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Recensione, The sky is Everywhere di Jandy Nelson

Creato il 09 luglio 2011 da Glinda
Questa è una settimana di letture intense che rimangono nel cuore. The sky is everywhere è rimasto sul mio comodino per venti giorni attendendo il momento in cui io sarei stata pronta a leggerlo. Quando il momento è arrivato, questo libro è passato dal comodino al mio cuore in un soffio, lasciando un'impronta indelebile del proprio passaggio. Uno Young Adult profondo e appassionante che vi farà innamorare.
Recensione, The sky is Everywhere di Jandy NelsonTitolo: "The sky is everywhere" Pubblicazione3 Giugno 2011  Autore: Jandy Nelson  Editore: Fazi / Lain
Numero pagine: 327
Prezzo: 15,00
Il mio voto: 


Commovente celebrazione dell'amore e ritratto di una perdita, la lotta di Lennie per trovare la propria melodia all'interno del frastuono che la circonda suona con una nitidezza e un'onestà indimenticabili.
La diciassettene Lennie Walker è praticamente perfetta: ama i libri, suona il clarinetto nella banda della scuola, e trascorre gran parte del suo tempo felicemente riparata dall'ombra della volitiva sorella maggiore, Bailey.
Ma quando Bailey muore, d'improvviso, Lennie si ritrova catapultata al centro del palcoscenico della sua vita. E a dispetto della sua inesistente esperienza con l'altro sesso, si troverà a barcamenarsi tra le attenzioni di ben due ragazzi.
Toby è l'ex fidanzato di Bailey: il suo dolore fa da eco a quello di Lennie. Joe, invece, si è da poco trasferito in città, dopo un'infanzia trascorsa a Parigi, e il suo magico sorriso sembra essere eguagliato solo dal suo straordinario talento musicale.
Per Lennie, Toby e Joe sono come il sole e la luna: se uno è capace di spazzar via il dolore, l'altro le offre conforto dentro di esso. Eppure, proprio come le loro controparti celesti, i due ragazzi non possono trovarsi l'uno nell'orbita dell'altro senza che il mondo esploda.


La mia recensione The Sky is everywhere mi ha toccato l'anima, carezzandone i meandri e spalancando finestre in cui far entrare il cielo. Letto in un solo giorno, questo romanzo è un'esplosione di colori, profumi, sorrisi e lacrime che dimenticherò difficilmente. Succede che alcuni libri diventino parte di te e non della tua libreria, succede che dopo averli finiti vengano riposti in un angolo del tuo essere e ti chiedano di tanto in tanto di essere sfogliati ancora. The sky is everywhere per me è uno di quei libri, mentre Cime tempestose lo è per Lennon Walker, che a  soli diciassette anni lo ha letto per ben ventritré volte.
Lennon è una ragazza solare che si fa guidare dalla sua estrema passione per la letteratura e la musica. Vive in un piccolo angolo di paradiso in cui i fiori  di nonna Walker, dal profumo ipnotico e ammaliatore, incantano chi vi si avvicina, in cui gli imponenti alberi di zio Big sembrano suonare melodie magiche e i quadri prendere vita. Nessun padre per "Lennie", solo una madre che l'ha abbandonata a soli due anni perché affetta dal "gene dell'irrequietezza". Ma nulla ha importanza finché la sua vita può essere condivisa con Bailey, sua sorella maggiore, la sua migliore amica, la sua metà. Bailey è  un fiume in piena di sogni e vitalità, un cavallo nato per correre libero e sfrenato; per Lennon è una colonna a cui aggrapparsi, la sicurezza dietro cui nascondersi, la mano da stringere al buio.

