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Repulisti time – quando l’armadio ha bisogno di un makeover

Creato il 20 gennaio 2014 da Chiara Zappacenere @WalkingFashion

Nota dolente ma, a volte necessaria: confessate, da quanto tempo non effettuate un repulisti del vostro armadio? Ecco appunto. Ma prima di iniziare ad accampare scuse leggete, perché una volta superato il trauma iniziale, la mia esperienza vi tornerà utile.

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Sì, amiche e (tanto) vino possono aiutarvi a superare il trauma (Sex & the city, 2008)

Perché farlo?
Eh, ottima domanda. Le ragioni per prendere questa durissima, sofferta decisione, possono essere molteplici:
1- Non avete più spazio. Questa era anche la mia (principale) motivazione. Eh sì, perché a forza di comprare online non mi sembra di fare chissà quanto shopping – a me, la mia carta se ne accorge eccome -, però tra un ordine da New Look e l’ennesimo acquisto dal sito di Mango i vestiti si accumulano. Risultato? Armadio superaffollato e io che metto sempre le stesse cose. No bueno.

2- Avete cambiato taglia. Un’altra delle mie ragioni: perché in effetti, che me ne faccio ora come ora dei jeans di due taglie più grandi? Senza contare che quelli nuovi, poverini, non so dove metterli e in più quando sono di fretta rischio di confondermi e di tirar giù le cose sbagliate, ottenendo un solo risultato: essere ancora più in ritardo.

3- Avete un sacco di roba vecchia. Ecco, prima di diventare i prossimi protagonisti di un programma di Real Time, forse è meglio che vi decidiate a fare un po’ di pulizie. Perché tanto quei pantaloni bucati e scoloriti non penso che li metterete tanto facilmente; almeno, non per uscire di casa.

4- Magari avete dei capi che vanno sistemati. Ecco, nel mezzo del repulisti potrebbero capitarvi tra le mani degli abiti da rinfrescare/lavare, o che hanno bisogno di un piccolo rammendo: quale migliore occasione se non questa? Certamente meglio che rischiare di dovervi cambiare all’ultimo (ricordate, siamo sempre di fretta!) perché la maglia ha un buco.

Spero che queste motivazioni vi bastino, per me sono state più che sufficienti. Così, lo scorso weekend mi sono armata di pazienza e coraggio e mi son messa sotto a: svuotare l’armadio (poco divertente), misurare i vestiti (molto divertente), dividere in varie pile (poco divertente), riordinare i superstiti nell’armadio secondo le mie assurde divisioni – tipo per colore, occasione… – (molto divertente, e sì, cercherò un bravo psichiatra quanto prima), ed infilare gli “scarti” in varie buste secondo la loro futura destinazione (per nulla divertente). Eh già, perché bisogna anche decidere che fine faranno i capi che non vi servono più!
Esclusi quelli eccessivamente danneggiati, che erano chiaramente da buttare, ho selezionato gli abiti migliori per darli rispettivamente a mia mamma, mercatino dell’usato e OVS, dal momento che è ancora attiva la raccolta capi che vi permette di aiutare Save the Children ottenendo, contemporaneamente, un buono da 5€ per ogni busta con 2/3 abiti. Mica male!

Come farlo?
Ok, avete letto le mie motivazioni e vi siete decisi: sì, è tempo di un bel repulisti anche per voi. Però quali sono i criteri da adottare per il fatidico “take or toss”? Se lanciare in aria una monetina non vi sembra la migliore opzione, ecco qualche motivazione preponderante da tenere in considerazione nel momento cruciale.
1- Quella giacca ha le spalline anni ’80 e non si tratta di uno dei ciclici ritorni di fiamma tipici della moda. Ecco, quando i capi vi sembrano veramente agé e nutrite dei seri dubbi su un loro possibile riutilizzo ecco forse, forse, è il caso di disfarsene.
2- C’è ancora il cartellino attaccato e il prezzo è in lire. Se non avete mai indossato quel capo in 15 anni molto probabilmente è perché si è trattato di un acquisto alla Becky Bloomwood. E se lei è riuscita a disfarsi di capi immettibili, potete farcela anche voi. Lo so.
3- Avete smesso di ascoltare i Backstreet Boys nel 1999. Capisco il valore affettivo, ma t-shirt vecchissime sono seriamente da valutare: faccio un eccezione per Beverly Hills 90210 e Saved by the bell (Bayside School), tutto il resto via, buttatelo!
4- Quella gonna non vi cade per niente bene. Magari avete cambiato taglia, o semplicemente gusti: non abbiate rimpianti e disfatevi di tutto ciò che non vi valorizza!
5- Non riuscite ad immaginare più di un look/abbinamento/occasione d’uso. Se non riuscite davvero ad immaginarvi dei modi per utilizzare un capo vi restano due opzioni: disfarvene o, se proprio ci tenete, investire in altre cose che vi permettano di creare dei nuovi look. Con il rischio però di acquistare ancora capi e accessori inabbinabili con il resto dell’armadio, creando un circolo vizioso.
Ora, dopo tutta la fatica (ci sono volute un po’ di orette, non ve lo nascondo) mi ritrovo con un armadio ben organizzato, e la cosa mi rende senza dubbio molto felice. E chissà, magari riuscirò anche ad essere un pochino più puntuale.


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