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Robert Jordan, la Vera Fonte e la contaminazione di saidin

Creato il 28 dicembre 2014 da Martinaframmartino

Robert Jordan, la Vera Fonte e la contaminazione di saidin

Stacchiamoci un attimo dalla rilettura della Ruota del Tempo e torniamo sul mondo creato da Robert Jordan.

È un mondo in cui la magia funziona, e anzi ha effetti molto evidenti, ma visto che Jordan era un fisico le ha donato regole molto precise. Gli aspetti mistici o misteriosi sono ridotti al minimo. C’è un Unico Potere che si manifesta con cinque aspetti diversi, ci sono differenze fra il modo di agire degli uomini e quello delle donne e così via. I dettagli sono davvero tanti, e spesso un elemento che sembra secondario quando viene rivelato si scopre essere fondamentale centinaia, o magari anche migliaia, di pagine più avanti. Il pezzo di articolo che vi ripropongo oggi è la diretta continuazione di altri due brani che ho già pubblicato qui (https://librolandia.wordpress.com/2014/10/30/robert-jordan-il-tempo-nella-ruota-del-tempo/) e qui (https://librolandia.wordpress.com/2014/11/08/robert-jordan-lunico-potere-e-gli-elementi/). L’ultima parte arriverà a breve.

Robert Jordan, la Vera Fonte e la contaminazione di saidin

L’utilizzo della Vera Fonte

Secondo Robert Jordan per compiere una determinata azione in molti casi è sufficiente controllare in solo tipo di potere. Così, per accendere una candela o controllare una fiamma, bisogna adoperare Fuoco. Altre azioni richiedono invece una combinazione di più fili. Per influenzare il clima, per esempio, è necessario maneggiare Aria, Acqua e Spirito. Anche per la guarigione in genere sono impiegati questi stessi tre poteri, ma un personaggio molto importante della saga per guarire usa in maniera originale Fuoco e Terra, dimostrando che a volte è possibile impiegare strumenti noti in modi totalmente nuovi e insospettabili.

Fin dai tempi dell’Epoca Leggendaria nessun individuo è mai stato forte in tutti e cinque i campi. Anche le persone più potenti si sono rivelate capaci di controllare due fili, o al massimo tre.

È difficile comparare con precisione la forza di due individui, ma secondo i documenti più antichi in genere gli uomini erano più potenti delle donne, mentre queste ultime si rivelavano più precise nell’utilizzo dell’Unico Potere.

Inoltre, gli uomini generalmente mostravano una grande abilità con Terra e Fuoco e le donne eccellevano, ed eccellono, nell’uso di Acqua e Aria. Non si registrano particolari differenze per quanto riguarda Spirito.

Questa distinzione non è rigida, e si sono verificate nel corso del tempo parecchie eccezioni, ma la tendenza è comunque rilevante al punto da far ritenere generalmente Terra e Fuoco due forme maschili di potere e Acqua e Aria due forme femminili.

Probabilmente per questo motivo fra le donne in grado d’incanalare circola il detto: “non c’è roccia così dura che acqua e vento non possano logorare, nessun fuoco così ardente che l’acqua non possa soffocare o il vento non possa estinguere”.

C’è da notare, però, che questo detto è entrato in uso molto tempo dopo la scomparsa di uomini in grado di controllare l’Unico Potere.

Non si sa se anche fra gli uomini siano mai circolate battute di questo tipo, ma, se anche sono esistite, il tempo non le ha tramandate.

Robert Jordan, la Vera Fonte e la contaminazione di saidin

In genere la capacità d’incanalare si manifesta nell’adolescenza, ma non sempre la persona è consapevole di ciò che sta facendo. Chi è in grado di attingere dall’Unico Potere lo farà, che lo voglia o meno. La cosa gli è completamente naturale, ma è anche potenzialmente mortale.

Anche se l’Unico Potere non è vivo, è una forza naturale potentissima, ed è limitata solamente dalla forza di colui o colei che sta incanalando e dal suo controllo delle proprie capacità.

Una persona in grado d’incanalare prova sempre il fortissimo impulso di farlo. L’Unico Potere è affascinante, ed esercita un richiamo terribilmente potente su coloro che sono in grado di percepirlo. Si tratta però di una cosa estremamente pericolosa. Abbiamo già accennato che attingere più potere di quanto si è in grado di controllare può portare a un’involontaria distruzione di questa capacità, ma fra le conseguenze possibili di quest’errore ci sono anche la pazzia e la morte.

