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Requiem For The Romantic Ideal Of Authorship

Creato il 20 maggio 2012 da Editoredimestesso

Requiem For The Romantic Ideal Of AuthorshipApril L. Hamilton, portavoce dell’ Indie Author Movement e autrice di una guida per autori indipendenti, in un ironico e intelligente articolo intitolato Requiem For The Romantic Ideal Of Authorship, sottolinea quanto siano cambiati i compiti e le competenze degli scrittori dell’era digitale, meno affascinanti e irraggiungibili dei mostri sacri del passato, ma creativi, agguerriti e competitivi quanto basta per affermarsi nel mercato editoriale senza l’appoggio di un editore.

L’ideale romantico dello scrittore introverso e talentuoso che, dopo aver inseguito per una vita il sogno di pubblicare, si imbatte al momento giusto nell’editore giusto ottenendo in breve tempo fama, celebrità e un mucchio di soldi, pare sia del tutto tramontato, almeno in America.

Con l’affermazione del self-publishing, infatti, sono cambiati non solo i supporti attraverso i quali i libri oggi si producono e si distribuiscono, ma è mutata profondamente anche la fisionomia di chi scrive. Gli autori, un tempo irraggiungibili idoli da guardare da lontano, sono diventati persone in carne e ossa, che attraverso i social media interagiscono con i propri lettori parlando in prima persona e non attraverso la bocca e le frasi fatte di qualcun altro. 

Un ribaltamento di prospettiva che inizia a farsi notare anche in Italia.

Se lo scopo per il quale si sceglie il self-publishing – dice la Hamilton – è semplicemente quello di comunicare e raccontare qualcosa a qualcuno, non c’è mai stato momento migliore. Se l’intento, invece, è quello di monetizzare il proprio lavoro traendone un profitto, saper scrivere non basta più. Gli autori di nuova generazione guardano alla concorrenza e imparano da essa, tengono conto delle tendenze del mercato, si informano sulle novità tecnologiche, si impegnano al massimo a tessere una rete di contatti con persone con le quali scambiare idee, opinioni e progetti. Creatività quindi, ma anche sacrificio, sana competizione e voglia di farcela.

Accantonata l’idea della scrivania piena zeppa di fogli e della finestra da cui si vede e si ascolta il rumore del mare, lo scrittore moderno preferisce cinguettare da un tablet in 140 caratteri con il mondo intero.  


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