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Recensione: "Una sera a Parigi"

Creato il 22 novembre 2013 da Ilary
Titolo: Una sera a Parigi Titolo originale: Eines Abends in Paris Autore: Nicolas Barreau Editore: Feltrinelli Collana: I Narratori Pagine: 256 Prezzo: 15,00 € cartaceo / 9,99 € ebook
Trama In una piccola strada di Parigi, percorrendo rue Bonaparte fino a scorgere la Senna e girando due volte l’angolo, si trova un luogo incantato: il Cinéma Paradis. È questo il regno di Alain Bonnard, l’appassionato e nostalgico proprietario del locale. Ed è qui che ogni mercoledì, al secondo spettacolo, va in scena Les amours au Paradis, una rassegna dei migliori film d’amore del passato. In quelle sere il Cinéma Paradis è avvolto da una magia particolare: regala sogni, come recita il poster appeso in biglietteria, sopra alla cassa antiquata. La piccola folla di habitué si abbandona volentieri sulle vecchie poltroncine di velluto per farsi rapire dal fascino del grande schermo. Ma da quando al secondo spettacolo partecipa anche una certa ragazza, è Alain a sognare più di tutti. Cappotto rosso, sorriso timido, siede sempre nella stessa fila, la numero diciassette. Poi, non appena in sala si riaccendono le luci, si allontana solitaria nella notte parigina. Chi è? E qual è la sua storia? Finalmente Alain trova il coraggio di invitarla a cena. È una serata perfetta e in più, poco dopo, accade un altro fatto eccezionale: un famoso regista americano annuncia di voler girare il suo prossimo film proprio dentro al Paradis, con protagonista la bellissima e inavvicinabile Solène Avril. Non solo Alain potrà conoscere una vera star, ma all’improvviso il minuscolo cinema, in perenne lotta per la sopravvivenza, registra ogni sera il tutto esaurito. Alain è fuori di sé dalla gioia. C’è solo una cosa che lo preoccupa: proprio quando va tutto a gonfie vele, la misteriosa ragazza con il cappotto rosso sembra scomparsa dalla faccia della terra. Che sia solo una coincidenza?

