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Rivalutare la cultura italiana contro il declino morale e civile

Creato il 14 luglio 2015 da Libera E Forte @liberaeforte

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Mercoledì 8 luglio presso la Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia è stato presentato l’11° Rapporto Annuale di Federculture dal titolo “Cultura, identità e innovazione la sfida per il futuro”, la pubblicazione annuale che analizza lo stato della cultura in Italia e si prefigge l’obiettivo “di creare una piattaforma di proposte per orientare le scelte verso una nuova qualità dello sviluppo, centrato sulla valorizzazione dell’identità territoriale e sulle potenzialità delle produzioni culturali”.

Riportiamo un estratto dal testo diffuso sul sito di Federculture: “L’analisi condotta sull’immenso patrimonio artistico e culturale italiano mostra numerose criticità che vanno dalle risorse finanziarie limitate ai complessi meccanismi di collaborazione pubblico-privato che stanno trasformando questa ricchezza in un elemento potenziale e non concretamente competitivo. La difesa, la valorizzazione e il rilancio del patrimonio e delle attività culturali e artistiche sono operazioni essenziali da mettere in atto urgentemente per restituire il giusto valore alle istituzioni culturali e riportare le politiche culturali al centro degli interessi della società civile”.

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Federculture pone l’accento sul rapporto tra il livello culturale e il grado di civiltà e moralità di una società, un discorso che si ricollega allo scarso impegno che le istituzioni stanno dimostrando nella promozione e nell’innovazione dei settori dell’istruzione, della formazione e della ricerca, a nostro avviso i veri pilastri di una società democratica, che forniscono un valore aggiunto e garantiscono – come ormai è dimostrato – un ritorno anche in termini economici: “La cultura, infatti, superandone la concezione come fenomeno di consumo e mero intrattenimento può e deve divenire il vero fattore in grado di risollevare la società dal declino morale e civile attuale, nel quale la progressiva perdita dei valori mina la pace e la convivenza civile”.

Lo studio presenta inoltre un focus sugli scenari alternativi – dal crowdfunding all’art bonus – che stanno prendendo piede per fare fronte alla progressiva riduzione delle forme di finanziamento pubblico.

Oltre alla prefazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si segnalano i contributi del Ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini, del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, del direttore del Louvre Jean-Luc Martinez e del fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti.

Redazione Libera e Forte


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