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Salta l’apertura dell’ovovia per disabili

Creato il 26 febbraio 2013 da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Salta l’apertura dell’ovovia per disabiliCon gli sci sul ponte della Costituzione, ideato da Santiago Calatrava a Venezia, contro lo stop all’apertura dell’ovovia per disabili. Tra lo stupore dei turisti, un gruppetto di cittadini dell’associazione Venessia.com ha inforcato ad ora di pranzo sci e snowbord per lanciarsi dalla sommità. «Volevamo testare l’ovovia - racconta con un pizzico di ironia Matteo Secchi - e protestiamo vivamente perché noi a Venezia non verremo a sciare mai più. Non si possono lasciare chiusi degli impianti in piena stagione turistica». 
Scherzi a parte, Secchi lascia trasparire la rabbia dell’associazione per una struttura ritenuta inutile e costosa, che avrebbe dovuto essere inaugurata oggi e su cui pende un fascicolo di indagine della Corte dei conti relativo alle spese, quasi raddoppiate nel giro di tre anni. Con tre righe di comunicato in serata il Comune ha fatto sapere che «non è attualmente possibile indicare una data in cui la struttura sarà fruibile dal pubblico», perché le operazioni di «messa a punto» sono «ancora in corso». Insomma, nonostante quelli effettuati, c’è forse bisogno di altri test prima dell’entrata in servizio dell’ovovia.
Come nei migliori thriller, così la storia del quarto ponte sul Canal Grande, inaugurato senza tagli del nastro una sera del settembre 2008, dopo anni di polemiche continua a riservare colpi di scena. Tassello su tassello, tutto sembra fatto per costruire una fama un po’ sinistra, per chi ci crede, attorno a quello che viene considerato da schiere di estimatori «un gioiello dell’architettura». A lavorare `contro´ il ponte nel tempo sono intervenuti diversi fattori: dalle lungaggini sui tempi di costruzione, alla chiusura di alcune imprese che vi hanno lavorato, alle inchieste - sono pronte le citazioni a giudizio per l’ideatore e alcuni tecnici - al fatto che nei primi mesi di «attività’ la lista di persone che dicevano di essere cadute mentre lo percorrevano sembrava un elenco telefonico.
Quasi in parallelo alla costruzione del ponte negli anni, poi, è scoppiata la polemica sulla non fruibilità del manufatto parte delle persone con disabilità motoria. In realtà, Calatrava aveva inserito da subito nell’idea progettuale un servoscala, ma poi era stato deciso in accordo con il Comune, di ideare e realizzare un’ovovia. Anche qua, però, il cammino è stato tutt’altro che facile, variazioni migliorative al progetto e aumenti sensibili dei costi.
Negli ultimi giorni, nonostante la bufera delle inchieste contabili, sul piano della messa a punto dell’ovovia sembrava tutto risolto e il tam-tam delle dichiarazioni dava per oggi il via libera all’entrata in esercizio della struttura. Una apertura senza cerimonie - come aveva ricordato l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Maggioni -, ma con orari già fissati dalle 9.30 alle 20. Una data così certa che le schiere degli oppositori e dei critici, prima della doccia fredda del rinvio, avevano annunciato di voler salutare il primo giorno di lavoro dell’ovovia con «zingarate» stile “Amici miei”.  
La stampa


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