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Ridi, ridi. Cazzo ridi, scusa?

Creato il 15 novembre 2010 da Lacocchi @laCocchi
Il sense of humour inglese mi spaventa. Io non li capisco e loro non capiscono me.
Normalmente quando parlo, scrivo, twitto, e altro, risulto simpatica. Sono soprattutto i particolari che aggiungo alle mie storie che fanno diventare il tutto divertente e non noioso, e che appassionano chi mi ascolta.In inglese, mi sento noiosa. Inizio a parlare, e mi pare che nessuno mi ascolti. Oppure ci metto un quarto d'ora per dire una cosa che in italiano direi in 32 secondi e in più aggiungendo dei particolari simpatici che farebbero ridere tutti. Qui questa cosa non mi viene un gran che bene. Sarà il sense of humour diverso, sarà la barriera linguistica, ma c'è dell'incomunicabilità in Albione.
Ho cominciato a pensare al sense of humour inglese appena arrivata, quando le battute sui miei articoli alla scuola di giornalismo venivano segnate come clichés o come "Punto non chiaro" dal mio professore molto più che inglese. Inglesissimo. Che probabilmente non le capiva proprio. 
Ora, stando a contatto con gli albionici in modo costante, e provando tutti i giorni la loro comicità assurda, comincio a pensare che lui non le capisse sul serio le mie battute. E che di conseguenza, senso dell'umorismo italiano e albionico siano decisamente incompatibili.
Mercoledì, a riprova dell'umorismo inglese, si andò al cinema. Al cinema a vedere quella che secondo i massimi esperti critici cinematografici inglesi doveva essere "La commedia dell'anno" "Irresistibilmente comico" "Uno dei migliori film dell'anno" "Eccezionale". Si andò a vedere The Kids are all right. 
Bene, a me non ha fatto ridere per niente. E l'ho capito eh, non pensate che magari mi sono persa i pezzi in cui gli attori dicevano cose spiritose. Chiaro? L'ho capito, ed ero l'unica che rideva nei momenti in cui le battute erano effettivamente divertenti.
Gli inglesi presenti in sala, invece, hanno riso tutto il film: un crogiolarsi nelle risate, un "Ahahahahhaha" dietro l'altro, un "Mio ddio, hilarious!"dopo un altro. La mia vicina ha riso fino alle lacrime anche nella miserissima battuta finale, che era sotto tutti gli effetti una cacata colossale. Una battuta così ovvia che la stavo solo che aspettando. Una boiata, insomma.
Sono tutti usciti soddisfatti, il mio vicino ha addirittura detto che il film era geniale, tremendamente comico. Mentre io mi chiedevo che cosa ci fosse di così tremendamente divertente in tutto ciò. 
A riprova dell'incompatibilità italo-albionica, sabato sera andai ad un party. Presentata ad amiche fiche paura bionde, 1.80 la più bassa, tutte con gonne molto corte e giacche molto lunghe (a riprova delle Abitudini inglesi) di amico brit pop, dopo un "Che bello sei italiana, il mio trisavolo era italiano" seguito da un "Oh, so dire vaffanculo in italiano. E anche puttana" con tanto di gestualità annessa e connessa, loro cominciano a scherzare. 
"Sai, io vado al bar in discoteca, e quello fa per offrirmi una coca cola! Ma ti pare!" Risate. Io l'ho intesa come ti pare che mi offri una coca cola in discoteca, offrimi un gin e tonic. E ho pensato, cazzo, hai ragione, ridiamo! Ma lei, spiegando la scena, la intendeva proprio come "La coca cola me la pago io e tu non ti avvicinare". Ora siete pregati di ridere.
"Quello ha anche tentato di toccarmi il culo!""Beh, ma com'eri vestita in discoteca? Andavi in giro con un bikini dorato per non farti notare?" AHAAHHAHAHAHAHAH. 
La conversazione poi si sposta verso argomento fidanzamenti, matrimoni, canzoni da suonare al ricevimento che mi veniva il vomito solo a pensarci. "Dai, basta, enough! Ok, grazie mille del drink e buona serata!" dico io, ovviamente scherzando, per tagliare le conversazioni matrimoniali alle due di notte in un locale Jamaicano con un drink che era composto da uno shot di Jack Daniels e uno shot di coca cola, al tavolo con una stangona inglese sbronza, la festeggiata "Intossicata di Alcool" come si era definita lei, e un tizio che non si capiva."No, dai, stavo scherzando, dove vai?" dice amico brit pop impaurito.
"Scherzavo pure io, eh" rispondo.
"AH." 
Ah. 
Poi la conversazione si sposta tutta verso di me. Mi chiedono perchè esco con l'amico albionico, se andiamo d'accordo, se con l'inglese non ho problemi. Se ci capiamo."Ogni tanto no, non ci capiamo proprio. Ma forse è per quello che usciamo insieme. Così non ci si fanno troppe domande, e non si discute di politica e di Berlusconi." 
Tutti scoppiano a ridere, la festeggiata intossicata rideva con le lacrime agli occhi. "Oddio, sei geniale, ti adoro, ti stimo, fantastica. Che ridere."
Ed io che per una volta ero seria, cazzo.

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