Un giorno però quella mano sarà strappata via da una morte improvvisa. Una telefonata, l' urlo straziante della nonna, una corsa disperata e poi il vuoto: Bailey è andata via per sempre.Così Lennon rimarrà sola in una stanza dalle pareti arancioni, "il colore del prodigio" lo chiamava Bailey, ricca di ricordi e cimeli di una vità che non c'è più. E' così che Lennie si presenta al lettore, una ragazza dal cuore infranto il cui tempo è impiegato a scrivere poesie dedicate alla sorella che verranno poi sparse ovunque, sotto un sasso, tra le pagine di un libro tra i rami di un albero. D'un tratto non c'è più nessun libro che possa lenire le pene dell'anima, nessun fiore che possa far spuntare il sorriso, nessuna tazza di tè con la nonna che possa guarire le ferite. Lennon è sola sul palcoscenico della vita e tutti gli occhi sono puntati su di lei, non c'è più nessuna colonna dietro cui nascondersi, nessuna mano da stringere. La perdita di "Bails" scaverà un vuoto che "Lennie" colmerà in modi inaspettati, perchè quando qualcuno che ami ti lascia per sempre anche tu muori con lui e la persona che rinasce dalle tue ceneri ti è quasi estranea.Così Lennon si troverà in preda al desiderio bruciante di provare emozioni, di sentirsi viva come quando c'era la sua Bails, di provare uno straccio di emozione che non sia lo strazio e il dolore. Il conforto arriverà da chi come lei è distrutto e ferito: Toby, il fidanzato di Bailey. Con lui nascerà un rapporto proibito e difficile, guidato dalla voglia di ritrovare la persona che entrambi hanno perso.


Ma le vie dell'amore sono imprevedibili così come quelle del dolore e la strada di Lennon incrocierà quella di Joe Fontaine, talentuoso trombettista un po' francese un po' californiano che le porterà via il respiro in un modo tutto nuovo. L'ingresso di Joe porterà un'esplosione di scintille, colori e musica celestiale nel romanzo, investendo tutto con la sua Joie de vivre. Il modo in cui Joe risplende è quasi abbagliante e io ne sono stata vittima sin dal suo primo sorriso. Lennie diventerà la sua "John Lennon", e Joe impiegherà tutte le sue forze per scacciare la tristezza dagli occhi di lei, entrando anche nel cuore di Big e della Nonna. La sferzata di vita che subito il giovane Fontaine, dalle incredibili potenzialità di sventolatore di ciglia, porterà nelle vite corrotte della famiglia di Lennie è così intenso da commuovere.  Lennie rinascerà a nuova vita, riprenderà a suonare il suo clarinetto e a sorridere guardando le stelle, ma la mancanza di Bail sarà sempre presente come un morbo. Assisteremo così alla nascita di un improbabile triangolo, in cui Lennon sarà intrappolata a causa del dolore permanente che alberga in lei. La storia diventerà sempre più intensa, sublime e straziante insieme, seguendo quelle che sono le scelte della giovane Lennie. Lacrime e sorrisi, momenti indimenticabili, segreti di famiglia e del cuore catturano il lettore sino all'ultima pagina.  

The sky is everywhere è il primo romanzo di Jandy Nelson, che prima di dedicarsi a questo genere era totalmente dedita alla poesia. Proprio la sua esperienza nella poesia ha dato vita a uno stile narrativo penetrante coinvolgente. La narrazione della Nelson può essere definita come una vera e propria esplosione di emozioni, travolgente e musicale come la più bella delle canzoni. Leggendo questo libro spesso mi sono ritrovata totalmente immersa nello scenario, stesa in un campo di rose profumate a guardare il cielo screziato di rosso. Il modo in cui i sentimenti di Lennie riguardo alla perdita vengono affrontantati è verosimile e rispecchia pienamente ciò che la morte di una persona cara può provocare. La sua ossessione, la  confusione, le paure di una vita senza chi ci ha lasciato, il rimpianto di non poter mai più parlare con lei, il terrore di visitare la sua tomba, erano così reali da far male. La stessa intensità è stata impressa nelle emozioni più dolci e calde come l'amore, la riscoperta della vita e degli affetti e la passione pura e semplice. L'amore racchiuso in questo libro è travolgente  e avvolge il lettore come una coltre di petali di rosa, impossibile non farsi trascinare. La caratterizzazione dei personaggi che l'autrice ha creato è davvero meravigliosa, sfaccettata e ricca di dettagli e particolari. I familiari di Lennie mi sono tutti entrati nel cuore, così come il dolcissimo, spigliato e imprevedibile Joe: il ragazzo che tutte meriterebbero di incontrare una volta nella vita. The sky is everywhere esplora abilmente le sensazioni di una ragazza in un momento fondamentale della sua vita, tra risate, incontri fatali,  lacrime e cuori infranti Lennie cresce e il lettore con lei. Un romanzo amabile che regala sensazioni indimenticabili!

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