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Roma, proiezione del documentario “Il museo chiude quando l’autore è stanco”

Creato il 15 aprile 2014 da Af68 @AntonioFalcone1

Poster Il Museo chiudeMercoledì 16 aprile, a Roma, presso il Cineclub Detour (Via Urbana, 107), alle ore 21.00, avrà luogo la prima proiezione ufficiale del documentario Il museo chiude quando l’autore è stanco.
All’evento prenderanno parte gli autori, Paolo Buatti e Luca Marino, insieme al protagonista, l’artista Fausto Delle Chiaie, il quale da oltre vent’anni espone i propri lavori nella Capitale, ed è ormai divenuto un volto noto, in particolare per chi transita fra i marciapiedi tra l’Ara Pacis e il Mausoleo di Augusto, luogo che ospita il suo Museo all’aria aperta: sculture, disegni, pitture, prendono forma dagli spunti offerti dal contesto urbano, naturale, sociale, quali oggetti smarriti o abbandonati, rifiuti, piante, dinamiche e comportamenti umani, trasformati appunto in opere, idonee anche, mutuate dall’ironia, a divenire critica sociale o, per esempio, boutade, provocazione.

Frame Il Museo chiude
Queste modalità di essere artista hanno fatto sì che in Paolo Buatti maturasse l’idea volta a realizzare un documentario, in modo che Fausto potesse raccontare al pubblico la sua arte, le sue opere, il loro significato: dalla collaborazione con Luca Marino è quindi nato Il museo chiude quando l’autore è stanco, il quale si palesa come un punto d’osservazione privilegiato che l’artista ha voluto offrire del proprio mondo, delineato attraverso le sue realizzazioni, valide sostitute di pensieri e parole nel loro essere “informali”, non appartenendo (non più) all’arte “ufficiale”. E lui è sempre lì, ad accogliere i passanti/visitatori, spesso indotti a delle riflessioni, a volte condivise, grazie alla disponibilità al dialogo propria dell’autore, anzi loro stessi possono divenire un’opera o farvi parte.

Fausto Delle Chiaie (ilmuseochiude.com)

Fausto Delle Chiaie (ilmuseochiude.com)

Il titolo attribuito dall’autore alle proprie realizzazioni è il punto di partenza della sua filosofia artistica, un particolare percorso che ha trovato vari estimatori, come dimostrato dai tanti contatti e messaggi, molti provenienti dall’estero, che interessano il sito web e la fanpage di Facebook del documentario, girato nel 2012, mentre a maggio dell’anno successivo è stato selezionato tra i cortometraggi fuori concorso dello Short Film Corner del 66mo Festival di Cannes e quindi inserito nel Catalogue du Court, riscuotendo interesse tra gli addetti ai lavori, anche internazionali.
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Fausto Delle Chiaie

Fausto Delle Chiaie

Fausto Delle Chiaie (Roma, 1944), si è formato alla Scuola libera del Nudo della Capitale, prima di viaggiare in Italia e in Europa (Francia, Belgio, Olanda e Irlanda) per esporre le proprie opere.
A metà degli anni ’80 crea “l’infrazionismo”, ovvero sceglie degli spazi espositivi – musei, ma non solo – e vi si introduce “clandestinamente” posizionando le proprie opere. Sono donazioni forzate, ai luoghi e ai suoi abitanti, che l’artista fa in gallerie e spazi aperti, lavori di vario genere spesso dettati dagli spunti che il luogo offre. Da un ventennio l’artista romano si è “appropriato” dei marciapiedi accanto all’Ara Pacis Augustae, dove ha creato il suo Museo all’Aria Aperta. Paolo Buatti, marchigiano, attualmente vive e lavora a Roma nel campo dell’authoring cinematografico e del graphic design. Dopo aver maturato esperienze in diversi ambiti della comunicazione visiva ha deciso di mettere in campo le sue conoscenze e realizzare questo documentario.
Luca Marino, calabrese, giornalista, ha lavorato per radio, tv e carta stampata. Vive e lavora tra Roma e Bovalino (RC). Attualmente è redattore del sito cinematografico Actingnews.it e collabora con Il Quotidiano della Calabria, oltre a occuparsi di comunicazione.


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