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Renzi a Reggio Emilia: rottamazione ed alleanze

Creato il 03 settembre 2012 da Antonioriccipv @antonioricci

E’ partita la campagna elettorale per le primarie.

Renzi a Reggio Emilia: rottamazione ed alleanze

Ricordiamo che non sappiamo ancora se queste ci saranno. Tutto dipenderà dalla legge elettorale  come  già spiegato.

Matteo Renzi  alla festa nazionale del partito democratico ha sicuramente messo a segno per se molti punti.

Alcuni frasi che ha utilizzato sono da sottoscrivere e da segnare in rosso e in blu.

“E’  giunta l’ora di mettere in campo le idee. Smettiamo di pensare al futuro come il luogo a cui inviare i nostri problemi”.

La politica si fa guardando in avanti e non certo al qui e ora.

“Bersani ha sbagliato a dare del fascista a Grillo. Ricordiamo però che Beppe Grillo finiva gli spettacoli distruggendo i computer, è uno che ha cambiato idea su tutto. Le cose che dice si smontano in un quarto d’ora se il Pd va in parlamento e propone tre cose: il dimezzamento del numero dei parlamentari, l’eliminazione del vitalizio e la riduzione degli stipendi dei politici. Fate questo e Grillo va a casa: se diciamo noi queste cose diventa un fenomeno da baraccone”.

Come dagli torto, lo capirebbe anche un bambino che Grillo si argina facendo cose concrete e non certo insultandolo.

“È finito il tempo  in cui persone che sono da venti o trent’anni in parlamento possano continuare a decidere anche per noi. Questo non significa avercela con Massimo D’Alema, ma rispettarlo. Ci dicono di rispettare la storia che ci ha portato fino qua? Ma il loro partito aveva un limite a due mandati, non a tre. L’idea del ricambio è naturale e fisiologica. Noi non vogliamo fare a meno di loro, li vogliamo ancora ma non in primo piano. Chi viene dal Pci ha cambiato nomi più volte, cambiato i simboli, ma le facce sono sempre le stesse”.

Sulla necessità di avviare un ricambio generazionale profondo Renzi assesta il suo colpo migliore da sempre. Bersani non può certo competere su questo campo dicendo come ha fatto: si ai giovani ma li scegliamo noi, quelli con esperienza, che tradotto dal politichese vuol dire scegliamo i fedelissimi anche incapaci ma che non rompono le scatole.

Ovviamente chi sostiene Renzi sarà d’accordo a tutti i livelli su questo concetto vero!?!

Ovviamente questo vale per tutte le anime del partito.

Renzi dice di Rosy Bindi e Dario Franceschini: “Per loro le primarie sono state uno strumento attraverso cui trattare la propria sistemazione”.

Bene ci sta, per coerenza, chi denuncia questa situazione non dopo primarie che ha portato avanti con questo slogan, ovviamente.

Ha detto che se perde si metterà al servizio di chi vince: “Saremo in prima fila a dare una mano. Non vorrò premi di consolazione “.

Bene è lo spirito delle primarie. Quanto al premio di consolazione vedremo dopo le primarie, se ci saranno, cosa pretenderà Renzi e soprattutto chi lo sosterrà.

“Con chi farò l’alleanza? Le alleanze si fanno con i cittadini”.

Benissimo questo lo diciamo da tempo, non amiamo le foto ma la partecipazione.

Renzi sa benissimo però che tutto dipende dalla legge elettorale.

Se resta il porcellum dopo l’alleanza con i cittadini devi allearti anche con altre forze politiche, sulla base del confronto programmatico senza fare somma di sigle.

Se cambia la legge elettorale e si vota per il partito, caro Renzi le primarie non si faranno più.

Ultimo punto siamo in attesa del programma di Renzi, anche perché queste sono le primarie per scegliere il candidato a guidare il governo del nostro paese.



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