Di fatto, incanalare ripetutamente senza la guida di un insegnante comporta la morte di chi lo fa in quattro casi su cinque. Spesso la morte si presenta sotto forma di malattia che risucchia tutte le energie del malato.

Generalmente le persone che toccano l’Unico Potere involontariamente non si rendono nemmeno conto di farlo. Non percepiscono nulla di diverso in sé, ma nel giro di qualche giorno pagano questo gesto con una reazione che può manifestarsi sotto forma di mal di testa, brividi, febbre, euforia, intorpidimento, vertigini o mancanza di coordinazione. Almeno uno di questi sintomi si manifesta dopo ogni contatto con la Vera Fonte, ma possono manifestarsene contemporaneamente anche due o più, e ogni volta l’intervallo di tempo che trascorre fra le magia e la sua reazione è più breve.

Nel momento in cui i due eventi sono contemporanei la persona deve aver acquisito un certo controllo sul potere, altrimenti la sua morte è inevitabile.

Per chi rimane senza addestramento c’è il forte rischio di morire entro un anno dal primo contatto con la Vera Fonte. Nell’ultimo periodo la persona soffre di convulsioni fortissime, e non è più curabile neanche con l’uso dell’Unico Potere.

Alcune donne, definite “selvatiche” da quelle addestrate alla Torre Bianca, riescono a trovare da sole un sistema per imbrigliare in qualche modo il potere e sopravvivere. In genere si costruiscono senza neanche rendersene conto una barriera mentale che gli impedisce di raggiungere il loro vero potenziale. A volte questa barriera può essere infranta, anche se a prezzo di enormi difficoltà, e in questo caso spesso le selvatiche si rivelano essere incanalatici estremamente potenti.

Le donne che — condotte o recatesi spontaneamente alla Torre — superano l’addestramento raggiungono la qualifica di “Aes Sedai”.

La contaminazione di saidin

Robert Jordan, la Vera Fonte e la contaminazione di saidinNell’Epoca Leggendaria prima della Frattura del Mondo gli uomini che incanalavano correvano gli stessi rischi delle donne. Anche loro potevano bruciarsi la capacità d’incanalare o addirittura uccidersi maneggiando una quantità di saidin eccessiva per le loro forze. E anche loro avevano bisogno di un addestramento per poter controllare l’Unico Potere, al termine del quale si fregiavano ugualmente del titolo di Aes Sedai.

Il sigillo del Foro del Tenebroso, che pose fine alla Guerra dell’Ombra, cambiò tutto.

Nell’ultimo momento della battaglia il Tenebroso, in un estremo tentativo di sconfiggere Lews Therin Telamon e i suoi Cento Compagni, toccò la metà maschile della Vera Fonte, contaminandola. Una spiegazione molto chiara della situazione successiva a questa contaminazione viene fornita da Moiraine all’interno de L’Occhio del Mondo:

“«L’Unico Potere […] proviene dalla Vera Fonte, la forza motrice della Creazione, quella che il Creatore creò per far girare la Ruota del Tempo. […] Saidin la metà maschile della Vera Fonte, e Saidar, la metà femminile lavorano l’una contro l’altra e insieme nello stesso tempo per provvedere a questa forza. Saidin […] è contaminata dal tocco del Tenebroso, come acqua coperta da un sottile velo d’olio rancido. L’acqua è sempre pura, ma nessuno può toccarla senza toccare anche la contaminazione. Solo Saidar può essere usata senza pericolo.»”

La conseguenza del tocco del Tenebroso è la follia. Presto o tardi, dal tempo della Guerra dell’Ombra ogni uomo che incanala è destinato a impazzire. Per questo motivo una parte delle Aes Sedai si dedica al compito di cercare in tutto il mondo uomini in grado di toccare la Vera Fonte.

Il loro scopo è quello di domarli, per evitare che nella loro follia essi possano causare danni inimmaginabili, forse addirittura un’altra Frattura.

La contaminazione di Saidin è stata scoperta nel modo peggiore. Lews Therin e il piccolo gruppo dei Cento Compagni sopravvissuti al sigillo del Foro sono impazzirono. La loro capacità di manipolare l’Unico Potere era enorme, e finì per cambiare l’aspetto del pianeta. Terremoti dalla potenza inimmaginabile spianarono catene montuose e ne crearono di nuove e terre aride furono cancellate dai mari o nacquero là dove i mari sparirono in quello che fu definito il Tempo della Follia.

L’aspetto della terra cambiò a tal punto che si dice che quegli uomini, prima di essere trovati e uccisi o domati, causarono la Frattura del Mondo.



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