Recensione
Un giovane sognatore, una ragazza sfuggente e la magia del cinema con Parigi a fare da cornice: sono questi gli ingredienti dell'ultimo romanzo di Nicolas Barreau. Ultimo pubblicato e primo che io ho letto di questo autore che conoscevo solo di fama. Pur non essendo patita del genere, devo dire che la lettura di Una sera a Parigi è stata una piacevolissima sorpresa; mi aspettavo un polpettone smielato (orrore!) e invece ho trovato una commedia romantica leggera e divertente.
A Parigi, città romantica per antonomasia, vive e lavora Alain Bonnard, il nostro protagonista. Alain è un giovane uomo che si può dire sia cresciuto a "pane e cinema", dato che da bambino era un assiduo frequentatore del Cinéma Paradis di proprietà di uno zio. Una volta adulto, Alain è finalmente diventato il proprietario del vecchio cinema e per attirare il pubblico, ad un certo punto, pensa di organizzare una serata a tema, dal poetico nome "Les amours au Paradis", in pratica una rassegna dei più grandi film d'amore del passato. A queste serate partecipa una misteriosa ragazza che veste un cappotto rosso e si siede sempre nella diciassettesima fila; per Alain è amore a prima vista e finalmente una sera mette da parte la sua timidezza e la invita a cena. Alain è al settimo cielo e all'improvviso arriva una un'altra sorpresa inaspettata: un famoso regista americano, Allan Wood, vuole girare alcune scene del suo ultimo film, con protagonista la famosa e bellissima attrice di origini francesi Solène Avril, proprio al Cinéma Paradis. Alain adesso ha tutto ciò che desidera: la sua attività va a gonfie vele, grazie anche alla notorietà regalatagli dalla fatto che il Cinéma Paradis è diventato un set cinematografico internazionale, e ha finalmente una relazione con Mèlanie, la misteriosa ragazza dal cappotto rosso. Però proprio quando tutto sembra andare per il meglio, ecco che Mèlanie scompare senza lasciare traccia e Alain inizierà una disperata ricerca per ritrovare la donna che ama...
Una sera a Parigi è un libro veramente delizioso, un romanzo d'amore che sembra una storia d'altri tempi, proprio come i film che proietta Alain nel suo cinema "vintage", una storia scritta con un linguaggio delicato e romantico, senza gli eccessi o le volgarità che ultimamente sembrano farla da padrone nei libri di questo genere. È un libro che non racconta semplicemente una storia d'amore ma offre anche degli spunti di riflessioni sull'amore stesso e anche sulla vita, sul destino e sulle imprevedibili strade che può prendere la nostra esistenza. La vicenda narrata, che noi vediamo tutta attraverso gli occhi del protagonista dato che il libro è scritto in prima persona dal suo punto di vista, è di quelle forse improbabili o addirittura impossibili, di quelle che si dice "eh ma cose di questo tipo succedono solo nei film!", è una di quelle storie che fanno sognare, che ci fanno dimenticare per qualche ora le nostre quotidiane preoccupazioni, ci fanno staccare dalla nostra vita forse a volte monotona e un  po' grigia, trasportandoci in un mondo magico e dal sapore fiabesco.   
Una sera a Parigi è una storia che si legge con il sorriso sulle labbra. E tanti sorrisi me li ha strappati proprio il protagonista, Alain, che è l'esatto opposto dei maschi letterari che tanto sembrano affascinare le lettrici, ovvero l'uomo-che-non-deve-chiedere-mai, il dominatore, il maschio alfa, il bastardo, ecc. Alain non è niente di tutto questo: Alain è impacciatissimo con le donne, è timido, romantico ed è un sognatore incallito. Io l'ho trovato adorabile, ho trovato adorabile quel suo essere così teneramente "naïf", quella sua aria fanciullesca e la sua visione del mondo, forse a volte melodrammatica ma sempre con un fondo di positività. Anch'io non disdegno leggere romanzi con protagonisti che rientrano nelle categorie che ho elencato qualche riga fa, ma Alain mi è piaciuto proprio per il suo essere "normale", imperfetto, mi è piaciuto perchè è realistico, è un uomo che potrebbe capitare di incontrare veramente nella vita di tutti i giorni. Ben vengano i romanzi con protagonisti maschili che non sono i soliti super-uomini!
Oltre ad Alain, ho apprezzato molto anche gli altri personaggi; c'è Mélanie, la protagonista femminile, una ragazza dolce e schiva, dalla bellezza acqua e sapone e dall'animo sensibile, anche lei non la classica donna perfetta da romanzo, ma una donna normale che affascina con la sua semplicità; c'è il migliore amico di Alain, Robert, che è l'esatto opposto del protagonista, tanto pragmatico e assai poco incline al sentimentalismo, quanto invece Alain è sognatore e romantico; troviamo poi Solène Avril, una donna che nasconde la sua fragilità sotto la maschera di attrice famosa; è infine Allan Wood, chiaro omaggio dell'autore a Woody Allen, che è stato il secondo personaggio che ho preferito dopo Alain, perchè anche lui alla fine, pur essendo un uomo ricco e famoso, è una persona alla mano e simpatica, che cerca in tutti i modi di aiutare Alain nella sua ricerca.
Punto di forza del romanzo non sono solo i personaggi ma anche le belle descrizioni che l'autore fa di Parigi, con riferimenti accurati e precisi ai luoghi di questa romantica città, e leggere questo libro è anche un po' immergersi in quest'atmosfera parigina, un po' come fare un viaggio virtuale nella Ville Lumière, nelle sue strade, nei suoi bistrot e nei quartieri caratteristici. Per chi già conosce questa città, leggere questo romanzo sarà come ritornare in luoghi familiari, e invece per chi non l'ha mai visitata è senza dubbio un incentivo ad andare a scoprirla.
Concludendo, Una sera a Parigi è un romanzo molto appassionante, una storia dolce e che sa di altri tempi, con una scrittura semplice ed elegante, ma anche a volte ironica che coinvolge e diverte; è una storia d'amore molto delicata, nella quale non ci sono passioni che si infiammano all'improvviso e che non trascende assolutamente nell'erotico, nè tantomeno ha degli eccessi di sdolcinatezza, ma riesce comunque a descrivere un grande amore, con dolcezza e pacatezza. Consigliato a chi ama le favole moderne e vuole trascorrere qualche ora di assoluto relax in compagnia di una storia che fa sognare.
Il mio voto:

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