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Running Free: la playlist di Metal Skunk per uno jogging più demoniaco

Creato il 08 giugno 2015 da Cicciorusso

rocky

Noi adoratori delle teste di capra tendiamo a non dare eccessiva importanza alla forma fisica, anzi in genere ci facciamo vanto dello sfoggiare fisici inadeguati che facciano bella mostra degli eccessi r’n’r che generalmente si associano al nostro credo. Certo, però, quando l’estate arriva sono cazzi per tutti; nessuna tipa da spiaggia troverà troppo eccitante la scritta UNSCARRED sull’addominale sblusato, difficilmente la bagnina di Rimini riuscirà a decifrare il tatuaggio dei Saint Vitus deformato dall’adipe che adorna una cadente tettina maschile.
Per fortuna ci siamo noi di Metal Skunk che, dopo avervi segnalato i consigli in ars amatoria del Conte Burzum, vi proponiamo oggi alcuni suggerimenti sportivi sul come rimettervi in forma. Quest’estate non dovrete per forza accontentarvi della sfasciona rimediata al Wacken dopo dodici birre ma potrete puntare a categorie femminili ben più prelibate quali le ruspanti pischelle discotecare di Ibiza o le espertissime MILF della Costa Azzurra.
Un buon modo per rimettersi in forma è andare a correre. La corsa è l’allenamento basilare per eccellenza, a parte un paio di scarpe adatte (essenziali) non servono particolari attrezzi, strutture o insegnanti. E’ una cosa che potete fare tranquillamente da soli, si tratta di un esercizio semplice che porta con sé notevoli benefici quali perdita di peso, riattivazione del metabolismo, miglioramento della respirazione e ha un effetto tonificante in generale. Certo anche lo jogging va praticato con qualche accortezza perché non del tutto privo di controindicazioni. Infarti a parte, il problema più frequente sono fastidi alle ginocchia che sono particolarmente sollecitate nell’esercizio (soprattutto se non siete magrissimi). Per evitare problemi, una normale sessione d’allenamento dovrebbe oscillare tra i quaranta minuti e un’ora al massimo, non più di tre volte a settimana. Se poi avete intenzione di prepararvi ad una maratona allora il discorso è completamente diverso e bisogna seguire programmi specifici. Qui si parla di un allenamento base per gente che di solito lo sport lo vede dal divano con la birra in mano più che praticarlo. Oltre alle scarpe adatte quello che può rendere il tutto più piacevole (quando non propriamente bello) è avere una colonna sonora adatta, Spotify è pieno di playlist per andare a correre ma, credetemi, nessuna di quelle che vi propongono può soddisfare davvero i bisogni dei lettori di questo blog. Quella proposta qui di seguito invece è stata assemblata con criteri rigorosamente scientifici che uniscono il piacere al massimo dei risultati. Buona sudata!

Torniquet – Spidergawd: uno dei migliori pezzi da uno dei migliori album usciti per ora nel 2015. Potrebbe essere il pezzo dell’estate, per ora è il pezzo da jogging. La positività necessaria e il passo giusto per una bella partenza.

Come Out And Play – The Offspring: il punk melodico di scuola Epitaph è il miglior tipo di musica per l’attività fisica all’aperto (snowboard, mountain bike, lanciarsi con il paracadute e tutte queste cose che qui nessuno sa fare) ed è quindi perfetto anche per la corsa. Questo è uno dei singoli più noti del genere e contiene quel pizzico in più di testosterone bellicoso rispetto al canone che lo rende perfetto a questo scopo.

Get Some Go Again – Rollins Band: molte persone sono scoraggiate dall’andare a correre perché “mi rompo le palle”. Comprendo la difficoltà iniziale: non ci sono partite da vincere o gol da segnare. L’attività in sé non presenta motivazioni intrinseche, è una faccenda che si gioca esclusivamente sul piano personale. Qui entra in gioco Rollo, ossia il motivatore per eccellenza. I like it, I like it, I like when it’s tough. Mr. Hot Animal Machine sarà il vostro personale sergente di Full Metal Jacket, in un modo o in un altro farà muovere il vostro culone flaccido.

The Sun Smells Too Loud – Mogwai: ok, ci sono il ritmo e le motivazioni, ma la cosa principale per godersi al massimo un allenamento è “entrare nella zona”. Un brano del genere serve esattamente a questo: non bruciare tutto subito, liberare la capoccia e trovare il passo giusto (quello che funziona per voi).

Mission Sunset – Palms: come sopra, il pezzo però è particolarmente bucolico e contemplativo. Per il vostro allenamento scegliete un parco o un bel percorso nel verde.

Blood Like Cream – Red Fang: i due pezzi precedenti servivano a prendere una certa costanza e a dosare le energie, ora però bisogna spingere un po’ altrimenti ci si addormenta. Se i tempi si erano un po’ alzati questo serve a recuperare, io spesso ci faccio il mio miglior parziale.

Bonzo Goes To Bitburg – Ramones: vabbè, ogni scusa è buona per sentire un pezzo dei Ramones.

Over And Over Again – Uncle Acid & The Deadbeats: satanismo zumpappà, la felicità di sudare canticchiando canzoni che parlano di streghe che bruciano sul rogo. La sublimazione delle contraddizioni che animano il runner metallaro, tutto in tre minuti.

Seasons Of Pain – Danzig: l’allenamento entra nella sua parte finale, questo brano è l’equivalente della scalata per un ciclista, qui provi di che pasta sei fatto. In sostanza si tratta di capire se sei un vero uomo oppure no. Inutile dirlo, mollare ora non è un’opzione.

Cool Waves – Spiritualized: stiamo arrivando verso la fine, il giro è quasi (quasi!) finito. E’ il pezzo che serve per raccogliere le energie e rifiatare un attimo prima dello sforzo finale. La sensazione che evoca è quella di stare ai Campi Elisi, quando avrete acquistato una forma discreta qui le gambe vanno da sole ed è come correre tra le nuvole.

A Light In The Black – Rainbow: la ricerca della gloria giace al fondo di qualsiasi tipo di attività sportiva. Qui si tratta di costruire la vostra epica personale in otto minuti. A darvi una mano ci pensa la coppia Blackmore-Dio.

Il giro è finito: la doccia calda, la birra fredda, il valhalla, il nirvana, qualsiasi sia la cazzata a cui credete, ora è un po’ più vicina. Però fate anche un po’ di stretching che altrimenti il giorno dopo rischiate di svegliarvi con due ciocchi di legno al posto delle gambe. Seguendo questa routine per almeno un paio di volte a settimana e magari abbinandoci il lavoro anaerobico suggerito da Ciccio in breve tempo riuscirete a raggiungere una forma fisica tale che vi permetterà di uscire vivi da una rissa da bar con Phil Anselmo. E il premio Adone di Capocotta edizione 2015 non ve lo toglie nessuno.



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