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San Valentino: consigli da chef

Creato il 11 febbraio 2014 da Yellowflate @yellowflate

San Valentino: consigli da chefSan Valentino, tra tutti i cibi in tavola nonostante la crisi ci saranno le ostriche, lo si legge sull’Ansa ed i molluschi in genere.

Secondo  Giovanni Lorusso e Francesco Gotti, i due chef della Federazione Italiana Cuochi le ostriche sarebbero simbolo di amore eterno.  I preziosi frutti di mare sarebbero costosi e non certo a km 0, ma i nostri chef utilizzano quelli nazionali, come le “cattolichine” dell’Adriatico o le sarde di San Teodoro o ancora le piatte di Manfredonia, e sostengono che le ostriche diano alla cena di San Valentino un piacevole tocco afrodisiaco, a un costo accettabile.
Ecco un menu di San Valentino dei due cuochi italiani che a luglio affronteranno la sfida del “Global Chef Challenge 2014”, la competizione tra le migliori squadre di cucina nazionali, provenienti da tutto il mondo, in cui l’Italia si è sempre distinta per professionalità, rigore e preparazione sistematica e ordinata, come richiede il regolamento della gara.

Un primo facile, facile, ma di sicuro effetto: i Tagliolini all’uovo con alici, peperoncino, ostriche e burrata, consigliati da Giovanni Lorusso che con questo piatto intende anche fare omaggio ai sapori della sua Puglia. Ardore e passione contraddistinguono la salsetta, realizzata rosolando a fuoco forte due acciughe in olio, aglio e piccantissimo peperoncino e in cui si faranno saltare i tagliolini lessati. Durante la mantecatura, il piatto sarà impreziosito con un cremoso cuore di burrata e almeno sei ostriche sgusciate.

Dopo un primo “caliente”, un Carpaccio d’ostriche ghiacciate su spuma di bollicine e caviale è il secondo proposto dallo chef Francesco Gotti di Bergamo che, raffredda la gola ma di sicuro scalda gli istinti. Innanzitutto bisogna gelare nel congelatore 10 ostriche, sgusciate e leggermente schiacciate su carta da forno. Sul fuoco, si faranno restringere fino alla metà 300 grammi di un buon bollicine con 100 grammi d’aceto e uno scalogno. A bollore finito, alla salsina, passata al colino, saranno aggiunti 100 grammi di panna e tre grammi di lecitina di soia. Il preparato va posto nel frullatore dove avverrà il “miracolo”: infatti scoprirete che la lecitina trasforma la salsa in una morbida, deliziosa, spuma che, versata sul piatto, su un lettino di misticanza, e tempestata di caviale, potrà accogliere le “fogliette” gelate di ostrica.

Al termine della degustazione di queste delizie, il risultato stimolante non è sempre garantito, ma di sicuro per San Valentino i consumi di ostriche aumenteranno e per questi preziosi molluschi, dopo il periodo natalizio, quando secondo le statistiche si consuma la metà delle 7.000 tonnellate utilizzate in Italia annualmente, comincia un altro periodo di grande pericolo (ANSA)


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