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RUSPANTE, RUSPA, RUSPO; Lettori; Paesidapersone

Creato il 11 giugno 2014 da Chinalski

Parole a confronto

Ruspànte
Participio presente di ruspare.
Aggettivo.
1. Che razzola, detto di gallinacei.
Pollo ruspante: allevato in libertà all’aria aperta, in maniera tradizionale, nutrito con cibi naturali e genuini, in contrapposizione ai polli d’allevamento, cresciuti in ambienti chiusi e con mangimi industriali.
2. (figurato, scherzoso) Riferito a prodotti varî, naturale, genuino, non artificiale e contraffatto: un vino ruspante, cucina ruspante.
(scherzoso) Riferito a persona, semplice ma un po’ grezzo: è un tipo troppo ruspante per i miei gusti.

Rùspa
Derivato di ruspare.
Sostantivo femminile.
Macchina usata per lavori di scavo superficiale, sollevamento e trasporto di terreno; è costituita da un cassone a pala dentata o a benna, generalmente montato sulla parte frontale di un trattore e azionato idraulicamente.

Ruspàre
Dal latino ruspāre ‘scrutare, ricercare, rastrellare’.
Verbo transitivo.
1. Detto di pollame, razzolare.
2. (non comune) Rastrellare il terreno per cercare le castagne dopo la raccolta.
3. Spianare il terreno con la ruspa.

Rùspo
Derivato di ruspare.
Sostantivo maschile.
(non comune) Ruvido, scabro.
1. Moneta ruspa: nuova, non ancora levigata dall’uso.
2. Ducato d’oro in uso a Firenze fino agli inizi del secolo XIX.
(regionale toscano, plurale) Quattrini, denaro.

I lettori ci scrivono

Si parlava dell’importanza delle cascine in Piemonte, ci ha scritto Mario Cacciari a riguardo delle cascine romagnole.

— La piazzetta del piccolo centro di Sasso Morelli (BO) non è altro che una classica cascina lombarda fuori zona.
L’architetto Cosimo Morelli 1732-1812 (Paesi da persone…), di origine ticinese, ma imolese di nascita, fu l’architetto più richiesto dello Stato Pontificio nella seconda metà del Settecento e tra i più attivi artefici del rinnovamento neoclassico in Italia.
Accumulata una certa fortuna economica, acquistò un bell’appezzamento di terreno nella bassa imolese in una località denominata Sasso e vi stabilì la sua residenza al centro di una fattoria modello (per quei tempi, ma anche per oggi) che, da buon Maestro Comacino, pianificò sul modello della classica cascina dei suoi luoghi di origine.
Da un lato della strada pubblica, fiancheggiante il canale, stava la signorile abitazione (oggi Villa Mongardi) fronteggiata, dall’altro lato, dall’attuale piazzetta. Gli edifici che razionalmente la circondavano su tre lati erano piccole ma comode abitazioni su due piani riservate alle famiglie dei coloni. Tutte dotate di piccolo orto, magazzino, pollaio, porcilaia e quel tanto di servizi civili che l’epoca consentiva.
Insomma, una cittadella moderna, voluta da una sciùr padrùn di illuminate vedute, oggi divenuta questo piccolo, vivace centro, che ricorda nel nome quello del suo creatore. Gli edifici dei coloni al 60% sono ancora intatti e meritevoli di restauro. Il significato della piazzetta, invece, purtroppo è oggi irriconoscibile per la piantumazione (una volta tanto deprecabile) con alberi di alto fusto.
Anche in Romagna, dunque, come rileva Laura, le cascine (o quanto meno questa, che forse è l’unica di questo tipo) sono segnate sulla mappa. —

Paesi da persone

Sasso Morelli, proposto da Mario, lo segnaliamo ma non lo inseriamo nella lista poiché si tratta solo di una località, e non vogliamo allargare troppo il campo di azione delle nostre ricerche.


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