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Rock and roll stories: così incontrai Patti Smith

Creato il 13 giugno 2013 da Rory

pattiSmith

Con la mia dolce Chiara prima del concerto

Miei cari amanti del r’n'r,

ieri sera sono stata al concerto di Patti Smith, come vi avevo già detto e cosa incredibile e incredibilissima sono riuscita a incontrarla! E’ durato trenta secondi… ma sempre meglio di niente, no?

Dunque, dovete sapere che io sono una vera carampana della zia Patti, che ascolto da quando ero una bimba, infatti “Because the Night” è probabilmente la prima canzone che io abbia mai cantato quando ero giovine e cantavo in cover band di paese (bellissimi tempi). Tutte le volte che ho potuto sono andata a vederla in concerto, in barba a chi dice che viene sempre qui a Napoli (manco fosse Gigione poi, gente ingrata), sebbene non sia mai riuscita ad incontrarla.

Ieri invece le ho finalmente stretto la mano e devo tutto questo un po’ a uno dei miei boss, Giulio (grazie!) il direttore di Freakout e tanto a Chiara che da vera groupie ha fatto sì che riuscissimo ad incontrarla. Lei ha infatti avuto la geniale intuizione di pizzarci al lato del palco, vicino alle transenne e al posto dove c’erano le scale per accedere al palco e dunque Patti sarebbe salita. Mentre eravamo lì a canticchiare “Horses”, lei è passata, ha stretto qualche mano e noi, un po’ da bimbeminkia, abbiamo iniziato a gridare PATTI PATTI! e lei si è avvicinata e ci ha stretto la mano e noi le abbiamo gridato I LOVE YOU! in un amabile coro. Lei ha ridacchiato, ci ha salutato ed è risalita sul palco (detto questo, è più dignitoso fare scene bimbominkia per Patti Smith che per quella gentaglia che va di moda adesso… ragazzine, ricordatevelo!). Inutile dire che dopo siamo rimaste con gli occhietti a cuoricino per tutta la serata, che si è conclusa col chitarrista che ci ha donato simpaticamente un plettro, avendo sentito che sapevamo interloquire con lui in inglese.

Insomma: ho detto a Patti Smith che la amo, posso morire un po’ più felice.



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