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Riscaldamento acceso, senza sprechi

Creato il 24 ottobre 2011 da Salutegrazie @SaluteGrazie
Riscaldamento acceso, senza sprechi

©Flickr/mirjana

L’autunno sta finendo e più scende la colonnina di mercurio, più ci viene voglia di alzare il riscaldamento. Ma non troppo! Chi ha un impianto autonomo, può regolare il termostato a piacere, con un occhio alla bolletta, uno al buon senso… e uno all’ambiente.

Sì, perché ogni grado in più corrisponde al 7% di emissioni nocive in più nell’ambiente, da moltiplicare per le ore in cui l’impianto resta acceso ogni giorno.

Per evitare sprechi energetici, l’Italia è divisa in 6 zone climatiche che stabiliscono il periodo in cui è attivo il riscaldamento (dal 15 ottobre al 15 aprile al nord, dal 1 dicembre al 15 marzo al sud) e fissa il tempo massimo in cui i termosifoni possono rimanere accesi (6 ore al sud, 14 al nord), senza limitazioni per alcune località montane.

Riscaldamento acceso, senza sprechi

Fonte Wikipedia.org

Con il riscaldamento è acceso, l’aria tende a seccarsi, causando fastidiose irritazioni alle vie respiratorie. Per mantenere il giusto livello di umidità in tutte le stanze della casa, l’ideale è un buon umidificatore. I modelli di ultima generazione a ultrasuoni sono estremamente sicuri per i bambini perché emettono vapore freddo e sono così silenziosi che possono essere tenuti anche in camera da letto.

L’umidificatore Buff risponde a tutti questi requisiti e in più ha consumi energetici estremamente bassi, che incidono al minimo sulla bolletta: tenuto in funzione per 8 ore al giorno, costa solo 1 euro al mese.

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