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Recensione: "The Atticus Institute"

Creato il 19 febbraio 2016 da Giuseppe Armellini
Recensione: Il primo horror dell'anno.
Anche se ormai in tanti si è formata l'idea che questo sia il genere più visto qua dentro...
Magari fosse così, rispondo io.
Un mock molto onesto, a tratti inquietante e con almeno due mezze idee molto originali.
Se siete appassionati di poteri paranormali è anche un documentario sull'argomento di sicuro molto più interessante e ben fatto di una puntata di Mistero
Qualcuno di voi riesce ancora a vedere volentieri film sulle possessioni demoniache?
Qualcuno di voi riesce ancora a vedere volentieri mockumentary?
Figuriamoci un mockumentary sulle possessioni demoniache allora, vade retro Satana! (appunto)
Ecco, però sto The Atticus Institute se non il migliore è sicuramente tra le meglio cose che i due sottogeneri, e specialmente l'unione di essi, ha mai tirato fuori sti anni.
Intendiamoci, è tra i migliori principalmente perchè ha una concorrenza scarsissima eh, come dire che il Birkirkara è la più grande squadra del campionato di Malta.
Però di meriti oggettivi ne ha, eccome.
Il primo è di essere un film onesto, molto molto ben curato e scritto.
Il secondo è di affrontare il tema della possessione da una via poco battuta, o comunque con un iter poco utilizzato.
Recensione:
Siamo in un istituto scientifico che studia e segue tutte le persone dotate di poteri paranormali.
O, per essere più precisi, segue, studia e mette alla prova tutte le persone che affermano di averne.
Insomma, una specie di Cicap no? Anche se mentre nel Cicap ci sono una massa di persone che vogliono dimostrare che i poteri paranormali non esistono (e io, anche se mi stanno sulle palle i cicapiani, sto con loro), qua, nell'Istituto Atticus, ci sono un gruppo di studiosi che cerca disperatamente di riuscire a dimostrare e scoprire tali poteri.
Insomma, intenti opposti per metodi simili.
Telecinesi, pirocinesi, telepatia, chiaroveggenza, ogni potere ha le sue prove scientifiche da superare. E qua il film è molto interessante, talmente verosimile (se non addirittura documentato, come nel caso di Nina Kulagina) che almeno per mezz'ora siamo quasi davanti ad un vero documentario travestito da falso.
Poi arriva lei. E saranno cazzi. Gli altri avevano poterini piccolini oppure erano truffatori degni di Wanna Marchi. Lei invece ha qualcosa di mai visto prima, qualcosa di potente. E pericoloso...
Recensione:
Tra l'altro viene presentata come una donna insignificante, bruttina, comune. Io l'ho trovata molto bella. Ma questa è un'altra storia...
La storia del film è quella di uno scienziato (interpretato dal Mapother di Another Earth, I Origins ma soprattutto l'Ethan di Lost... ) e del suo appassionato, rispettoso e umano studio di questi poteri.
Quando però Judith inizia a dimostrare di essere troppo potente gli scienziati dell'Istituto non bastano più, viene chiamato il Governo e poi addirittura l'Esercito.
Ecco, sta cosa dell'Esercito che inizia ad "usare" Judith è al tempo stesso la trovata più improbabile del film ma anche la più potente ed originale. Possedere la possessione (come sottotitolo originale dice) per fini politici e militari.
Il film ha moltissime scene suggestive. Ho trovato geniale quella con i circuiti di sicurezza, le 5 telecamerine. Non tanto per la cosa in sè, vista e rivista, ma per quel loro alternarsi in maniera automatica. Soltanto in una stanza stava avvenendo qualcosa, ma dovevamo ogni volta finire il "giro".
Recensione:
Poi la scena della rana, quella delle foto ad infrarossi, quella del trifoglio, quella, inquietantissima, del bambino che raccoglie la graffetta e un paio di sequenze dentro la camera da tortura col gas sono davvero riuscitissime.
E' un film che ricorda molto quel gioiello di Lake Mungo, specie per queste interviste "post" e questo ricostruire piano piano una vicenda in senso cronologico. Però se nel film australiano lo spettatore rimaneva spesso spiazzato (era quasi un 3 film in uno) qua si ha la sensazione di andare avanti per dei binari abbastanza scontati. E se non sorprendi poi alla fine, in un film con tutte queste interviste e queste scene una simile all'altra, rischi pure di annoiare.
Un altra cosa che ho fatto fatica a capire (ma nel mondo militare il fine giustifica ogni mezzo) è l'uso di alcuni soldati per degli esperimenti che avrebbero potuto ucciderli molto facilmente. Ecco, avrei trovato molto più appropriato ed affascinante che quegli esperimenti (il respiro interrotto, il transfer finale) li avessero fatti con dei prigionieri politici. Il film ne avrebbe giovato anche come "profondità".
Molto molto interessante invece il limite etico e morale che si pongono gli scienziati. O.k, quella donna forse ha il demonio dentro di sè, ma è giusto torturarla così? E' giusto che oltre al supplizio della possessione debba subire anche i nostri di supplizi?
I militari la pensano diversamente, il Diavolo può essere un'arma.
Ci sarà una notte letteralmente d'inferno.
E un finale abbastanza affrettato ma molto interessante.
Un film, per gli appassionati, da vedere.
(voto 7 - - )
(c'è in HD 1080 su Altadefinizione)

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