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Sale il DJ, scende il Nasdaq Strepitosa Nike, allarmante ...

Da Pukos
Sale il DJ, scende il Nasdaq Strepitosa Nike, allarmante ...

Sale il DJ, scende il Nasdaq

Strepitosa Nike, allarmante Micron Technology. Bene McDonald’s e Merck, male Intel e Texas Instr. Attenzione anche ai continui cali di HP.

Seduta davvero contrastata per gli indici statunitensi, mentre il Dow Jones l’ha trascorsa interamente in territorio positivo, per il Nasdaq è stata totalmente negativa, e lo S&P500, così per non schierarsi, ha terminato la giornata praticamente invariato.

Un solo dato macro previsto in giornata, ma decisamente importante, l’Università del Michigan ha reso noto il suo indice relativo alla fiducia dei consumatori, balzato a 96,1 punti, quindi ben oltre le attese (94,6 punti).

Come ogni dato positivo, però, occorre fare i conti con l’avvicinarsi del momento in cui avrà inizio una politica monetaria meno espansiva, molto temuta dalla Fed, ma in particolare dal mercato.

Il dato negativo del Nasdaq può effettivamente risultare preoccupante, soprattutto perché molti ritengono l’indice tecnologico particolarmente “gonfiato” ed il dato odierno di Micron Technology, quindi di un settore rilevante come quello dei semiconduttori, potrebbe risultare proprio un campanello d’allarme.

Obiettivamente stiamo parlando di una società in difficoltà fin dall’inizio dell’anno, quindi non proprio di una sorpresa, ma la trimestrale resa nota oggi ha fatto precipitare le quotazioni del titolo al livello del novembre 2013 e naturalmente ha condizionato anche le performances di colossi del calibro di Intel e Texas Instruments.

Dal punto di vista del mercato valutario poco da dire se non che il cambio Eur/Usd si è mantenuto sotto quota 1,12 in attesa di novità sulla vicenda greca che arriveranno nel fine settimana.

Wall Street sarà senza dubbio influenzata, nella seduta di lunedì prossimo, dall’esito della riunione europea per l’affare Grecia, ma ritengo anche che successivamente tornerà ad essere molto più condizionata dalle possibili decisioni della Fed che non dalle beghe del Vecchio Continente.

Dow Jones (+0,32%) gran balzo ed ennesimo record storico per Nike (+4,37%) che non solo supera quota 108 dollari, ma anche 109 ed, in intraday, è arrivata fino a 110,34 dollari, insomma, tanto per capirci, il guadagno dai minimi del marzo 2009 è del 474%!!! In salita anche McDonald’s (+1,57%) e Merck (+1,02%)

Pesante il ribasso di Intel (-3,03%), in calo anche Microsoft (-0,85%) e Du Pont (-0,83%)

S&P500 (-0,03%) di nuovo ad un soffio dal proprio massimo assoluto Abbott Laboratories (+1,30%), possiamo invece parlare di un rimbalzino per Allstate (+1,23%) ed Apache Corp. (+1,18%)

Secondo ribasso consecutivo per EMC (-2,18%), è invece arrivata al settimo calo di fila Hewlett Packard (-2,18%), ancora giù anche Monsanto (-1,95%).

Nasdaq (-0,62%) cerca di risalire Bed Bath & Beyond (+2,72%), trattasi di rimbalzo per Charter Comm. (+2,18%), torna invece nei pressi dei propri massimi storici Monster Beverage (+1,91%)

Crollo verticale per Micron Technology (-18,29%), ai minimi degli ultimi 18 mesi, quarto ribasso consecutivo per Avago (-2,93%) e torna a scendere anche F5 Network (-2,35%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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