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Resurface ice

Creato il 14 aprile 2010 da Blindsight
RESURFACE ICE SOGNI SVEGLI*
Ghiaccio sciolto e piogge di fango
Fuochi accesi su mini iceberg in agonia
Una Musica da molto lontano mi sveglia
E un'onda gigantesca rimarrà ferma in un sogno
Vivo di sogni reali senza illusioni
Cerco di dormire ma sto solo sveglia
E il sogno da sveglia che mi dice e mi fa vivere
Qualcosa che non capisco ma esiste, o esisterà
Ma forse è già stato? Tutto è già accaduto?
Non è un sogno allora, ed io sono viva o morta?
Umani che prendono pezzi di lamiera dalla riva
La riva di un mare d'olio o di petrolio
Mentre uccelli marini neri e untuosi
Col becco pieno di denti affilati tagliano acciaio
Ma io sono viva, dormo o sono morta?
In questa storia ci sono anch'io, perché?
E' forse sul mare di un vulcano che finirò?
Veramente in altro sogno morivo mentre guardavo le balene
Esco o mi sveglio, dal labirinto olografico senza tempo
Capisco che cammino, ma anche oggi sogno di vivere
Mentre sento vulcani pronti a sfogare la rabbia
Perché viva o morta, io e i vulcani siamo una cosa sola.

22 aprile 2008 *poesia tratta da "La cyber-tela di Penelope" di Laura Raffaeli
Una poesia scritta due anni fa ma così attuale, visto che si è verificato in Perù, nella regione di Ancash, uno tsunami per via del crollo di un pezzo di ghiacciaio. "Un grande ghiacciaio si è rotto causando una frana in un lago sulle Ande del Perù e provocando uno tsunami con un'onda alta 23 metri che ha fatto sparire almeno tre persone, distruggendo un impianto idrico utilizzato da un bacino di 60.000 persone. L'onda generata dal crollo è risultata alta 23 metri, ed ha colpito la città di Carhuaz, a circa 300 km da Lima." LEGGI QUI
Nell'immagine io nel mondo reale che guido una barca da cieca, e ringrazio l'amico coraggioso che me lo ha permesso, dandomi una voce preziosa in quel momento unico, qualcosa che non potrò mai dimenticare, perché era la prima volta dopo tanti anni che avevo tra le mani un volante e navigavo non più virtualmente ma realmente, con un voce ..umana. In quel momento uscivo da un iceberg, per poi rientrarci si (perché la cecità per me è come vivere in un iceberg ed io col ghiaccio ho un rapporto particolare), ma ho avuto la fortuna di potermi dimostrare che, con una voce, posso fare tanto ancora. A volte invece, priva anche di una voce sintetica sul cellulare, ascolto altre "voci" in quella dimensione così priva del mondo reale, quello dove il ghiaccio si scioglie.. sempre di più, come "sogno" spesso, prima purtroppo, troppo prima..
La musica che ascolto è naturalmente quella del mare, che sento come in questa poesia, e della natura che ho qui, che chiede aiuto, ma anche quella su Radio Blindsight.

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