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Rugby: la nuova stagione del Cus Ad Maiora Rugby 1951 ha i colori dei giovani

Creato il 18 settembre 2014 da Sportduepuntozero

rugby - cus ad maioraNella sede del CUS Torino di via Braccini 1 a Torino, sono stati presentati questa mattina la nuova stagione del CUS Ad Maiora Rugby 1951 e la terza edizione del Trofeo della Mole, manifestazione organizzata dall’Associazione “Amici nel Rugby” che sabato alle ore 17,30 a Settimo Torinese vedrà di fronte il CUS Ad Maiora e il VII Rugby Torino. Di seguito le dichiarazioni dei relatori che hanno preso parte allaconferenza stampa: “Inizia all’insegna delle novità e di un grande entusiasmo – dichiara il numero 1 del Cus Torino, Riccardo D’Elicio – la nuova stagione, che coincide anche con il secondo anno di vita della Public Company CUS Ad Maiora Rugby 1951. Si tratta di un progetto innovativo, che abbiamo lanciato per primi e che ha suscitato un grande interesse in giro per l’Italia. Sono venuti da Padova per mutuarlo e anche altrove se n’è parlato molto. Per quanto ci riguarda Ad Maiora finora ha avuto il merito di far interessare al rugby nuove persone. I soci attualmente sono 50 e, proprio mentre si sta avvicinando il momento del rinnovo delle quote, sono convinto che il numero crescerà. Sappiamo che non è facile, ma continueremo a investire tutte le nostre energie per promuovere un’iniziativa nella quale crediamo e che a nostro parere rappresenta il futuro di questo e di altri sport.

Sono contento di avere qui al mio fianco Massimo Malvagna, che oltre a essere un grande manager, oggi è anche un gradissimo appassionato di rugby. La sua è una presidenza pesante per il presente e il futuro della palla ovale al CUS e a Torino. È arrivato un allenatore come Andre Bester, uomo in possesso di esperienze importanti in giro per il mondo e di capacità indiscusse. Non stiamo chiedendo al team di vincere il campionato e di salire in Eccellenza. Vorrei invece continuare ad alimentare la storia del CUS Torino Rugby e permettere a questo sport straordinario di formare dei giovani di qualità, che possano poi utilizzare al meglio i valori imparati sul campo nella vita e nel lavoro. Obiettivo di quest’anno è arrivare ad avere 1000 bambini che giochino nelle giovanili del CUS Torino. Abbiamo un dirigente nuovo come Marco Pastore, che ha fatto esperienze importanti al di fuori del mondo del rugby.

Abbiamo cercato di costruire puntando al top, con ragazzi che, grazie al Progetto AGON, hanno deciso di venire a studiare e a giocare a Torino e con giocatori che hanno scelto di rimanere al CUS. La nostra squadra è a vocazione universitaria e sono certo che i nostri atleti, in quanto anche studenti, potranno rappresentare un elemento di attrazione nei confronti dei loro colleghi stranieri. È un valore aggiunto che abbiamo e che l’Università e il Politecnico ci permettono di sfruttare. Un altro fiore all’occhiello che la città ha è il nuovo campo nato in piazza d’Armi. È una struttura che unisce il mondo universitario e quello militare, che ha sposato il rugby come strumento di formazione fondamentale, e mi auguro che in futuro possa diventare molto più che una location di gioco. Vogliamo anche rendere sempre più accogliente il centro sportivo Angelo Albonico di Grugliasco, che è la nostra casa, e stiamo facendo grandi sforzi per creare una club-house che possa diventare un vero luogo di aggregazione. La Heineken ci sta dando una mano importante e confidiamo di poterla inaugurare nei prossimi mesi».

Andre Bester, Coach squadra senior e direttore tecnico del progetto CUS: «Per me essere al CUS Torino è una grande opportunità e sono venuto qui per le enormi potenzialità che la società ha. Questo gruppo di ragazzi per l’impegno che ci mette è il migliore che abbia mai trovato nella mia carriera di allenatore. Tutti devono credere di essere speciali Dobbiamo cambiare la nostra mentalità e avvicinarla a quella anglosassone. Il mio compito è di sviluppare in ognuno la leadership. Con 15 leader in campo si vince il campionato. Sono convinto che il salto in Eccellenza sia già possibile e ci proveremo con tutte le nostre forze. Penso che il nostro girone sia difficile per le altre squadre».

Andrea Merlino, Capitano prima squadra: «Essere da due anni il capitano di questa squadra è per me un grande privilegio ed è stato anche lo stimolo per continuare a dare il massimo ogni giorno per i miei compagni. Quest’anno tutto è stato rivoluzionato, perché con il cambio di allenatore siamo passati da un metodo a un altro completamente diverso. Ho però visto con piacere che tutti si sono gettati a capofitto in questa nuova avventura, sospinti da un grande desiderio d’imparare. Ci auguriamo di fare una stagione migliore della passata e di progredire individualmente come atleti e come persone».


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