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Rosette di pasta (e scoprire il bello del superficiale)

Da Maric740

Rosette di pasta (e scoprire il bello del superficiale)

E poi è arrivata l’illuminazione. Da ‘pause’ passo a ‘stop’. Qui non se ne può proprio più di pensare, di cercare, di chiedersi e di aspettare. Qui c’è una gran voglia di prendere tutto quello che viene offerto senza farsi troppi scrupoli morali. Alla domanda ‘è una cosa seria’ vorrei rispondere senza abbassare la testa, ma con un vigoroso no con scossa orizzontale di frangetta (e magari aggiungendo un bel sorrisone). Adesso non si pensi che abbia preso il sopravvento Lily la tigresse, ma anche la parte Suoraccia di me ha bisogno di una bella vacanza alle Maldive (no, altrimenti la seguo, diciamo in Tibet a scoprire le antiche tradizioni, ecco). Qui c’è voglia di vita e di smettere di avere fretta di inseguire chissà quale sogno di stabilità. Per la prima volta mi rendo davvero conto di come questa inaspettata libertà potrebbe risultare appagante smettendo di considerarla una ‘condizione minore’. La minorata single si è trasformata nella libera sorridente, anche se sarebbe stato meglio nella single maggiorata.. ma forse a quel punto avrei risolto molti problemi e non avrei nemmeno più un blog… mmm, questa forse è una considerazione un po’ sottile, nella sua superficialità. Comunque l’elogio non è tanto alla ‘superficialità’, quanto alla ricchezza che la superficialità stessa può offrire nei casi in cui la profondità se ne sia andata in Tibet a meditare, senza intenzione alcuna di fare rientro.

Ma la vita, si sa, è imprevedibile. 

Rosette di pasta (e scoprire il bello del superficiale)

ROSETTE DI PASTA CON NOCI E BACON

1 confezione di pasta per lasagne (io la ho preparata in casa con 300 gr di farina e 3 uova, ma non è obbligatorio)

100 gr di bacon in fettine sottili

100 gr di noci

100 gr di parmigiano o grana

1 spicchio di aglio

1/2 bicchiere di olio d’oliva

60/70 gr di robiola

latte q.b

sale, pepe

panna fresca da cucina

Ho preparato il pesto alle noci tritandole nel frullatore insieme a mezzo spicchio di aglio e mischiando poi il tutto con una buona parte del formaggio grattugiato. Ho allungato il tutto con l’olio, aggiunto lentamente. A questo punto a mio avviso va un po’ a gusti, io allungo sempre i pesti con del formaggio leggero o con del latte, fino a raggiungere la consistenza desiderata e alla fine aggiusto di sale.  Per questa ricetta la corposità del pesto deve essere una buona via di mezzo, certamente non troppo liquido. Prendere adesso la pasta tirata e dividerla in rettangoli lunghi e larghi una quindicina di cm. Cospargere ogni foglio di pasta di pesto e arrotolarlo su se stesso. Tagliare poi ogni rotolino alto circa 2/3 cm. Posizionare i rotolini in una teglia con la parte ‘aperta’ verso l’alto. Una volta pronta tutta la teglia, infilare nel centro esatto di ogni rotolino un pezzettino di bacon, in modo che il rosa della carne resti in vista. Aggiungere un po’ di panna liquida, il giusto perchè rivesta il fondo della teglia di un paio di millimetri. Cospargere di grana e infornare a 180° per 30 minuti. La parte superiore dei rotolini risulterà molto croccante, forse troppo. La prossima volta credo che spennellerò le fette di pasta con un po’ di latte prima di spalmarle con la salsa di noci, vediamo se andrà meglio… c’è da dire che il risultato estetico è stupendo. Grazie Enza, che a Natale ci hai stupito con effetti speciali. Adesso voglio vedere le foto di Paola e Ste che ripetono con grembiule di Gucci :)



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