attrice che va a nozze con certi ruoli, il giovane protagonista interpretato da Domhnall Gleeson, nonostante il talento, è sembrato un pesce fuor d'acqua che più volte, un pò per poco spessore scenico, un pò per poca esperienza, non ha tenuto il passo della collega, molto più navigata e talentuosa.

Bill Nighy è un attore dalle grandissime doti artistiche , ma il personaggio che Curtis gli sceglie sembra solo per certi aspetti fatto apposta per il suo talento, ci ha abituati come un temibile villain in film come I Pirati dei Caraibi o Underworld e quindi risulta difficile inquadrare per lui un ruolo come padre affettuoso che gioca, saltella e scherza come un ragazzino, insomma da rivedere il suo ruolo.

La colonna sonora di Questione di Tempo è bellissima, emozionante ed in certe occasioni anche utilizzata furbescamente per strappare via qualche lacrima, anche in questo il regista Curtis è maestro, difficile infatti non immedesimarsi in certe situazioni grazie all'ascolto di melodie dal forte impatto emotivo.

In conclusione posso affermare che Questione di Tempo anche se manca di originalità riesce a centrare il bersaglio grosso, ovvero regalare al pubblico un film che sappia intrattenere, non stancare e soprattutto emozionare, il cast non è di certo il punto forte del film, la McAdams a parte, la colonna sonora è semplicemente lo strumento del successo.

Vale effettivamente vedere questo film anche per capire i piccoli attimi importanti della vita di un uomo a prescindere dai poteri raccontati nel film stesso, non c'è bisogno di tornare indietro nel tempo quando si può vivere ogni singolo momento come fosse l'ultimo...

di Frenck Coppola


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