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Robocop

Creato il 13 febbraio 2014 da Flavio
Robocop2028. La Omnicorp è leader per la produzione di droidi destinati all'esportazione e dedicati alla gestione di situazioni di guerra al di fuori degli Stati Uniti. Stati Uniti che sono un mercato nel quale, per via del Dreyfuss Act, è vietato affidare la sicurezza alle macchine e che quindi è precluso alla corporazione. L'idea del suo Presidente, Raymond Sellars, a questo punto, è quella di creare un cyborg. Vagliati vari candidati, l'unico con un profilo psicologico affidabile risulta essere Alex Murphy, agente del Dipartimento di Polizia di Detroit. La sua condizione critica, a seguito di un attentato dinamitardo, il supporto della sua famiglia ed il carattere retto sembrano farne il candidato ideale per il progetto Robocop.L'interazione uomo/macchina, curata dal Dott. Dennet Norton, sembra funzionare abbastanza bene, fino a quando Murphy non inizia ad indagare sul crimine commesso ai suoi danni.
Ero sinceramente preoccupato. Quando ho letto, più di un anno fa, della notizia del remake di un film culto degli anni '80 del secolo scorso come Robocop ero veramente preoccupato. Come avrebbero potuto rendere le stesse sensazioni che Paul Verhoeven ci aveva regalato in passato? Come sarebbe riuscito Josè Padilha a far innamorare una nuova generazione del burbero ed ironico poliziotto robot?Devo dire che la visione del film mi ha lasciato sorpreso! E' un film eccezionale! Girato con garbo e rispetto per il predecessore, con una mano ferma ed una solida sceneggiatura che mette a proprio agio lo spettatore dall'inizio alla fine.
No! Non ci riesco... Non credetemi. Sto film è una ciofeca inimmaginabile! Veramente. Cioè, io credevo che lo sarebbe stato, brutto intendo. Non ho mai sperato che ne uscisse qualcosa di buono, ma, tante volte, capita che, anche se non ci credi a priori, poi il film ti piaccia. Ma questo è terribile!Prendete il Robocop originale e toglietegli tutta l'ironia di cui era stato intriso. Toglieteli la violenza talmente eccessiva che faceva il giro da essere ridicola. Toglietegli le pubblicità dissacranti inserite da Verhoeven per alleggerire il film in vista della censura. Toglietegli il sacrificio cristiano, la crocifissione, dell'eroe presente nell'originale. Metteteci un robot che si prende dannatamente sul serio. Metteteci un addestratore cattivo tanto per esserlo, che qualcuno lo deve fare. Metteteci una trama scontata, vecchia, lenta. Metteteci una regia da videogioco dei primi anni duemila. Metteteci Robocop nero, pecrhè così fa più tattico. Avete Robocop 2014.
Davvero di questi 100 minuti di inutile cinematografia, mirata al rilancio di un brand "visto che i fumetti al cinema tirano", non rimane altro che le buone prove di qualche attore di calibro. E meno male che Michael Keaton, che sarà sempre Batman per me e che mi è mancato un fracco, c'è. E meno male che Gary Oldman, che sembra essere il vero protagonista del film, alla faccia del robottone antropomorfo, c'è. E meno male che Samuel Jackson, che recita praticamente da solo per tutto il film, credo ci abbia messo due giorni a girare le sue scene (è probabile che ci abbia messo di più ad arrivargli il bonifico), c'è. Nella lista dei purtroppo dobbiamo metterci Joel Kinnaman, nei panni di Murphy, che col suo enorme nasone impesta lo schermo per fin troppo tempo, e che risulta essere uno degli attori più dimenticabili della storia. A rendere mitico Peter Weller era stato il restare nascosto dietro il casco per quasi tutto il film, il valorizzare il personaggio, il sacrificarsi per lui. Qui vediamo l'ostentata ricerca dell'opposto: interpreto un eroe mascherato e quindi mi si deve vedere in faccia. Tragica scelta.La trama soffre di convulsioni, di codardia e di stitichezza emotiva. Vi ricordate cosa doveva subire il protagonista nel film originale prima di diventare Robocop? In questo film la scelta perbenista, operata per non impedire ai ragazzini obesi dell'Ohio, già con le loro belle revolver nella cintura, di essere ammessi alla sala cinematografica, è di una paraculaggine inusitate. L'evitare il martirio dal quale l'eroe risorge è stata, a mio avviso, una scelta pessima.Del regista, detto dagli amici "quattro salti in Padilha", preferisco non parlare se non per dire che mi ha veramente annoiato.La colonna sonora si salva, grazie ad un paio di canzoni degli anni '60 del secolo scorso.Gli effetti speciali si riducono a computer grafica qua e là, dei finti cellulari trasparenti che neanche nei film di quindi anni fa erano usati per fingere di ambientare una storia nel futuro, e le lucine a led nel casco e sulla moto di Robocop.
No. Dai. Sul serio. C'è gente che paga per andare al cinema. Non potete turlupinare loro 8/10 € in questo modo perverso. Magari c'è davvero chi crede di andare a vedere un buon prodotto.Un film che non stupisce e che conferma l'impressione iniziale: boiata.

Titolo originaleRoboCop

Lingua originaleinglese

Paese di produzioneStati Uniti d'America

Anno2014

Durata121 min

Colorecolore

AudioDolby DigitalSDDS

Generefantascienzaazione

RegiaJosé Padilha

SoggettoMichael Miner e Edward Neumeier (personaggi)

SceneggiaturaNick Schenk, James Vanderbilt,Joshua Zetumer

ProduttoreMarc AbrahamGary Barber,Roger Birnbaum, Brad Fischer,Mike Medavoy, Arnold Messer,Eric Newman, David Thwaites

Produttore esecutivoBill Carraro

Casa di produzioneColumbia PicturesMetro-Goldwyn-Mayer, Revival 629, Strike Entertainment

Distribuzione(Italia)Sony Pictures

FotografiaLula Carvalho

MontaggioPeter McNulty, Daniel Rezende

Effetti specialiDavid Reaume

MusichePedro Bromfman

ScenografiaMartin Whist

CostumiApril Ferry

TruccoAngela Maldone

Interpreti e personaggi

Doppiatori italiani


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