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Ridere da morire. O almeno da svenire

Da Leragazze

E così i grandi Monty Phyton, con il loro gusto per l’assurdo, ci avevano visto giusto. Sto parlando del famoso sketch, che potete gustare nel video qui sopra, intitolato La barzelletta più divertente del mondo. Chiunque la ascoltasse ne rideva fino a morire: accadde al suo stesso inventore, alla madre di lui e a molti altri dopo di loro. Era così micidiale che l’esercito britannico decise di utilizzarla come arma contro i Tedeschi.

Nella rivista Neurologist è stato pubblicato recentemente un articolo che illustra il caso clinico di un uomo di 42 anni, in buone condizioni di salute, che si era presentato alla clinica neurologica riferendo una lunga serie di svenimenti, il primo dei quali verificatosi 17 anni prima, provocati dal riso spontaneo che seguiva il racconto di barzellette molto divertenti. Non fu riscontrata la presenza di problemi cardiologici, epilessia, cataplessia, e quindi venne stilata diagnosi di sincope da risate. Purtroppo gli Scienziati, sempre precisi ed esaurienti, stavolta hanno mancato di fornirci un particolare indispensabile: il testo delle barzellette scatenanti.

In letteratura sono citati altri casi analoghi, in particolare quello di un uomo di 62 anni che ebbe tre episodi, tutti mentre guardava lo show televisivo comico Seinfeld, tanto da indurre i medici a chiamare quegli eventi “sincope di Seinfeld”.

Mi chiedo se si potrebbe dare origine anche da noi una diagnosi di questo tipo. Chi fa più morire dal ridere nella nostra televisione? Max & Tux? Panariello? Aldo Giovanni e Giacomo? Uhm, non credo proprio che per il momento possa accadere.



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