Ormai non si può più parlare di casualità: qualcuno sta cercando di far saltare Servizio Pubblico, la nuova creatura di Michele Santoro. La trasmissione ha rotto gli schemi consolidati, basandosi su una multipiattaforma costituita da tv regionali e web, aggirando il duopolio televisivo. Però i vandali, o più probabilmente ben guidati sabotatori, hanno trovato una breccia nella struttura apparentemente inattaccabile di Santoro.
Ieri alcuni ripetitori sul monte Calisio dell’emittente trentina Rttr sono stati oggetto di un attentato incendiario e il segnale è stato spento per motivi di sicurezza. Un obiettivo non casuale visto che proprio Rttr era risultata la rete con lo share più alto con il suo 16,47%. Sul luogo sono stati rinvenuti due ordigni, uno dei quali è stato disinnescato. Una centralina è stata distrutta. Gli investigatori seguono la via anarco-insurrezionalista, più o meno significa che non sanno che pesci pigliare.
Valerio Gallorini, direttore generale dell’emittente, commenta così:
Visti i danni ingenti, non potremo garantire la visione del programma di Santoro per una parte della città di Trento e della provincia.
L’attentato nel trentino fa il paio con quello della settimana scorsa, casualmente sempre di giovedì, andato in scena a Roncola, in provincia di Bergamo. Due trasmettitori di Telelombardia, l’emittente capo-cordata, erano stati rubati, lasciando al buio una parte del Sud della Lombardia.
Il conduttore si mantiene ottimista:
È una cosa gravissima. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro, per fortuna c’è una seconda tv che si è creata sul web, quindi è davvero difficile impedirci di parlare.
I contatti web però non rientrano né nell’analisi degli ascolti, né nelle logiche pubblicitarie, per questo la presenza delle emittenti locali è fondamentale.
Fonti: Il Fatto Quotidiano, Repubblica
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake