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Recensioni - "Cose Nostre - Malavita" di Tonino Benacquista

Creato il 20 gennaio 2014 da Letteratura Horror @RedazioneLH
Recensioni Letteratura Horror, quest'oggi, vi presenta la recensione del romanzo di Tonino Benacquista “Cose Nostre malavita”.
I Blake arrivano di notte nella loro nuova casa situata in una piccola cittadina della Normandia. Il padre Frederick, la moglie Maggie, i due figli Warren e Belle e la cagnolina Malavita si muovono meccanicamente, sono abituati a frequenti traslochi e ognuno prende possesso della propria stanza. Il vero cognome dei Blake è Manzoni e il capofamiglia Giovanni (Fred) è un ex killer della mafia ed è un pentito. Grazie alle sue rivelazioni il boss Don Mimino si trova in carcere ma i suoi uomini sono alla continua ricerca di Giovanni Manzoni. La famiglia così è costretta a una vita sotto copertura. A vigilare su di loro c'è il capitano Thomas Quintiliani e gli agenti dell'FBI Richard Di Cicco e Vincent Caputo che osservano e controllano tutto da una casa vicina a quella dei Blake. Città nuova, vita nuova. Fra mille problemi i figli vanno a scuola, Maggie, come sempre, prende le redini della famiglia e Fred deve inventarsi un nuovo passatempo. Mentre fa pulizia in cantina trova una vecchia macchina da scrivere. Così decide di fingersi uno scrittore ai vicini e ci si appassiona così tanto che comincia a scrivere le sue memorie. La causa dei frequenti cambi di proprietà sono dovuti al fatto che la famiglia Manzoni ama risolvere i problemi con modi un tantino violenti ma allo stesso tempo efficaci. Una serie concatenata di eventi, guidati dal classico destino, faranno scoprire al boss Don Mimino l’attuale residenza dei Manzoni. Dall’America è pronta una spedizione dei più pericolosi sicari della mafia, la ricompensa è alta e l’obiettivo è uccidere Giovanni Manzoni.
Tonino Benacquista
è considerato uno dei più brillanti scrittori francesi contemporanei. La prima edizione del libro uscì in Italia nel 2006 con il titolo Malavita. Questa edizione è stata riproposta in seguito all’uscita della trasposizione cinematografica da parte di Luc Besson.
In Italia sono usciti anche Tre quadrati su fondo rosso (2007), La commedia dei perdenti (2008), Ancora Malavita (2009) incentrato ancora sulle gesta della famiglia Manzoni.
Cose nostre parte in sordina, in perfetta sintonia con l’arrivo della famiglia Blake in quel di Cholong-sur-Avre che prendono possesso della loro nuova abitazione durante la notte.
La scrittura risulta essere un tantino ridondante e si perde, soprattutto nelle prime sessanta pagine, in descrizioni eccessive e ripetitive. Vi assicuro che diverse volte ho avuto la tentazione di mollarlo. Non lo fate! Benaquista lascia cadere, in queste prime pagine, delle piccole gocce che si tramutano in situazioni esilaranti e imprevedibili, talvolta geniali.
Oltrepassato questo scalino di pagine, il libro diventa una bomba e le gocce si trasformano in acquazzoni devastanti. La storia acquista velocità. I protagonisti, tutti magistralmente caratterizzati, prendono forma e si animano di vita propria. La famiglia Manzoni è costretta a vivere nell’ombra, nell’anonimato, mentre ogni membro scalpita rivendicando chi il proprio passato, chi il proprio futuro come i figli. Lo scrittore è bravo a dare a tutti i personaggi il giusto spazio, anche agli agenti dell’FBI, sottolineando il fatto che sono costretti a vivere lontani dalle proprie famiglie.
Il punto di svolta della storia lo abbiamo grazie a un concatenarsi di eventi, una magia di Benaquista che mette tutti i personaggi nei casini. La famiglia Manzoni però è tosta e sa il fatto suo. Il finale è qualcosa di estremamente spettacolare: sanguinoso, pulp, appassionante e “tarantiniano”. Anche il cagnolino Malavita darà il suo contributo come membro della famiglia. Alla fine, grazie a una scrittura colma di ironia, non si può che provare simpatia per questa famiglia, nonostante alcuni loro comportamenti discutibili.
Cose nostre – Malavita è un romanzo piacevole e divertente da leggere assolutamente.
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