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La trama (con parole mie): in una piccola cittadina di montagna in cui l'emergenza più grande pare essere quella dei gatti sugli alberi, il capo dei pompieri locali C.D.Bales, un uomo brillante, colto, dalla battuta pronta, temibile nel corpo a corpo ma con un naso di dimensioni spropositate, si innamora dell'astronoma Roxanne, giunta in loco per trascorrere l'estate studiando quella che potrebbe rivelarsi una cometa.
Quando viene arruolato il giovane ed aitante Chris come addestratore degli uomini di Bales, la ragazza si scopre attratta da quest'ultimo, che bloccato dalla timidezza e da una piuttosto evidente mancanza di profondità chiederà a C.D. di intercedere per lui grazie a lettere e convincenti serenate di parole.
Quando Roxanne, però, scoprirà la vera natura di Chris e l'inganno orchestrato da Bales, i due si troveranno faccia a faccia per un chiarimento che potrebbe cambiare la vita di entrambi.
Spesso e volentieri capita, in casa Ford, che sia io a proporre a Julez film che lei non ha visto, altrettanto spesso e volentieri suscitando ira funesta o più facilmente sonno profondo.
Molto più raramente, invece, accade il contrario, con il recupero di titoli ancora assenti dalla lista delle visioni del sottoscritto: Roxanne è stato uno di questi casi.
Modellato sul Cirano de Bergerac di Rostand e diretto dal Fred Schepisi di Sei gradi di separazione - che, al contrario, è passato sui miei schermi almeno in un paio di occasioni e che la signora Ford non ha ancora visto -, Roxanne è una commedia leggera poggiata quasi interamente sulle spalle di uno scatenato Steve Martin, che oltre a custodire un segreto che gli permette di essere pressochè identico da trent'anni a questa parte si rivela come un insolito e buon Cirano, guidato da ingegno e prontezza verso il cuore dell'amata, interpretata in questo caso da un'altra beniamina di casa Ford, Daryl Hannah.
La cosa più interessante ed anche il limite più evidente di questo classico del Cinema "da coppia" è data dalla volontà di infondere al personaggio di C.D./Cirano un'energia decisamente più comica che tragica, al contrario di quanto fece Rappeneau nella sua rappresentazione dell'opera originale portata in scena magistralmente da un Depardieu indimenticabile pochi anni dopo: in questo senso, la mano del protagonista - anche produttore - si fa sentire, e come per la versione "tengo core italiano" tende a perdere nel passaggio tra lingua originale e adattamento, che non permette di avere il polso di tutte le battute ed i giochi di parole messi in scena dall'eroe dal lungo naso.
Sequenze come quella del pub - con uno Steve Martin davvero in stato di grazia -, comunque, riescono a rompere lo schermo e risultare irresistibili anche in italiano, evidenziando quello che è il vero, incredibile e più magico talento del personaggio: l'oratoria.
Lo stesso messo al servizio del giovane Chris, timido e stupido pretendente di Roxanne cui C.D. apre le porte della camera dal letto della donna grazie ad una serie di passaggi in bilico tra romanticismo e gioco, che fanno seguito alla divertentissima stesura della prima lettera d'amore del giovane pompiere, con il progressivo modellare degli stati d'animo di quest'ultimo da parte del suo capo - un'ottima lezione sulla traduzione degli istinti primari tutti maschili in modo che possano essere compresi da una donna e sfruttati per conquistarla -.
Peccato che la natura in qualche modo dualistica del film non permetta a nessuno dei suoi caratteri di liberare completamente il proprio potenziale, quasi la sceneggiatura fosse indecisa sulla strada da prendere - commedia leggera o film romantico in tutto e per tutto? -, limitando di conseguenza anche le scelte registiche di Schepisi, certamente non ardite o interessanti come quelle del già citato Sei gradi di separazione.
Il risultato è comunque piacevole e leggero, si lascia guardare con quel misto di malinconia per i tempi andati - un film come questo, ora, non sarebbe davvero più possibile realizzarlo - e l'interesse per l'approccio colto alla materia dell'amore, regala alcuni passaggi effettivamente divertentissimi e, andando a spulciare nella memoria, permette di scoprire anche i volti di numerosi caratteristi che ognuno di noi avrà visto almeno un centinaio di volte tra una pellicola e l'altra di quel periodo - c'è spazio anche per un giovane Damon Wayans, che molti di noi conoscono per i suoi ruoli nella serie Tutto in famiglia e soprattutto L'ultimo boy scout -.
Una proposta di quelle che mettono d'accordo un pò tutti, perfetta per le serate di coppia che periodicamente giungono in soccorso della metà in rosa normalmente allucinata dalle scelte di noi dall'altra parte della barricata e per i momenti da famiglia, di quelli con il camino accesso e il cenone in tavola o una grigliata in giardino e poi tutti in piscina.
Ovviamente in senso positivo.
E nonostante si trovi sempre chi nega certi piaceri, tutti noi continueremo ad essere sensibili - chi più, chi meno - al romanticismo.
Anche quando lo stesso nasconde più semplicemente un desiderio inespresso.
MrFord
"Ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi!"
Francesco Guccini - "Cirano" -
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