L’edizione numero 46 del Trofeo Bertinetti, rassegna internazionale di spada a squadre che si svolge a Vercelli, ha salutato la vittoria della squadra ungherese. In finale ha fermato gli azzurri, che hanno avuto nel vercellese Luca Ferraris un autentico trascinatore, per 45-41. Proprio a lui è andata per la seconda volta in carriera la spada d’oro, riconoscimento al miglior tiratore della gara. Terza è giunta la Germania, quarta la Svizzera. Con Ferraris sono scesi in pedana per difendere i colori italiani il catanese Garozzo, il pisano Trager e il genovese Bino. Una vera rappresentanza, anche per regioni di provenienza, dello “Stivale”. Ferraris, con la conquista della spada d’oro, assegnata nell’occasione anche a Paolucci, che nel lontano 1968 non potette riceverla in quanto non ancora istituita, ha messo il proprio nome accanto a quelli di autentici big della spada in grado di bissare il riconoscimento.
Pochi ma eletti, come Paolo Milanoli e Maurizio Randazzo, spadisti di casa e campioni olimpici.
Una grande soddisfazione per Luca e soprattutto un grande stimolo per arrivare a migliori risultati in un periodo non troppo felice sotto tale profilo, opo aver tirato in sordina in qualche gara importante ed essere stato messo fuori squadra in Coppa del Mondo. Luca ha solo 23 anni e tempo di recuperare le posizioni perdute, augurandoci che la prestazione casalinga a Vercelli venga tenuta in grande considerazione dal Commissario tecnico, anche perchè ottenuta al cospetto di nazionali che schieravano campioni europei e vincitori di gare di Coppa del Mondo come il tedesco Fiedler, lo svizzero Kauter, i magiari Hanzwikkel e Redli ed i già citati compagni di squadra.
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